TRASPORTO ANIMALI VIVI: L’IMBARAZZANTE RISPOSTA DEL GOVERNO ALL’INTERROGAZIONE PARLAMENTARE
Alla Camera dei deputati si è parlato di trasporto di animali vivi, ma mentre il Governo sostiene che l’Italia sia tra i paesi con i migliori controlli, migliaia di animali continuano a soffrire. È ora di prendere la direzione dell’Europa e spingere per il divieto di questa crudeltà.
All’inizio del mese di marzo l’Onorevole Susanna Cherchi (M5S) ha presentato un’interrogazione parlamentare per chiedere al Ministro dell’agricoltura e della sovranità alimentare Francesco Lollobrigida di rivedere la propria posizione a sostegno del trasporto di animali vivi.
Oggi è tornata a ribadire il concetto di fronte all’Onorevole Maria Teresa Bellucci, Vice ministra del lavoro e delle Politiche sociali, intervenuta in aula per rispondere alle richieste rivolte al Ministro Lollobrigida, che invece non ha ritenuto l’argomento abbastanza importante da partecipare in prima persona.
Guarda la discussione sul trasporto di animali vivi in Aula:
La risposta del Governo è stata parziale e deludente: limitandosi a sottolineare che il nostro Paese è tra quelli con le più avanzate leggi in merito alla tutela degli animali trasportati, l’Italia non fa che ribadire la sua posizione di voler continuare ad incentivare questi trasporti anacronistici e crudeli, dentro e fuori l’Europa.
E nonostante le iniziative effettivamente messe in campo dalle istituzioni negli scorsi anni, come il divieto di trasportare gli animali con temperature superiori ai 30 gradi, queste sono le condizioni che abbiamo documentato proprio lo scorso anno sulle strade italiane.
Guarda come vengono trasportati gli agnelli verso l’Italia:
I controlli, le task force e i tavoli di lavoro tra Ministeri non sono evidentemente sufficienti a garantire i diritti degli animali trasportati dentro l’Unione europea, e ancora di più al di fuori di essa dove entrano in vigore le leggi dei singoli stati che spesso non garantiscono neppure i diritti minimi previsti da quelle europee. Tutto questo il Governo non può più ignorarlo.
Non solo gli agnelli, ma anche pecore, vitelli, mucche, maiali e galline – durante il trasporto via terra e via mare, dentro e fuori l’Europa – sono esposti a condizioni di elevata sofferenza. La stessa Agenzia europea per la sicurezza alimentare (EFSA) ha diffuso di recente una serie di pareri scientifici che sottolineano la necessità di adottare misure come la riduzione dei tempi di viaggio e l’abbassamento delle temperature massime all’interno dei veicoli di trasporto.
In risposta alla pubblicazione di questi pareri paesi come Austria, Germania, Danimarca e Lussemburgo hanno chiesto di intervenire a livello europeo con una stringente revisione normativa per disincentivare al massimo queste pratiche entro il 2023. Ancor più decisa la presa di posizione dell’Olanda, che si è espressa per abolire completamente l’esportazione di animali vivi.
Al contrario dei pareri scientifici e della direzione intrapresa da molti altri paesi UE, l’Italia non intende impegnarsi davvero per vietare o limitare alcuni tipi di trasporto di animali vivi. Anche le ultime dichiarazioni della Viceministra Bellucci dimostrano chiaramente che il Governo italiano non si rende conto di cosa succede a questi animali trasportati via terra e via mare e abbandonati a loro stessi per il profitto dell’industria alimentare. L’Unione europea però ci sta indicando un’altra direzione ed è necessario seguirla.
Matteo Cupi, Vicepresidente di Animal Equality Europa
Se l’Italia ha intenzione di stare a guardare, noi non lo accetteremo. Non solo noi, ma tutta la società civile e i cittadini europei si aspettano un reale cambiamento da parte di chi ha il potere di dire basta alla crudeltà dei trasporti.
E non possiamo che sottolineare e condividere le parole pronunciate alla Camera dall’Onorevole Cherchi, che ribadendo il lavoro di investigazione e monitoraggio sul trasporto di animali vivi svolto da Animal Equality, ha dichiarato:
Non avevamo dubbi sul fatto che il Governo avrebbe sprecato l’ennesima occasione per dare un segnale di civiltà in Europa, affinché si decida, una volta per tutte, di porre fine al trasporto degli animali vivi, così come richiesto dai cittadini, dalla comunità scientifica e da molti paesi europei.
Onorevole Susanna Cherchi, M5S
Il lavoro che abbiamo fatto per denunciare questi trasporti è tanto, ma ancora non abbastanza e fermare il trasporto di animali vivi dentro e fuori dall’Europa è in cima alle nostre priorità.
Non ci fermeremo finché questa pratica orribile non verrà abolita una volta per tutte.
Anche tu puoi contribuire a contrastare questa crudeltà: scegliendo un’alimentazione 100% vegetale.