Basta crudeltà nei macelli
LA CAMPAGNA DI ANIMAL EQUALITY
Di quello che accade dietro le porte chiuse dei macelli si sa ben poco e le grandi aziende del Made in Italy non ci tengono a raccontarlo.
Maltrattati, picchiati brutalmente, uccisi senza pietà: gli animali rinchiusi in questi luoghi subiscono violenze di ogni tipo. Gli operatori degli stabilimenti non rispettano le norme esistenti, ignorando completamente gli standard – già minimi – che dovrebbero proteggere gli animali da estremi atti di crudeltà.
Dal 2013 Animal Equality rilascia regolarmente indagini per mettere sotto i riflettori dell’opinione pubblica l’orrore che si consuma all’interno dei macelli.
Questo atteggiamento criminoso è incentivato sia dall’insufficienza di controlli costanti su tutte le strutture nazionali, sia dalla mancanza di conseguenze penali concrete e severe per chi infrange la legge.
Per questi motivi le nostre richieste includono:
● L’introduzione di norme specifiche per punire i maltrattamenti nella fase di stordimento e macellazione;
● L’abolizione di qualunque deroga allo stordimento in via definitiva;
● L’incremento dei controlli atti a identificare e denunciare alle autorità competenti qualunque forma di maltrattamento sugli animali nonché il rispetto di tutti gli standard minimi previsti dal Regolamento CE n. 1099/2009.
Animal Equality lotta ogni giorno contro lo sfruttamento animale in ogni sua forma, per questo motivo sappiamo bene che le nostre richieste non risparmieranno gli animali da una fine ingiusta.
Ma il cambiamento verso un mondo in cui i macelli saranno un lontano ricordo è un processo lento, e nel frattempo servono urgentemente misure per limitare la crudeltà a cui questi animali sono costretti nelle loro ultime ore di vita.
DIETRO LE PORTE CHIUSE DEI MACELLI
Che cosa succede nei macelli italiani, questi luoghi a porte chiuse dove nessuno ha il coraggio di entrare?
Dal 2013 Animal Equality ha condotto diverse inchieste che puntano i riflettori sulle crudeltà che avvengono all’interno di queste strutture.
Sei pronto a guardare oltre le porte chiuse dei macelli? E’ il momento giusto per aprire gli occhi sulla triste realtà che coinvolge milioni di animali ogni giorno.
MACELLO DI CAVALLI
Nel 2022 il team investigativo di Animal Equality ha condotto un’indagine sotto copertura in un macello situato ad Arriaga, nello Stato messicano del Chiapas, che non dichiara di macellare cavalli al proprio interno.
Dai ritrovamenti emerge che:
● Questo stabilimento dichiara di macellare solo bovini, quindi il fatto che vengano uccisi anche i cavalli è completamente illegale
● I cavalli malati o malnutriti sono così esausti da non potersi alzare e gli operatori, per costringerli a spostarsi, li picchiano con bastoni o li trascinano appendendoli a catene di metallo che li soffocano;
● Gli operatori usano pungoli elettrici sui cavalli provocando loro scosse elettriche su varie parti sensibili del corpo, come le orecchie, per stordirli, il tutto in presenza di acqua e dopo averli bagnati abbondantemente, una pratica vietata su questi animali;
● Prima di essere uccisi i cavalli vengono storditi senza la supervisione di un medico veterinario, il che fa sì che gli animali vengano colpiti più volte, subendo in alcuni casi anche scosse elettriche;
● Contrariamente da quanto previsto dalla normativa messicana, la morte di questi animali non avviene entro il limite di 30 secondi dallo stordimento, provocando ai cavalli sofferenza e agonia ulteriori.
Secondo l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura (FAO), ogni anno in Messico vengono uccisi circa 579.983 cavalli, senza contare quelli uccisi clandestinamente. Il Messico è il secondo produttore di carne equina al mondo dopo la Cina ed è uno tra i maggiori esportatori globali.
Sostieni Animal Equality e aiutaci a far sentire forte e chiara la voce di questi animali.
MACELLO DI MAIALI A CREMONA
Nel 2021 Animal Equality documenta la situazione trovata presso Zema Srl, un macello industriale di maiali in Lombardia, nella provincia di Cremona.
Ogni settimana l’azienda macella fino a 3.000 animali, per un totale di oltre 150.000 maiali all’anno. Dei circa 800.000 suini abbattuti ogni anno a Cremona, il 19% viene macellato qui.
All’interno di questo macello abbiamo ripreso scene di grande sofferenza e condotte gravissime da parte degli operatori, in pieno contrasto con la normativa di benessere animale.
Le crudeltà cominciano con l’arrivo al macello. I maiali sono spinti al di fuori dei veicoli con aste o pungoli e colpiti con stimoli elettrici, calci e percosse. Le riprese mostrano più volte gli animali forzati a scendere dai camion anche in mancanza di rampe di scarico.
Alcuni suini arrivano al macello già deceduti a causa di malattie pregresse o per motivi legati alle condizioni inadeguate di trasporto. Altri invece hanno problemi di salute molto gravi come cisti, ernie ombelicali e zoppie correlate a infortuni, infezioni o malformazioni.
Un maialino giovane viene colpito ripetutamente da un operatore e cade in preda agli spasmi. L’operatore, quindi, lo prende per una zampa e lo scaglia contro il muro di cemento. Il corpo viene gettato all’esterno della recinzione di scarico, riservata agli animali deceduti.
I maiali vengono inseriti nella gabbia di stordimento in gruppo, una modalità inadeguata che non rispetta la procedura. Molti di loro sono ancora coscienti e mostrano evidenti segni di respirazione, sensibilità e movimento per minuti interi, prima di venire sgozzati.
Alcuni di loro cercano di fuggire dagli operatori durante la fase di dissanguamento, con la gola già recisa: c’è chi viene recuperato e chi scappa. Non sappiamo cosa ne sia stato del maialino in fuga, ma è certo che animali in movimento non dovrebbero trovarsi sul nastro.
Appena fuori dalla zona di macellazione, gli animali morti vengono abbandonati insieme ai compagni ancora vivi, mentre alcuni suini agonizzanti sono lasciati morire nei recinti esterni. Molti di loro infatti perdono la vita ancora prima di giungere al processo di macellazione.
Per queste gravi inadempienze abbiamo presentato due esposti presso la Procura di Cremona e una denuncia per pubblicità ingannevole presso l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato.
Dopo i due esposti che abbiamo presentato alla Procura della Repubblica di Cremona contro i responsabili di maltrattamento sugli animali all’interno del macello Zema Srl, nel giro di qualche mese il titolare dell’azienda è stato chiamato a rispondere delle azioni commesse da lui e dagli altri operatori.
Questo video vuole rilanciare e testimoniare ancora una volta il dramma dei macelli, luoghi che non sono soggetti a controlli efficaci e che rimangono spesso nascosti agli occhi dei consumatori.
Nonostante tante inchieste condotte dalla nostra organizzazione, c’è ancora bisogno di dare voce a questi animali e rendere il pubblico sempre più consapevole di cosa accade realmente in questi luoghi.
MACELLO DI CONIGLI
Nel 2018, Animal Equality rivela la terrificante realtà dei macelli industriali grazie a una investigazione condotta all’interno di uno stabilimento per la macellazione di conigli situato in Lombardia.
Le crude immagini, ottenute grazie al lavoro sotto copertura di un investigatore, mostrano la sistematica violenza a cui vengono sottoposti ogni giorno i conigli allevati per la carne in Italia.
Dopo un’intera vita passata in gabbia, i conigli vengono trasportati al macello in un viaggio che spesso dura fino a 24 ore. Disidratati ed esausti, essi attendono la propria fine ammassati a decine in casse di plastica.
Gli animali vengono bruscamente prelevati dalle casse dall’operatore che li stordisce uno ad uno tramite elettronarcosi. Assaliti dal terrore, i conigli gridano e si dimenano disperatamente nel tentativo di scappare.
Lo stordimento, oltre ad essere un’esperienza spaventosa per i conigli, spesso non è neppure svolto in maniera efficace, lasciandoli così completamente coscienti al momento dello sgozzamento.
Nei macelli gli animali non sono considerati individui, ma parti inanimate di una catena di montaggio. Appesi a testa in giù, infilzati, fatti dissanguare spesso ancora coscienti: così vengono uccisi fino a 400 conigli ogni ora.
Unisciti a noi nella lotta contro la crudeltà nei macelli. Insieme possiamo fare la differenza.
MACELLO DI MAIALI
Nel 2018, Animal Equality rende pubblico un filmato sconvolgente realizzato da anonimi all’interno di un macello in Lombardia. Il video mostra un maiale che, venendo stordito in modo improprio, riprende i sensi prima di essere sgozzato, soffrendo per interi minuti prima che sopraggiunga la morte.
Disorientati e impauriti, i maiali vengono costretti a entrare uno ad uno nella “trappola di stordimento”, dove vengono resi incoscienti tramite elettronarcosi.
Spesso lo stordimento non è effettuato correttamente, ma gli operatori procedono comunque a sgozzare l’animale che, ancora cosciente, si dimena in preda al dolore.
Lottando per la vita, questo maiale cade a terra, dove viene lasciato ad agonizzare per minuti interi nell’indifferenza generale.
Un operatore gli lega una zampa con una catena, per poi spostare il corpo senza vita dell’animale trascinandolo a terra senza alcun riguardo.
Animal Equality lotta ogni giorno contro lo sfruttamento animale in ogni sua forma. Servono urgentemente misure per limitare la crudeltà a cui questi animali sono costretti nelle loro ultime ore di vita.
MACELLO DI AGNELLI
Nel 2017, Animal Equality rende pubblici alcuni scioccanti filmati ottenuti all’interno di uno dei 200 macelli italiani in cui è concessa la macellazione senza stordimento, esponendo la crudeltà di una pratica che ogni anno viene riservata a centinaia di migliaia di animali.
Gli operatori sono colti a infrangere qualunque norma minima per la protezione degli animali, sottoponendo di proposito agnelli, pecore e capre ad atroci torture sia fisiche sia psicologiche.
Nel video vengono mostrati molti atti di crudeltà effettuati all’interno del macello: operatori che lanciano, picchiano e prendono a calci animali indifesi, colpendoli violentemente sul muso, sulla testa e sullo stomaco, operatori che trascinano gli animali per una sola zampa e li strattonano per la coda con movimenti bruschi, spesso causandogli dolorose fratture, animali ancora pienamente coscienti in fase di macellazione che gridano e si dimenano in preda al dolore. Lo stordimento non viene mai applicato.
Sono mostrati operatori che gonfiano gli animali con un compressore per separare la pelle dai muscoli più facilmente, spesso mentre gli animali sono ancora vivi.
Nonostante il macello risulti chiuso dal 2015, Animal Equality ha proceduto a sporgere denuncia ai responsabili delle sevizie documentate nei filmati.
I nostri prossimi passi e le nostre inchieste dipendono da te.
SOSTIENI GLI INVESTIGATORI
Senza il lavoro degli investigatori e del team di Animal Equality, la sofferenza degli animali rimarrà nascosta dietro le mura impenetrabili di macelli e allevamenti intensivi.
Aiutaci a chiedere giustizia per questi animali, supporta i nostri investigatori con una donazione!
Le altre petizioni che puoi firmare
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Sì, firmo ora!
Foie gras: stop alimentazione forzata!
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Sì, firmo adesso!
Stop al trasporto di animali vivi
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Sì, firmo la petizione!
Fermiamo la macellazione dei cavalli
SCEGLI LA COMPASSIONE
I maiali sono animali incredibili: socievoli e intelligenti.. anche più del tuo cane!
Nell’industria alimentare però vengono sfruttati e condannati a vivere una vita di sofferenze prima di arrivare al macello.
Tu puoi scegliere di stare dalla loro parte: scegli un’alimentazione 100% vegetale e tieni la loro sofferenza fuori dal tuo piatto.
CHI è ANIMAL EQUALITY?
Animal Equality nasce nel 2006 con una missione ben precisa: difendere e proteggere gli animali.
Abbiamo deciso di concentrarci su quelli meno tutelati al mondo: gli animali allevati e uccisi a scopo alimentare. Gli animali sfruttati e uccisi per la loro carne e i derivati, infatti, sono quelli che più hanno bisogno del nostro aiuto.
Siamo un’organizzazione che opera in 8 paesi del mondo: Italia, Spagna, Regno Unito, Germania, Stati Uniti, Brasile, Messico e India. Realizziamo investigazioni, campagne di sensibilizzazione aziendale pionieristiche e azioni di pressione politica puntuali nei paesi in cui vi è la maggior opportunità di ottenere un cambiamento concreto e duraturo per gli animali.
La nostra squadra di professionisti, volontari e attivisti si impegna con costanza e competenza per costruire un mondo più equo e compassionevole. Ci concentriamo solo su azioni ad alto impatto strategico, mirate a risultati concreti a vantaggio degli animali: per questo siamo considerati una delle organizzazioni più efficaci al mondo.
SUI MAGGIORI MEDIA NAZIONALI E INTERNAZIONALI
Ogni anno il nostro team di comunicazione lavora perché i filmati delle nostre investigazioni, le nostre inchieste e i nostri reportage raggiungano persone in tutto il mondo.
Media nazionali hanno rilasciato diverse nostre inchieste raggiungendo milioni e milioni di spettatori grazie alla nostra presenza su canali come RAI e LA7 e durante programmi di punta come Cartabianca e il TG5.
Abbiamo trovato spazio sui maggiori quotidiani italiani come La Stampa, Il Corriere della Sera, Domani e La Repubblica.
Ma siamo finiti anche su media rilevanti a livello internazionale come New York Times, BBC, Times, El Pais e The Independent.
La nostra presenza sui social è sempre più importante: i nostri video sono visti da milioni di persone e portano il nostro messaggio in ogni angolo del globo.