Gadhimai: il più grande sacrificio animale del mondo
Ogni cinque anni si svolge in Nepal il festival di Gadhimai, una celebrazione rituale che prevede l’uccisione di migliaia di animali. Anche quest’anno Animal Equality è in prima fila per fermare questo inutile e crudele massacro.
2024: in prima linea al festival di Gadhimai
Gli investigatori di Animal Equality hanno documentato il massacro di Gadhimai iniziato l’8 dicembre. Riprese e fotografie sono severamente vietate, e centinaia di agenti di polizia presidiano l’area per impedire qualsiasi documentazione.
Nonostante i rischi, il team ha raccolto immagini che rivelano:
- Devoti che tagliano le orecchie di capre e bufali lasciando gli animali a sanguinare.
- Animali brutalmente macellati con machete e coltelli.
- Trasporto di animali su autobus, vagoni e persino biciclette, con gli animali legati a testa in giù.
- Fame e sete prolungate per mancanza di cibo e acqua.
- Vitelli morti per il freddo prima di essere sacrificati.
- Orecchie di capre e bufali mutilate dai devoti.
“Gli animali vengono inseriti all’interno di un recinto dedicato al sacrificio per essere uccisi dai devoti, che non hanno esperienza né gli strumenti adeguati. Così gli animali muoiono di una morte lenta e dolorosa. In vari casi i devoti non sono riusciti a decapitare i bufali in un solo tentativo: un bufalo è stato colpito 25 volte prima di essere decapitato. Gli altri animali sono costretti ad assistere all’uccisione di altri bufali davanti ai loro occhi. Pietrificati e inorriditi dal massacro si rannicchiano per sfuggire alla vista dei carnefici, nel disperato tentativo di sopravvivere. Ma vengono tirati per la coda e per le zampe uno per uno e finiscono anche loro per essere brutalmente macellati“
Amruta Ubale, Direttrice delle Relazioni Istituzionali di Animal Equality India
Le iniziative per fermare la carneficina
La tradizione di Gadhimai non richiede sacrifici animali. Per questo abbiamo distribuito volantini ai fedeli, suggerendo alternative per onorare la dea.
In collaborazione con la Croce Rossa del Nepal, abbiamo istituito una postazione per la donazione di sangue, offrendo ai devoti un modo simbolico e rispettoso di rendere omaggio alla dea senza versare sangue animale.
Grazie agli sforzi dell’organizzazione, il numero degli animali sacrificati si è ridotto, passando da 3.203 animali uccisi nel 2019 a 1.500 nel 2024.
“Esortiamo il governo del Nepal e il comitato organizzativo di Gadhimai a incoraggiare i devoti a donare il sangue invece del sacrificio animale“
Amruta Ubale, Direttrice delle Relazioni Istituzionali di Animal Equality India
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Un rito antico chiede il sangue di creature innocenti
A Bariyarpur, un villaggio del distretto di Bara, nel sud del Nepal, si svolge il più grande sacrificio di animali al mondo: il Festival di Gadhimai. Centinaia di migliaia di animali, intorno a novembre e dicembre, vengono portati al tempio per essere sacrificati alla dea Gadhimai.
I visitatori del festival provengono principalmente dalla vicina India e molti di loro portano con sé gli animali per il sacrificio oltre confine. Un numero enorme di bufali, capre, pecore e uccelli viene massacrato nel modo più brutale.
“Il Festival del sacrificio ha alle spalle una storia di 260 anni. A quel tempo, Bhagwan Chaudhary – un proprietario terriero locale – sognava che tutti i suoi problemi sarebbero stati risolti offrendo alla dea Gadhimai un sacrificio di sangue, rituale che all’epoca praticò con alcune gocce del suo stesso sangue. In che modo il sacrificio animale si adatta a questa tradizione?”
Amruta Ubale, Direttrice delle Relazioni Istituzionali di Animal Equality India
Il massacro documentato
I componenti del team di Animal Equality India hanno documentato scene di una brutalità inimmaginabile: migliaia di animali macellati con coltelli, asce e qualsiasi oggetto a disposizione. Hanno messo in pericolo le loro stesse vite per documentare cosa avviene durante questa strage.
Guarda il reportage esclusivo sull’edizione del 2014 del Festival di Gadhimai:
La vittoria di Animal Equality: quando protestare fa la differenza
Durante l’edizione del 2014 Animal Equality ha lanciato la campagna globale ‘Fermiamo il sacrificio’ per porre fine al massacro di animali, chiedendo al tempio di promuovere modalità rituali alternative, che non prevedano uccisioni o maltrattamenti di animali.
Dopo ampie discussioni con il governo indiano, si è deciso di adottare una nuova direttiva per vietare il trasporto di animali in Nepal durante il festival.
Grazie alla nostra campagna e all’incredibile sforzo degli attivisti locali, c’è stata una riduzione del 70% del numero di animali sacrificati nel 2014 rispetto ai circa 200.000 animali uccisi nel 2009.
Trenta dei nostri volontari, 10 provenienti da Maharashtra e da Delhi e altri locali, hanno collaborato con la Polizia e la Polizia di frontiera per fermare il trasporto di animali attraverso il confine. Sono stati posizionati ai valichi di frontiera più utilizzati dai devoti diretti al Festival di Gadhimai e hanno contribuito a salvare circa 2000 animali dal massacro.
Rispettare la tradizione senza sacrifici: l’edizione 2019
Il nostro lavoro è continuato nel 2019, quando abbiamo lanciato una nuova petizione che invitava il governo nepalese a vietare i sacrifici di animali una volta per tutte.
Grazie anche all’utilizzo di un drone che ha permesso delle riprese aeree sull’intera area del massacro, i nostri investigatori hanno continuato a documentare la strage degli animali.
Nel tentativo di porre fine ai sacrifici di animali e nel pieno rispetto della tradizione originale, abbiamo proposto una forma diversa di sacrificio per la dea.
In collaborazione con la Croce Rossa in Nepal il nostro team locale ha organizzato una campagna per donare il sangue, durante la quale i fedeli hanno potuto donare il proprio sangue per rendere omaggio alla dea invece che sacrificare vite innocenti.
“Questa forma di sacrificio toglierà l’immagine crudele e negativa della festa sacrificale di Gadhimai. Esortiamo il governo nepalese e il comitato del tempio a sostenere la nostra azione e incoraggiare i fedeli a donare sangue invece di versare il sangue di esseri senzienti innocenti come sono quegli animali che ogni cinque anni vengono costretti a queste terribili sofferenze.”
Amruta Ubale, Direttrice delle Relazioni Istituzionali di Animal Equality India
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