Ami il mare? Fra pochi anni potrebbe non essere più lo stesso


Oggi si è parlato dei nuovi dati Istat relativi al 2016: se i consumi degli italiani per quanto riguarda la carne scendono segnando un -4,8%, c'è un preoccupante + 9,5% per quello che riguarda i consumi di prodotti ittici.

Gli animali che popolano i nostri mari non meritano di certo meno considerazione rispetto agli animali rinchiusi negli allevamenti intensivi e la loro condizione è altrettanto critica, al punto che entro il 2048 i nostri oceani potrebbero essere completamente privi di pesci. Ci sembra quindi doveroso cogliere l’occasione per ravvivare il dibattito su questi animali, spesso considerati meno nobili e meno meritevoli di compassione.

Crediamo che nulla meglio dei dati possa descrivere la situazione attuale dei nostri mari.

I numeri che troverete qui di seguito sono allarmanti perché sì, la situazione è grave e continuerà a peggiorare se non facciamo qualcosa.

La buona notizia è che puoi attivarti già da ora perché le piccole scelte individuali diventano fenomeni collettivi in grado di cambiare il mondo.

È già successo in passato e può succedere di nuovo. Tutto quello che dobbiamo fare è decidere di lasciare la sofferenza fuori dal nostro piatto ed aiutare diffondendo consapevolezza.

I DATI

Secondo la FAO, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura, ogni anno preleviamo dai nostri oceani tra i 90 ed 100 milioni di tonnellate di pesce.

Ma, se è possibile, ci sono dati ancora più terrificanti: il 40% di questi animali viene buttato. Per ogni kg di pesci pescato, possiamo arrivare fino a 5 chili di specie marine pescate incidentalmente, ossia pescate ‘non intenzionalmente’ e buttate come pescato di scarto.

Guarda l’indagine di Animal Equality sulla mattanza dei tonni in Sardegna:

Diversi studi condotti da National Geographic prospettano uno scenario ancora più da incubo:

continuando di questo passo, entro il 2048, gli oceani potrebbero essere completamente svuotati di tutto il pesce.

Non è una prospettiva difficilmente irrealizzabile: stiamo realmente finendo il pesce nei nostri mari. Per rendersi conto della tragicità del momento, ci può bastare questo dato:

negli ultimi 60 anni abbiamo pescato il 90% dei pesci che vivevano nei nostri oceani.

Questo dato non fa distinzioni di razza o taglia: 90% delle grandi specie marine è già scomparso e se non invertiamo la rotta, possiamo facilmente immaginare che fine farà anche il restante 10%.

TUTTO QUESTO NON È ACCETTABILE.

Non possiamo permetterci un mondo senza vita nei nostri mari.

Per favore inizia a prendere parte al cambiamento condividendo questo articolo.

Assieme, possiamo fare la differenza.


Fonti


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