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UNA CREPA NELLE MURA DELL’INDUSTRIA

In questo video Javier racconta in cosa consiste il difficile compito di ogni investigatore sotto copertura e perché si tratta di un lavoro necessario, anche se molto complesso.

Anche lui, come altri membri del team di Animal Equality, ha visto con i propri occhi al di là delle mura di allevamenti e macelli, riportandoci verità sconvolgenti, insopportabili da guardare, a volte anche solo da pensare.

Dalla Cina all’Italia cambiano le pratiche, ma la crudeltà è la stessa in tutto il mondo: gli animali soffrono, continuamente e costantemente, e gli investigatori sono gli unici in grado di aprire uno spiraglio sulle loro vite ignorate da tutti.

Rischiano ogni giorno, sulla propria pelle, per portare le loro telecamere dentro in allevamenti e macelli, luoghi tra i più inaccessibili del mondo.

E c’è un motivo se le loro porte sono così blindate.

Le nostre indagini, infatti, non giovano ai profitti: i colossi dell’industria alimentare fanno di tutto, spendendo milioni e milioni in campagne pubblicitarie, per coprire la verità che si cela dietro i loro prodotti.

Si mascherano con pubblicità fuorvianti e si nascondono dietro a parole vuote come “standard sanitari”, “controllo qualità”, “sostenibilità” e “benessere animale”.

Ma la verità è fatta di un dolore pieno e costante, di animali sofferenti, di scrofe intrappolate per tutta la vita in gabbie strettissime, sottoposte a inseminazioni regolari, trattate come macchine da riproduzione; di galline destinate a vivere in uno spazio vitale pari a un foglio A4, di maiali maltrattati e picchiati senza tregua.

E questa è solo una parte dell’orrore che si nasconde dietro queste pareti invalicabili.

Giorno dopo giorno, la nostra squadra di investigatori, a forza di raccogliere testimonianze, crea delle crepe in queste mura.

Come martelli che picchiano costantemente, azione dopo azione, arrivano a rivelare la realtà di questi inferni tristi e soffocanti: fino a che ogni muro sarà crollato.

Il loro lavoro è così importante che tocca i cuori di moltissime persone, tanto che alcuni dei nostri sostenitori hanno deciso di ringraziare gli investigatori con un messaggio speciale.

I MESSAGGI DEI NOSTRI SUPPORTER


Buona sera Investigatori.

Immagino che spesso vi sentiate dire che siete speciali e che i ringraziamenti per quello che fate non sono mai abbastanza… Sicuramente siamo ripetitivi, ma è la sincera verità! Perché senza di voi mancherebbe un contributo fondamentale, il più importante, per dare una speranza a queste povere creature indifese e sempre sfruttate, maltrattate e purtroppo sempre uccise.

Voi, assieme all’associazione che vi sostiene, siete la luce in fondo al tunnel, la possibilità concreta di un cambiamento, di un mondo migliore in cui la sopraffazione dell’uomo sugli esseri più deboli non sia l’unica strada percorribile. Vi stimo per il coraggio e Vi considero degli eroi.

Grazie.

Alessandra

Davvero non ci sono parole sufficienti per ringraziarVI per l’indescrivibile apporto che date alla causa.

Il solo pensare ai momenti che vi trovate a vivere, a quanto siete costretti a violentare i Vostri sentimenti per poter documentare la tragica realtà che si ripete continuamente negli allevamenti, al timore di essere scoperti neanche foste Voi i criminali e non chi commette simili atrocità, ai terribili ricordi delle immagini viste che vi portate dietro come incubi nella Vostra vita quotidiana, vi rappresenta come dei veri e propri eroi e non può essere altrimenti.

E allora vi manifesto tutta la mia più sconfinata ammirazione per tutto quello che fate e per come lo fate e per i risultati che, primi fra tutti, ci consentite di ottenere nelle mille battaglie che tutti insieme continueremo a combattere senza sosta per il benessere e per i diritti degli animali ma anche per non essere troppo da meno nei Vostri confronti.

Dal profondo del mio cuore.

Mario

Carissimi, coraggiosi investigatori di Animal Equality,

Non potrò mai trovare le parole adatte a descrivere la mia ammirazione per il vostro lavoro. Affrontando seri rischi avete aperto i nostri occhi su quello che succede negli allevamenti e nei macelli, smascherando la loro pubblicità ingannevole.

Nessuno potrà mai più dire “non lo sapevo”. 

Con gratitudine

Bettie

LE TESTIMONIANZE DEL TEAM INVESTIGATIVO


Negli anni abbiamo raccolto diverse testimonianze dagli investigatori di Animal Equality e ognuna di esse è uno scorcio prezioso sulle difficoltà che questo lavoro comporta, ma anche sulle soddisfazioni e le vittorie che riusciamo a ottenere.

Marco, Camilla e tutti gli altri investigatori non si sono mai fermati per mostrare al pubblico gli orrori dell’industria alimentare.


Hanno documentato moltissimi allevamenti di polli che, ogni anno e solo in Italia, vengono macellati in più di 500 milioni; hanno seguito gli agnelli trasportati dalla Romania all’Italia durante il periodo pasquale, fino a che le autorità competenti non si sono attivate per fermare il trasporto irregolare di questi animali. E non si sono limitati a questo, hanno anche realizzato un reportage, Soffocare, sugli animali più sottostimati al mondo: i pesci.

La storia di Camilla è simile a quella di altri investigatori di Animal Equality.

Ha sempre amato gli animali, fin da piccolissima. Poi, la scoperta agghiacciante della verità nascosta degli allevamenti e dei macelli, lo shock e il senso di impotenza di fronte all’ingiusto destino di milioni di animali.

Camilla ha deciso di trasformare la sua rabbia in azioni concrete che potessero migliorare le condizioni degli animali e ha iniziato a lavorare come investigatrice sotto copertura.

È così che ha imparato a gestire le proprie emozioni e a trovare il coraggio per fare uno tra i lavori più difficili al mondo. Questa è la sua storia:

Ovviamente Camilla non è il suo vero nome, e quella che hai sentito non è la sua vera voce. La sua identità deve necessariamente rimanere nascosta, per ragioni di sicurezza.

Camilla ha visto cose che nessuno vorrebbe mai vedere: allevamenti e macelli infernali, in cui gli animali vengono trattati come fossero oggetti senza anima, e incapaci di provare dolore ed emozioni.

Il racconto della sua esperienza durante il reperimento delle prove video per una delle nostre ultime investigazioni – “La Grande Menzogna”, svolta in un allevamento di suini in provincia di Brescia appartenente al gruppo Bompieri – è di estrema potenza, perché punta i riflettori su spettacoli raccapriccianti, di fronte ai quali viene istintivo chiudere gli occhi, ma che è giusto conoscere.

Marco ha partecipato a un’investigazione svolta all’interno di allevamenti di conigli tra Italia e Spagna, un’indagine che è arrivata fino al Parlamento europeo.

Le immagini che ha registrato in questi luoghi continuano a perseguitarlo, ma tiene duro, perché far conoscere la verità è l’arma più grande che abbiamo.

La realtà degli allevamenti intensivi e dei macelli è dura da digerire anche per chi fa questo lavoro da molto tempo.

Ma se nessuno lo facesse, le immagini false della pubblicità dell’industria alimentare sarebbero le uniche ad arrivare ai consumatori.

L’esperienza in Cina di uno dei nostri investigatori lascia senza parole: ogni giorno più di 30.000 cani vengono allevati in condizioni tremende, accalappiati per strada o rubati alle famiglie che si prendono cura di loro e vengono uccisi brutalmente per coloro che vogliono consumarne la carne.

Sono immagini difficili da guardare, ma che testimoniano una pratica orribile e purtroppo ancora diffusa in tutta l’Asia.

Sean, Direttore Internazionale delle Investigazioni di Animal Equality, ha raccontato in un’intervista a Il Corriere della Sera la sua terribile esperienza lavorativa in un macello industriale.

Queste strutture funzionano proprio come catene di montaggio, l’obiettivo però non è assemblare oggetti, ma uccidere il maggior numero di animali nel minor tempo possibile. 

In 24 anni ha visitato tantissime di queste strutture e ha raccolto numerosi documenti e immagini da mostrare a chi – altrimenti – non potrebbe mai conoscere la realtà nascosta dietro questi luoghi.

Abbiamo prodotto la più grande mole di contenuti sui macelli in Italia, infiltrandoci in questi luoghi fin dal 2017.

In una live su YouTube abbiamo parlato del nostro lavoro di inchiesta degli ultimi anni, discutendone proprio con chi, in prima persona, ha cominciato a mostrarne la triste realtà in Italia.

GLI INVESTIGATORI HANNO BISOGNO DI TE


Gli investigatori di Animal Equality portano luce nelle crepe buie dell’industria alimentare, documentando l’estrema violenza riservata agli animali rinchiusi negli allevamenti intensivi e nei macelli di tutto il mondo.

Le loro azioni sono lo strumento più potente che abbiamo per produrre inchieste che abbiano impatto sul grande pubblico, ma non solo, perché coraggio, determinazione e collaborazione sono le chiavi di volta per la riuscita di tutto il nostro lavoro in difesa degli animali.

E questo lavoro paga: le istituzioni stanno approvando leggi sempre più severe a tutela degli animali, mentre noi continuiamo a pressare le aziende coinvolte nelle nostre inchieste con azioni e campagne affinché prendano impegni pubblici in materia di benessere animale.

Ma non basta.

Non basta perché ci sono miliardi di animali ancora rinchiusi, ancora sofferenti, ancora impotenti davanti a un destino che riserva loro solo dolore e violenza.

Abbiamo bisogno di te e del tuo supporto per mettere finalmente un punto a tutto questo.

Insieme possiamo cambiare le cose.

Gli investigatori di Animal Equality abbattono le mura dell’industria alimentare, documentando l’estrema violenza riservata agli animali rinchiusi negli allevamenti intensivi e nei macelli di tutto il mondo.

Fino al 7 luglio, hai una opportunità unica per stare al loro fianco: infatti, un generoso donatore raddoppierà ogni donazione che riceveremo, euro su euro.

Questo significa che se farai una donazione da qui al 7 luglio, il tuo aiuto per gli animali varrà il doppio.


Supporta i nostri investigatori e il nostro lavoro in difesa dei più deboli: gli animali te ne saranno grati.