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storie cavalli
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I cavalli uccisi nel macello Zerbini e Ragazzi sono individui con una propria storia personale. Eccone alcune.


Durante la nostra inchiesta sotto copertura in uno dei più grandi macelli di cavalli del nord Italia, abbiamo seguito alcuni cavalli dal loro arrivo alla struttura fino all’ultimo giorno di vita . Queste sono le loro storie.

Anche i cavalli uccisi nel macello Zerbini e Ragazzi sono individui con il proprio carattere, la propria personalità e la propria storia, esattamente come ogni animale che ogni giorno cade vittima dell’industria alimentare. 

Abbiamo seguito, documentato e deciso di rendere pubbliche le loro storie in questa struttura, dal loro arrivo fino agli ultimi istanti, proprio per questo: perché le loro storie, tutte diverse, ci permettono di capire che ogni singolo animale è un individuo. E merita compassione, protezione e rispetto.

Sono storie diverse, eppure tutte uguali nell’epilogo.

Tutte accomunate da violenza, abusi, insulti e gravi maltrattamenti che abbiamo documentato, mostrato pubblicamente e denunciato alle autorità competenti.

La storia di Chiomalunga

Chiomalunga era una giovane cavalla baia, arrivata dalla Slovenia.

Durante la notte trascorsa nelle stalle del macello osservava tutto intorno a sé: vigile, attenta, curiosa.

Chiomalunga ha tentato in tutti i modi di resistere, di trovare una via di fuga, come se sentisse che la sua vita era in pericolo.

Ogni movimento, ogni sguardo, era un atto di coraggio contro un destino già scritto dall’industria.

Ma alla fine, Chiomalunga è stata stordita e uccisa. 

Non abbiamo potuto fermare la morte di Chiomalunga, ma possiamo fermare la macellazione di altri cavalli come lei.

Attraverso la nostra inchiesta abbiamo portato alla luce e mostrato a milioni di persone cosa accade ai cavalli e anche a seguito del nostro lavoro diverse proposte di legge sono state presentate per vietare la macellazione dei cavalli in Italia.

Riuscire a fermare questa pratica anacronistica – in un paese dove solo un italiano su otto mangia carne di cavallo – sarebbe un primo passo fondamentale per rendere il mondo un posto migliore per gli animali, un passo alla volta.

Sostieni il nostro lavoro per continuare a portare avanti questa battaglia per i cavalli, ma non solo, aiutaci a rendere la storia di Chiomalunga solo un lontano ricordo. Fino al 31 dicembre e al raggiungimento di 150mila euro in Italia la tua donazione verrà raddoppiata da un generoso sostenitore.

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La storia di Stella e Fiammetta

Stella e Fiammetta erano due cavalle che hanno affrontato insieme le ultime ore della loro vita.

Fiammetta, più piccola e giovane, cercava conforto accanto a Stella, che con calma e gentilezza le stava accanto come a voler dire “non ti lascio sola”.

Quando sono state condotte verso il box di stordimento, il loro terrore era palpabile: la piccola Fiammetta non voleva separarsi dalla sua compagna, per dividerle gli operatori le hanno chiuso la porta del box di stordimento sulla schiena per ben 4 volte prima di riuscire a separarle.

Una crudeltà oltre che una violazione della legge, la prima di una lunga serie che era solo appena incominciata. 

Fiammetta, infatti, è stata inizialmente stordita in modo approssimativo: presentava ancora segni di coscienza come il respiro regolare, dopo essere stata stordita nuovamente gli operatori hanno atteso ancora un minuto prima di issarla per le zampe e ucciderla.

Causare agli animali ulteriori, inutili e prolungate sofferenze in fase di macellazione è contro le normative. 

Raccontare e mostrare la violenza subita da Stella e Fiammetta è l’unico modo per dare voce a chi non può difendersi. Possiamo trasformare la loro tragica fine in un impulso verso il cambiamento.

FAI LA DIFFERENZA PER GLI ANIMALI

Sai che c’è qualcosa che puoi fare per porre fine alla sofferenza degli animali negli allevamenti e nei macelli?

Tutti noi possiamo fare la nostra parte riducendo il più possibile prodotti di origine animale dalla nostra alimentazione. Si tratta di una semplice scelta, ma che può fare enormemente la differenza per gli animali uccisi per la loro carne, per le loro uova e per il loro latte.

Fermiamo la macellazione dei cavalli in Italia

Non possiamo riportare indietro Chiomalunga, Stella e Fiammetta, ma possiamo decidere di non rimanere indifferenti davanti alla loro sofferenza. Ogni firma alla petizione è una voce che si unisce a migliaia di altre per dire basta a una crudeltà che non ha ragione di esistere. 

Firmare oggi significa scegliere di proteggere chi non può difendersi, significa far sentire la nostra indignazione e trasformarla in azione concreta. Possiamo fermare la macellazione dei cavalli in Italia, cambiare leggi ingiuste e garantire che nessun altro animale debba vivere paura, dolore e morte in silenzio. 

Ogni firma è un passo verso un futuro in cui il rispetto per la vita diventa la norma, non l’eccezione. Non restare spettatore: firma adesso e diventa parte del cambiamento che vogliamo vedere nel mondo.

SALVA I CAVALLI DAL MACELLO!