COSA C'è DI SBAGLIATO NELLE UOVA?
Le galline sono animali molto socievoli che amano razzolare, becchettare, fare i bagni di polvere, appollaiarsi, prendersi amorevolmente cura dei loro piccoli. All’interno degli allevamenti intensivi, le galline sono selezionate geneticamente per produrre quante più uova nel minor tempo possibile e vengono costrette a vivere fino a due anni ammassate con le proprie compagne all’interno di sterili gabbie di metallo. Le gabbie sono così piccole e sovraffollate che le galline non hanno la possibilità di esprimere neppure i comportamenti naturali più basilari, come ad esempio distendere le proprie ali.
UN INIZIO RACCAPRICCIANTE
Pochi istanti dopo la nascita, i pulcini vengono “sessati”, ovvero divisi tra maschi e femmine. Nel caso dell’industria delle uova, i pulcini maschi sono considerati completamente inutili ai fini produttivi e per questo vengono eliminati in modo sistematico e brutale: essi vengono infatti soffocati o addirittura triturati vivi.
IMPRIGIONATE A VITA
Sapevi che in Italia circa il 50% delle galline sono ancora allevate in gabbia? Di media, lo spazio a disposizione di ogni gallina è grande tanto quanto un comunissimo foglio A4. All’interno di queste gabbie reticolate e senza pavimento le galline passano tutta la loro breve esistenza senza mai sentire la terra sotto le proprie zampe o il calore del sole sulle proprie piume. Le loro condizioni di vita sono talmente insalubri e stressanti che molte di loro muoiono precocemente di stenti e malattie.
LA MUTILAZIONE è STANDARD
All’interno degli allevamenti intensivi, le galline vivono in condizioni di totale privazione dei loro bisogni. Lo stress che ne consegue è tale che gli animali diventano aggressivi e spesso si beccano a vicenda fino ad arrivare a veri e propri episodi di cannibalismo. Invece che fornire alle galline maggior spazio vitale, la soluzione adottata dall’industria è quella del debeccaggio preventivo: a un solo giorno dalla nascita, a tutti i pulcini viene bruciata o tagliata l’estremità del loro sensibilissimo becco. Per tagliare i costi, l’operazione viene effettuata senza alcuna anestesia.
I NUMERI
OLTRE LA CRUDELTà
L’industria delle uova nuoce anche alla salute e all’ambiente.
LE UOVA E L'AMBIENTE
Proprio come ogni altro settore dell’allevamento, anche l’industria delle uova comporta gravi conseguenze ambientali. A ogni uovo consumato corrispondono infatti 22 grammi di gas serra rilasciati nell’aria. Inoltre, i rifiuti degli allevamenti di galline fruttate per la produzione di uova vengono spesso smaltiti inadeguatamente, andando non di rado a inquinare i corsi d’acqua circostanti.
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LE UOVA E LA SALUTE
Il consumo di uova comporta diversi rischi per la salute umana. Il guscio delle uova infatti è poroso e quindi permette più facilmente la contaminazione da agenti esterni, che possono penetrare il guscio e infettare le uova. Negli allevamenti intensivi di galline il livello di sporcizia è altissimo: le condizioni igienico-sanitarie spesso disastrose favoriscono il proliferare di agenti batterici come la Salmonella che possono danneggiare gravemente la salute delle persone, portando non di rado alla morte dei soggetti non trattati.
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LE NOSTRE CAMPAGNE
Le galline sfruttate per le uova, e in particolare quelle allevate in gabbia, soffrono oltre ogni immaginazione. Gli investigatori di Animal Equality lavorano a stretto contatto con il nostro dipartimento di sensibilizzazione aziendale per far luce sulle crudeltà che questi animali sono costretti a subire e convincere le aziende del settore alimentare ad adottare politiche interne che riducano la sofferenza di questi animali.
La prima investigazione sull'industria delle uova
Animal Equality ha presentato la prima investigazione in assoluto per svelare la crudeltà dell’industria delle uova in Messico e in Brasile – aprendo così la strada a un dibattito sul tema in questi paesi. Le investigazioni hanno anche contribuito a convincere diverse aziende a pubblicare nuove policy per cancellare le gabbie nelle proprie filiere e migliorare così la vita delle galline.
RISULTATI INTERNAZIONALI
Attraverso le nostre attività investigative e il nostro lavoro di sensibilizzazione aziendale, Animal Equality è riuscita a ottenere che oltre 100 aziende a livello internazionale adottassero politiche interne volte a ridurre la sofferenza delle galline all’interno delle proprie filiere produttive.
Huevos Guillen
Il produttore di uova spagnolo Huevos Guillen si impegna a eliminare le gabbie dalla propria filiera entro il 2025, dopo una negoziazione con Animal Equality. La policy porterà benefici per 5 milioni di galline all’anno.
Starbucks
Dopo una negoziazione con Animal Equality, Starbucks si impegna a non acquistare più uova da galline allevate in gabbia in Brasile entro il 2025. Questa policy avrà effetti su un milione di galline all’anno.
Carrefour
La multinazionale francese Carrefour abbandona le gabbie in Italia dopo una negoziazione con Animal Equality. Questa decisione avrà un impatto su mezzo milione di galline e verrà implementata dall’azienda entro il 2020.
COME POSSO AIUTARE?
Aiuta le galline!
Le galline sono animali socievoli e sensibili che meritano una vita migliore di quella che noi imponiamo loro a causa delle nostre abitudini alimentari. Aiutarle è semplicissimo, basta lasciare le uova fuori dal tuo piatto.
© Photo: Jo-Anne McArthur / Animal Equality