Ferma ora queste atrocità
Raggiungiamo 300.000 firme
L’INCHIESTA
Animal Equality rende pubblici alcuni scioccanti filmati ottenuti all’interno di uno dei 200 macelli italiani in cui è concessa la macellazione senza stordimento, esponendo la crudeltà di una pratica che ogni anno viene riservata a centinaia di migliaia di animali. Gli operatori sono colti a infrangere qualunque norma minima per la protezione degli animali, sottoponendo di proposito agnelli, pecore e capre ad atroci torture sia fisiche sia psicologiche.
Nonostante il macello risulti chiuso dal 2015, Animal Equality sta comunque procedendo a sporgere denuncia ai responsabili delle sevizie documentate nei filmati.
Di seguito alcuni degli atti di crudeltà presenti nel video:
Operatori che lanciano, picchiano e prendono a calci animali indifesi, colpendoli violentemente sul muso, sulla testa e sullo stomaco.
Operatori che trascinano gli animali per una sola zampa e li strattonano per la coda con movimenti bruschi, spesso causandogli dolorose fratture.
Animali ancora pienamente coscienti in fase di macellazione che gridano e si dimenano in preda al dolore. Lo stordimento non viene mai applicato.
Operatori che gonfiano gli animali con un compressore per separare la pelle dai muscoli più facilmente, spesso mentre gli animali sono ancora vivi.
LA PETIZIONE
La paura e la sofferenza vissute da un animale all’interno di un macello ordinario vanno oltre ogni immaginazione. Tuttavia, le immagini rese pubbliche mostrano con chiarezza come l’assenza di stordimento amplifichi il dolore provato dagli animali e ne prolunghi di molto l’agonia.
Questa pratica è ancor oggi permessa da un regolamento europeo che prevede una deroga allo stordimento nel caso di metodi di macellazione prescritti da riti religiosi. Risulta però evidente come i macelli a cui è concessa tale deroga tendano ad abusarne in modo scellerato, causando agli animali inutili e protratte sofferenze nei loro ultimi istanti di vita.
Questo atteggiamento criminoso è incentivato sia dall’assenza di controlli severi, sia dalla mancanza di conseguenze penali concrete. Al momento esistono solo sanzioni amministrative per chi viola le prescrizioni sulle procedure di macellazione, che nei casi più gravi prevedono la pena pecuniaria del tutto irrisoria di € 6.000.
Domandiamo che il Ministro dell’Agricoltura e il Ministro della Salute si adoperino al più presto affinché siano introdotte pene più severe per gli abusi sugli animali all’interno dei macelli e affinché venga rinforzato il sistema di controlli atti a identificare e denunciare qualunque forma di violazione. Chiediamo inoltre che venga resa obbligatoria l’installazione delle telecamere nei macelli come deterrente per le infrazioni.
In ultimo, domandiamo che il Parlamento italiano si allinei agli Stati membri che già si sono impegnati ad abolire in via definitiva la macellazione senza stordimento.
Animal Equality si batte ogni giorno per mettere fine allo sfruttamento animale in ogni sua forma. Per quanto nessuna di queste richieste potrà risparmiare gli animali da una fine ingiusta, si tratta di misure urgenti e necessarie per arginare le crudeltà nei macelli e alleviare l’estrema sofferenza a cui sono sottoposti milioni di animali ogni giorno.
AIUTACI A SMASCHERARE L’INDUSTRIA DELLA CARNE
Senza il tuo aiuto, milioni di animali in Italia continueranno a soffrire e morire nell’indifferenza di tutti.
La nostra prossima inchiesta dipende da te:

Grazie alla massima trasparenza con cui opera, Animal Equality è stata inserita nel portale online ‘Io Dono Sicuro”, primo database in Italia composto solo da organizzazioni non profit verificate e garantite dall’Istituto Italiano della Donazione.