IL TRASPORTO DI ANIMALI VIVI TORNA IN PARLAMENTO
Mentre centinaia di animali trasportati continuano a morire sulle strade italiane, in Parlamento prosegue il confronto tra deputati e Ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida per chiedere al Governo di vietare questa pratica
Il trasporto di animali vivi in Italia continua a provocare vittime: a febbraio l’incendio di un camion vicino a Cesena ha lasciato centinaia di polli morti per asfissia e carbonizzati lungo l’autostrada, mentre altri sono rimasti uccisi due settimane fa quando il tir che li trasportava si è ribaltato nei pressi di Pescara. I controlli della polizia su un camion sovraccarico di agnellini diretti nel Lazio a fine marzo, inoltre, hanno portato alla luce un cadavere e due cuccioli in fin di vita a causa delle pessime condizioni di trasporto.
Guarda come vengono trasportati gli animali vivi:
Nonostante questa situazione inaccettabile, il governo non accenna ancora a prendere provvedimenti concreti. Il 10 maggio l’Onorevole Susanna Cherchi ha depositato alla Camera una nuova interrogazione parlamentare con cui si chiede all’esecutivo di prendere una posizione netta sul divieto di trasporto di animali vivi e sulla loro sostituzione con carne e cercasse, semi ed embrioni, come raccomandato dalla Federazione dei Veterinari d’Europa, dall’Organizzazione mondiale per la salute animale e dall’Autorità europea per la sicurezza alimentare.
L’interrogazione denuncia le atroci sofferenze che gli animali subiscono durante il trasporto, per ore e a volte giorni, in Italia e verso paesi terzi. Citando ancora una volta il lavoro investigativo di Animal Equality, l’On. Cherchi ha spiegato quali problematiche incontrano sistematicamente gli animali che vengono trasportati vivi verso gli allevamenti e i macelli:
“Gli animali sono costretti a viaggiare in gravi condizioni, caricati su camion sovraffollati, non equipaggiati per il loro trasporto e sprovvisti delle necessarie omologazioni; spesso vengono esposti a temperature incompatibili con i più basilari concetti di benessere animale e sono costretti a viaggiare per giorni interi, senza alcuna sosta, nonostante siano feriti, assetati o affamati. Lo stesso trattamento viene riservato ai cuccioli non svezzati, addirittura impossibilitati a nutrirsi, prima di essere poi ammazzati”.
Di fronte a queste ingiustizie, abbiamo rivolto una petizione al governo italiano per chiedere di abbandonare il trasporto degli animali vivi vietando l’esportazione verso paesi terzi e i viaggi a lunga distanza nei paesi europei.
Il Ministro Lollobrigida, in risposta a un’interrogazione parlamentare presentata dall’On. Eleonora Evi (AVS) in merito alla revisione del Regolamento europeo sul trasporto di animali vivi, ha detto che le norme europee vanno cambiate perché hanno mostrato gravi lacune nella tutela del benessere degli animali. Il Ministro ha inoltre detto che l’Italia non sostiene la nota presentata dal Portogallo in occasione del Consiglio AGRIFISH che chiede di “continuare a facilitare il commercio intracomunitario e l’esportazione di animali vivi, senza concentrarsi su misure volte a vietare o limitare alcuni tipi di trasporto” e che il governo italiano aveva tuttavia inizialmente appoggiato.
“Il governo deve assumere una posizione coerente e fermare il trasporto degli animali vivi una volta per tutte. Lo chiedono i cittadini, sempre più sensibili allo sfruttamento estremo che gli animali allevati a scopo alimentare subiscono; lo meritano gli animali, vittime silenziose di un calvario quotidiano e tanti paesi nel mondo dimostrano che un’altra via è possibile. Proprio nei giorni scorsi, Australia e Brasile hanno stabilito lo stop alle esportazioni di animali vivi: una scelta di civiltà e rispetto che l’Italia deve compiere al più presto”
Matteo Cupi, Vice Presidente Animal Equality Europa
Per fare in modo che il governo ascolti le nostre richieste è importante continuare a far sentire la nostra voce per gli animali più dimenticati, quelli allevati a scopo alimentare. Puoi aiutarci nel nostro lavoro di pressione politica e di sensibilizzazione firmando la petizione con cui chiediamo di fermare il trasporto di animali vivi.
Smettere di finanziare l’industria che sfrutta gli animali è il primo passo per disincentivare il trasporto degli animali e porre fine alle loro estreme sofferenze. Per farlo, puoi lasciare gli animali fuori dal piatto e scegliere un’alimentazione 100% vegetale, compassionevole e rispettosa degli esseri viventi.