Aiutaci a fermare l’allevamento di polli a rapido accrescimento: FIRMA per chiedere al Governo italiano di porre fine a questa selezione genetica crudele!

PRIGIONIERI DELL’INDUSTRIA

I polli a rapido accrescimento allevati dall’industria della carne soffrono intrinsecamente per la selezione genetica a cui sono sottoposti, che li porta a crescere a dismisura e in tempi brevissimi.

Questo causa loro problemi ai muscoli, agli arti e alle vie respiratorie e ne compromette la salute fino a rendere loro impossibile vivere. Il petto cresce fino a diventare enorme, le gambe non reggono il peso eccessivo e così non riescono più a muoversi. Cuore e polmoni, di conseguenza, diventano sempre più deboli tanto da cedere e causare, molto spesso, la morte precoce di questi animali.

D’altra parte la vita in allevamento intensivo è così degradante da rendere la loro vita e le loro condizioni ancora più insopportabili.

Pensa solo a questo: i polli sono costretti a vivere gran parte della loro esistenza a contatto con i cadaveri in decomposizione dei compagni morti.

I nostri investigatori hanno raccolto diverse testimonianze in un allevamento che per ogni ciclo di produzione confina in due sudici capannoni più di 80.000 animali, quasi un milione ogni anno sugli oltre 550 milioni che vengono macellati nel nostro paese dalle grandi aziende del settore.

Ciò che hanno scoperto in questo allevamento non è altro che una triste istantanea di quello che tutti i polli allevati per la propria carne devono sopportare: sporcizia, affollamento, malattie, altissimi tassi di mortalità. E la lista potrebbe continuare.

I ritrovamenti del nostro team investigativo sono sconcertanti e raccontano una realtà molto lontana dalla presunta eccellenza del Made In Italy di cui le aziende del settore si fanno promotrici.

Le condizioni igieniche riscontrate sono pessime e lo stato in cui versano questi animali è a dir poco vergognoso.

PRIGIONIERI DEL PROPRIO CORPO

Dal 1950 l’industria della carne ha fatto passi mostruosi nell’ottimizzare al massimo il rendimento degli allevamenti di pollo.

Grazie a un’intensa selezione genetica oggi un pollo raggiunge circa 3 chili, il peso di macellazione, a circa 7 settimane di vita.

Queste tipologie di pollo vengono chiamate “ad accrescimento rapido” e, di fatto, sono dei veri e propri ‘mostri’ della selezione genetica, ibridi creati dall’uomo per massimizzare il profitto senza tenere conto che questa selezione implica una prigione di sofferenza per milioni di polli.

A partire dal 2019, gli investigatori di Animal Equality, con il supporto di due cliniche veterinarie e le analisi di due veterinari specializzati, hanno raccolto e analizzato i corpi di alcuni polli ai 7 stadi di crescita, individuando alcune problematiche ricorrenti:

LA VITA IN ALLEVAMENTO INTENSIVO

I polli in allevamento conducono un’esistenza che non può essere definita davvero ‘vita’. Sono condannati al tormento dal preciso momento in cui escono dall’incubatoio fino alla morte al macello, passando per maltrattamenti e sofferenze continue.

I polli allevati per la loro carne vivono in stato di sovraffollamento per tutta la loro breve vita, in uno spazio vitale pari alla grandezza di un foglio A4.

Infatti, in un solo capannone possono coesistere migliaia di individui, fino a 20 polli per metro quadro, ai quali viene negato anche il più basilare dei diritti: potersi muovere liberamente.

Posano le loro zampe, 24 ore su 24 e per 7 settimane, sui propri escrementi e sulle deiezioni dei compagni.

Infatti, la lettiera sulla quale camminano non viene mai cambiata, causando loro ustioni, perdita di piumaggio e problemi respiratori dovuti all’alta concentrazione di ammoniaca nell’aria.

Non possono esprimere nessuno dei propri comportamenti naturali come beccare il terreno, socializzare con i compagni, organizzare attività di gruppo per la ricerca del cibo, foraggiare, fare bagni di sabbia e appollaiarsi di notte in spazi aperti.

Non hanno alcun arricchimento a disposizione, respirano aria insalubre h24 e non vedono mai la luce del sole.

Subiscono una pratica che porta all’eliminazione di diversi animali: abbeveratoi e mangiatoie sono posti intenzionalmente a un’altezza difficile da raggiungere per i polli più deboli. Così sopravvivono solo i polli forti e in grado di raggiungere il peso ‘giusto’ per il mercato.

Durante tutta la loro esistenza soffrono di problemi scheletrici, cardiovascolari e di deambulazione.

Il PARERE DEGLI ESPERTI

L’allevamento intensivo dei broilers nei quali il rapporto ponderale tra massa muscolare e massa scheletrica è nettamente a favore della prima, porta inevitabilmente a numerosi casi di sindrome da morte cardiaca improvvisa.

Dottor Giuseppe Visigalli

La crescita ponderale accelerata determina una debolezza strutturale ossea che comporta una conseguenza sulla mobilità degli animali. La struttura ossea debole favorisce la deformazione delle ossa soprattutto a livello articolare, la zona dove si scaricano le forze fisiche che intervengono nel moto.

​​Dottor Enrico Moriconi

Il cosiddetto “miglioramento genetico” al servizio del profitto ha portato negli ultimi decenni alla scomparsa di razze tipiche italiane a vantaggio di linee commerciali ibride, programmate per vivere poco e male, anche con le migliori condizioni ambientali.

Dott.ssa Laura Strada

LE NOSTRE RICHIESTE

Dopo questo lavoro realizzato in collaborazione con due cliniche veterinarie, le analisi di due veterinari specializzati – e grazie ai numerosi studi scientifici italiani e internazionali che lo supportano – possiamo affermare che la linea genetica di polli a rapido accrescimento rende impossibile agli animali, sia all’interno degli allevamenti che fuori, una vita “senza sofferenze inutili” e “senza effetti negativi sulla sua salute o sul suo benessere”, come invece previsto dal Decreto Legislativo 26 marzo 2001, n. 146 per la protezione degli animali all’interno degli allevamenti, che recepisce la Direttiva 98/58/CE.

Per questo motivo abbiamo deciso di lanciare una petizione rivolta al Governo italiano, in particolare al Ministro della Salute e al Ministro per le Politiche Agricole, per chiedere l’abolizione di questi ‘ibridi commerciali’.

Allevare animali con queste distorsioni genetiche è una grave violazione delle norme di protezione del benessere animale europee ed italiane.

LIVE CON LE GIORNALISTE DI “IL FATTO QUOTIDIANO”

Abbiamo parlato della selezione genetica dei polli allevati per la loro carne insieme alle giornaliste Luisiana Gaita e Giulia Innocenzi di “Il Fatto Quotidiano”, che ha pubblicato in esclusiva la nostra indagine: ci hanno raccontato cosa significa trattare questi temi sui giornali nel 2022 e le loro esperienze nel lavoro di denuncia.

Decreti legislativi non rispettati, benessere animale all’ultimo posto di qualunque classifica, istituzioni silenziose davanti alla sofferenza degli animali: quanta ipocrisia c’è dietro l’industria del pollo?

Da Amadori a McDonald’s: tutta la verità sull’industria di pollo in Italia

C’è ancora tanta confusione – e inconsapevolezza – sul tema dei polli allevati per la loro carne. Per fare chiarezza sull’industria di pollo in Italia e nel mondo abbiamo registrato una live che risponde ai dubbi più comuni.

Le altre petizioni che puoi firmare

AMICI, NON CIBO!

Passare ad un’alimentazione 100% vegetale è facile se sai come farlo!

Scopri tutti i consigli sul nostro sito dedicato.

CHI è ANIMAL EQUALITY?

Animal Equality nasce nel 2006 con una missione ben precisa: difendere e proteggere gli animali

Abbiamo deciso di concentrarci su quelli meno tutelati al mondo: gli animali allevati e uccisi a scopo alimentare. Loro, infatti, sono quelli che più hanno bisogno del nostro aiuto.

Siamo un’organizzazione che opera in 8 paesi del mondo: Italia, Spagna, Regno Unito, Germania, Stati Uniti, Brasile, Messico e India. Realizziamo investigazioni, campagne di sensibilizzazione aziendale pionieristiche e azioni di pressione politica puntuali nei paesi in cui vi è la maggior opportunità di ottenere un cambiamento concreto e duraturo per gli animali.

La nostra squadra di professionisti, volontari e attivisti si impegna con costanza e competenza per costruire un mondo più equo e compassionevole. Ci concentriamo solo su azioni ad alto impatto strategico, mirate a risultati concreti a vantaggio degli animali: per questo siamo considerati una delle organizzazioni più efficaci al mondo.

SUI MAGGIORI MEDIA NAZIONALI E INTERNAZIONALI

Ogni anno il nostro team di comunicazione lavora perché i filmati delle nostre investigazioni, le nostre inchieste e i nostri reportage raggiungano persone in tutto il mondo.

Media nazionali hanno rilasciato diverse nostre inchieste raggiungendo milioni e milioni di spettatori grazie alla nostra presenza su canali come RAI e LA7 e durante programmi di punta come Cartabianca e il TG5.

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Ma siamo finiti anche su media rilevanti a livello internazionale come New York Times, BBC, Times, El Pais e The Independent.

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