REATI, NON INCIDENTI: tutte le nostre denunce per crolli e incendi
Ogni giorno il team di Animal Equality combatte una battaglia indispensabile: presenta denuncia e chiede giustizia per gli animali rimasti uccisi in crolli, incendi e altri ‘incidenti’.
Le notizie di crolli e incendi negli allevamenti vengono spesso riportate come spiacevoli ‘incidenti’, ma se le strutture versano in condizioni pietose per anni, non è forse prevedibile che avvengano queste stragi?
In Italia esistono delle leggi a tutela degli animali che prevedono una condanna penale per chi le trasgredisce.
Non possiamo permettere che i responsabili di crimini sugli animali rimangano impuniti.
Gli animali allevati a scopo alimentare sono esseri senzienti, portatori di diritti e di interessi, e meritano il nostro impegno in loro difesa.
Per questo portiamo avanti battaglie legali: chiediamo che le autorità verifichino tutte le responsabilità e pretendiamo giustizia per gli animali rimasti uccisi in quelli che noi definiamo reati e non incidenti.
IL LAVORO LEGALE
Ce lo spiega l’avvocato Glauco Gasperini, che da alcuni anni lavora fianco a fianco di Animal Equality.
Una volta documentate le brutalità a cui gli animali sono sottoposti, non ci si può né deve fermare: occorre chiedere alla Magistratura di intervenire per sanzionare i colpevoli e anche chi doveva controllare, ma non l’ha fatto.
A fronte di alcune terribili notizie che ci arrivano dalla stampa o da altre fonti, confezioniamo una denuncia, inoltriamo alla Procura della Repubblica competente per territorio, e monitoriamo le indagini per evitare che i fascicoli rimangano “dormienti”.Nelle denunce evidenziamo due filoni di responsabilità:
La responsabilità dell’allevatore per non aver creato condizioni di sicurezza per l’allevamento stesso con il rischio (che si è concretizzato in tragici eventi) della incolumità degli animali (e, solo per fortunate coincidenze, non ha comportato anche perdita di vite umane).
La responsabilità di chi avrebbe dovuto controllare. Esiste, infatti, una filiera di controllo (veterinari, forze dell’ordine etc.) che se avesse adeguatamente svolto il proprio compito (appunto, di controllo e verifica della regolare applicazione delle leggi) avrebbe impedito il protrarsi di situazioni di mancanza di sicurezza che sono poi costate la vita a moltissimi animali.
Glauco Gasperini, Avvocato
TUTTE LE DENUNCE
Insieme all’avvocato Glauco Gasperini, in questi anni, abbiamo presentato denuncia per diversi casi di ‘incidenti’ in cui numerosi animali sono rimasti vittime:
- 18 mila galline rimaste uccise in un incendio in provincia di Brescia, luglio 2022
- Strage in un allevamento di galline a causa di un incendio, maggio 2021
- Un carro armato ha centrato in pieno un allevamento di galline durante un’esercitazione, causando la morte di decine di animali, marzo 2021
- Stalla crollata con 80 mucche nel torinese, gennaio 2021
- Allevamento crollato a Brescia, con oltre 80 maiali rimasti sotto le macerie, novembre 2020
18 MILA GALLINE MORTE IN UN INCENDIO, luglio 2022
Abbiamo presentato denuncia alla Procura di Brescia contro i proprietari della Società agricola Avicola del Garda, allevamento in cui sono morte 18 mila galline ovaiole a causa di uno spaventoso incendio divampato nella struttura il 10 luglio 2022.
Dal momento che nel corso dell’incendio hanno perso la vita migliaia di animali, riteniamo indispensabile che le autorità verifichino le responsabilità dell’allevatore in connessione a questa strage.
INCENDIO IN UN ALLEVAMENTO DI GALLINE, maggio 2021
Il rogo in un allevamento in provincia di Cremona si è sviluppato, secondo le autorità, per un cortocircuito all’impianto fotovoltaico, ma questo non significa che si tratti di un semplice ‘incidente’.
Abbiamo denunciato l’azienda agricola Padana, teatro di questo violento incendio che ha distrutto i capannoni e ucciso migliaia di galline ovaiole.
CARRO ARMATO COLPISCE ALLEVAMENTO DI GALLINE, marzo 2021
A Pordenone un carro armato dell’Esercito Italiano ha sparato nella direzione sbagliata durante un’esercitazione militare, colpendo un allevamento di galline.
Le granate hanno centrato in pieno la struttura con al suo interno migliaia di galline, uccidendone moltissime nell’impatto.
Anche in questo caso abbiamo deciso di procedere legalmente, denunciando la responsabilità evidente dei militari nella morte di numerosi animali a causa dell’utilizzo maldestro e insicuro di mezzi di artiglieria pesante, che per puro caso non ha comportato anche la perdita di vite umane e che ha arrecato stress, sofferenza e morte a moltissimi animali.
CROLLA UNA STALLA A TORINO, gennaio 2021
Nel torinese è crollato il tetto di una stalla in cui si trovavano 120 mucche causando la morte di 80 animali.
Anche in questo caso abbiamo deciso di schierarci al fianco degli animali presentando denuncia formale alle autorità di competenza.
Dopo poche ore dal crollo del tetto nel torinese gli allevatori della zona – con il supporto di Coldiretti – hanno offerto il loro aiuto agli allevatori coinvolti, lanciando una raccolta fondi nazionale con l’obiettivo di raccogliere 50 mila euro per ricostruire la stalla.
Ma le cause del crollo della stalla non sono state accertate e l’unica certezza è che a pagare il prezzo più alto sono stati gli animali, rimasti senza vita sotto le macerie.
BRESCIA, OLTRE 80 MAIALI SOTTO LE MACERIE, novembre 2020
Animal Equality ha presentato denuncia presso la Procura di Brescia per il crollo del capannone di un allevamento che nel novembre del 2020 ha causato la morte di oltre 80 maiali.
La vicenda rappresenta la triste riprova di una delle problematiche che denunciamo da anni attraverso il nostro lavoro investigativo: il terribile stato di incuria in cui si trovano gli allevamenti.
Capannoni e stalle in cui centinaia di animali sono costretti a vivere, infatti, versano in uno stato pietoso, diventando fonte di pericolo per la vita degli animali.
Dopo il crollo dell’allevamento di maiali nel bresciano, le autorità accorse per ricostruire l’accaduto – secondo quanto scritto in un articolo di Bresciaoggi – hanno riportato che:
Il capannone era vecchio e dunque si sarebbe trattato di una tragica fatalità.
Sempre nello stesso articolo si legge che la stessa azienda agricola, l’anno precedente, si era vista dissequestrare i propri immobili dopo che negli anni passati la magistratura aveva posto sotto sequestro l’azienda per scarico illecito di liquami.
Una ulteriore dimostrazione del grado di noncuranza da parte dei responsabili non solo verso le regole, ma anche verso animali e ambiente.
Ma questo non è un caso isolato di negligenza, e lo dimostrano le decine di investigazioni che abbiamo svolto in questi anni.
Una delle nostre indagini, realizzata in un allevamento del Nord Italia, ha smascherato cosa nascondono le cosiddette ‘eccellenze italiane’ del settore alimentare: ambienti sporchi e insalubri, degrado e animali trascurati.
Guarda il video per vederlo con i tuoi occhi
IL NOSTRO LAVORO PROSEGUE…
Non possiamo rimanere impassibili di fronte a tutte queste ingiustizie: questi casi non sono altro che ulteriori prove di uno dei problemi che Animal Equality denuncia da anni attraverso le nostre inchieste, ovvero l’incuria negli allevamenti.
Questi animali già sfruttati per la produzione di carne e derivati sono considerati troppo spesso alla stregua di oggetti abbandonati a se stessi, senza nessun tipo di cura.
Li aspetta non solo una morte ingiusta, ma anche una vita in condizioni degradanti e in costante pericolo in strutture fatiscenti.
Sono sempre e solo gli animali a pagare il prezzo più alto ed è per questo che portiamo avanti il nostro lavoro in loro difesa anche nelle aule di tribunale.
Con una donazione anche tu hai il potere di fare tanto per loro, aiutaci sostenendo il nostro lavoro: