Notizia
Rimani aggiornato sulle ultime attività di Animal Equality

Un risultato storico: il Regno Unito proibisce l’esportazione di animali vivi

Maggio 16, 2024
Pecora trasportata viva

Oltre un miliardo e mezzo di animali ogni anno devono viaggiare per interminabili ore (a volte giorni) di sofferenza ammassati a bordo di mezzi di trasporto inadeguati, per essere trasportati dentro e fuori dall’Europa con destinazione macello.

Oggi non possiamo quindi essere più felici di annunciare un risultato storico per una parte di quei poveri animali.

Nel Regno Unito infatti un disegno di legge per vietare l’esportazione di animali vivi ha superato la fase finale in Parlamento e presto diventerà legge.

Questo incredibile traguardo è il risultato di oltre 50 anni di lotta da parte di organizzazioni come Compassion in World Farming (CIWF) e Kent Action Against Live Exports (KAALE), ma anche Animal Equality UK, da sempre in prima linea per mettere fine ai viaggi infernali che mucche, maiali, pecore e altri animali allevati a scopo alimentare devono affrontare.

La decisione arriva dopo una consultazione governativa che nel 2020 aveva rivelato un grande sostegno, con l’87% dei partecipanti che si era dichiarato favorevole al divieto.

“Oggi è un grande giorno di festa, atteso da tempo. Per decenni, gli animali hanno sopportato queste insensate e faticose esportazioni verso il continente, ma ora non più! Sono molto orgoglioso dei nostri sostenitori, la cui dedizione e persistenza hanno contribuito a ottenere questa ardua vittoria.

Philip Lymbery, Direttore generale di Compassion in World Farming (CIWF)

La consapevolezza delle persone verso la tutela degli animale è in continua crescita, il che si riflette anche sulle decisioni politiche, e non solo nel Regno Unito.

Sempre più viaggi infernali risparmiati

Prima del divieto, fino a 1,6 milioni di animali venivano esportati ogni anno dal Regno Unito, andando incontro a fame, disidratazione, ferite e (non così raramente) alla morte.

Questo divieto è un grande segnale in Europa, ma non è l’unico caso nel mondo.

Da poco il Brasile ha proibito le esportazioni di mucche e vitelli vivi e in Nuova Zelanda è entrato in vigore un divieto di esportare via mare di mucche, vitelli, pecore, cervi e capre vivi.

Il mondo continua a muoversi verso un futuro più compassionevole per gli animali, ma la strada da fare è ancora lunga e il lavoro non è finito.

trasporto animali vivi

È prevedibile che la nuova legge in UK incontrerà l’opposizione dell’industria zootecnica e di alcuni settori politici.

Sarà quindi fondamentale il lavoro di pressione politica per garantire che il divieto venga messo in pratica totalmente e che il governo rispetti l’impegno.

E dopo il Regno Unito, è importante che sempre più stati in Europa vietino il trasporto di animali vivi.

Noi stiamo lottando da tempo perché ciò avvenga anche in Italia e ora ti spieghiamo come puoi unirti a noi.

Aiutaci a far vietare il trasporto di animali vivi anche in Italia

Stiamo chiedendo al Governo italiano di fermare per sempre il trasporto di animali vivi.

Documentiamo la loro sofferenza dal 2013 e, per supportare il nostro lavoro di pressione politica, abbiamo avviato una petizione che ha già raccolto oltre 70.000 firme.

Il nostro obiettivo è arrivare a 100.000, se vuoi aiutarci firma qui sotto e condividi la petizione con quante più persone possibili.

Immagina quando anche in Italia raggiungeremo questo traguardo storico e pensa a cosa significherà per te sapere di aver contribuito.

La tua firma per gli animali può significare tutto.

FIRMA PER CHIEDERE LO STOP AL TRASPORTO DI ANIMALI VIVI!

E ricorda smettere di finanziare l’industria che sfrutta gli animali è il primo passo per disincentivare il trasporto degli animali e porre fine alle loro estreme sofferenze.

Per farlo, puoi lasciare gli animali fuori dal piatto e scegliere un’alimentazione 100% vegetale, compassionevole e rispettosa degli esseri viventi.

AMICI, NON CIBO!

Passare ad un’alimentazione 100% vegetale è facile se sai come farlo!

Scopri tutti i consigli sul nostro sito dedicato.


Ultime notizie
Luglio 10, 2025

L’Unione europea rischia di contribuire ad accrescere la sofferenza di miliardi di animali allevati. È ciò di cui abbiamo discusso nel corso di un evento organizzato presso l’Università di San Paolo in Brasile, dove abbiamo presentato il nostro nuovo report che analizza gli impatti dell’accordo tra Unione europea e Paesi…
Luglio 9, 2025

Anche l’Estonia dice basta all’allevamento di galline ovaiole in gabbia. La nazione baltica si aggiunge a un elenco sempre più lungo di Paesi impegnati verso la transizione cage-free, una scelta responsabile in grado di ridurre la sofferenza di tanti animali. In Europa, dopo Austria, Lussemburgo, Svizzera, Islanda e Liechtenstein anche…
Luglio 7, 2025

Mentre eravamo in Olanda a protestare pacificamente, abbiamo ricevuto insulti e minacce di morte. È successo davanti alla sede di Ahold Delhaize, nella città olandese di Zaandam, dove da inizio giugno chiediamo a questa multinazionale di rispettare l’impegno preso negli Stati Uniti dieci anni fa: quello di eliminare l’allevamento…