Le incredibili qualità dei polli e delle galline
I polli sono gli animali terrestri più sfruttati del pianeta e le loro condizioni negli allevamenti sono terribili.
Le galline, spesso, vivono rinchiuse in strette gabbie e passano l’intera esistenza senza potersi muovere: in media, lo spazio vitale che hanno a disposizione, è grande come un foglio A4.
Se negli allevamenti polli e galline vivono nella sofferenza… in natura la loro vita potrebbe essere molto diversa. Le potenzialità di questi animali sono incredibili, scoprilo in questo video:
Polli e galline, animali sociali
Dal punto di vista della socialità, polli e galline vivono in gruppo e sanno perfettamente come organizzarsi: si conoscono tra loro e ognuno assume una determinata posizione sociale all’interno del proprio gruppo.
Fra di loro, questi animali possiedono un vero e proprio dizionario della comunicazione dove ogni suono rappresenta un particolare messaggio che gli altri soggetti sono in grado di interpretare.
Non è fantastico?
Sono animali molto sensibili. Riescono addirittura ad avvertire gli ultrasuoni e tutti i movimenti tellurici come i terremoti e i maremoti e a manifestare il loro avvicinamento attraverso comportamenti di allarme.
I polli e le galline sono esploratori e curiosi per natura, per questo se vengono confinati all’interno degli allevamenti non possono esprimere alcun comportamento naturale come aprire le ali, ripararsi dai parassiti attraverso bagni nella polvere e scorrazzare e salire sugli alberi per osservare l’ambiente circostante.
Dal punto di vista cognitivo, i polli e le galline sanno distinguere forme geometriche intere da altre incomplete, individuare forme diverse a seconda della loro profondità prospettica, compiere operazioni aritmetiche di base (incredibile!) e aggirare un ostacolo.
Intelligente come una gallina!
Questi animali sono anche degli studenti modello dato che sono molto bravi ad apprendere. In particolare, ci sono tre forme di apprendimento che li caratterizzano: l’apprendimento per conseguenza, quello per esplorazione ambientale e l’apprendimento imitativo.
Per quanto riguarda il primo apprendimento, se un’azione produce un beneficio, questi animali lo ripropongono, se invece produce un problema, tendono a evitarla. Questo accade perché sono in grado di osservare e comprendere le conseguenze delle proprie azioni.
I polli e le galline, inoltre, sono capaci di sviluppare l’apprendimento per esplorazione ambientale e anche l’apprendimento imitativo: vale a dire che scelgono cosa fare in base al risultato ottenuto da altre galline, segno di una grande elasticità mentale e capacità di sviluppare il proprio comportamento in modo attivo.
C’è anche un altro aspetto molto importante che ti aiuterà a capire meglio quanto questi animali siano speciali: lo sapevi che le galline sono anche delle ottime maestre?
Le chiocce, ad esempio, comunicano con i loro piccoli attraverso segnali caratteristici con cui insegnano a riconoscere il cibo buono da quello cattivo e correggono gli errori dei pulcini.
Le caratteristiche dei pulcini maschi
Forse ti ricorderai che ci occupiamo anche dei pulcini maschi all’interno dell’industria delle uova.
I pulcini maschi, infatti, non vengono considerati utili dal punto di vista produttivo ed è per questo che vengono uccisi attraverso la triturazione o il soffocamento dopo pochi giorni di vita.
Il testo della legge che ne vieta l’abbattimento all’interno dell’industria delle uova è stato finalmente pubblicato e alcune misure previste dal governo limiteranno la sofferenza di milioni di pulcini maschi.
Nonostante si tratti di un passo storico per il nostro paese, il decreto, purtroppo, non basta. Infatti il testo ammette delle deroghe (eccezioni) al divieto di abbattimento.
Per questo continuiamo a lottare per i pulcini maschi e a fare pressione presso le istituzioni per far sentire la loro voce e far valere i loro diritti!
L’osservazione dei loro processi cognitivi ha rivelato che il loro cervello funzionerebbe in modo molto simile a quello umano.
La memoria del pulcino infatti è davvero sofisticata e si basa sull’imprinting: i pulcini manifestano un rapido attaccamento al primo essere animato che incontrano dopo la schiusa e questo fa sì che sappiano riconoscere, per esempio, il gruppo di pulcini a cui appartengono da quelli che invece incontrano successivamente e identificano come estranei.
Questa capacità di riconoscimento è affidata all’emisfero destro del cervello, lo stesso che utilizzano scimmie, pecore ed esseri umani.
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