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Perché negli USA è vietato fare pubblicità alle uova con soldi statali descrivendole come “salutari, sicure o nutrienti”


Compreresti mai un prodotto che, per ragioni di sicurezza alimentare e trasparenza nei confronti dei consumatori, non può essere pubblicizzato come salutare, sano e sicuro con soldi pubblici?

L’American Egg Board è una commissione per il marketing delle uova creata dal governo americano con uno scopo specifico: “aumentare la domanda di uova e di prodotti a base di uova per conto dei produttori di uova americani”. Negli States funziona così: se un’azienda vuole promuovere le uova, può permettersi di utilizzare più o meno tutte le parole che vuole. Ma se si vuole attingere ai 10 milioni di dollari che l’American Egg Board mette a disposizione, ci sono aggettivi che non possono essere utilizzati.

Andiamo con ordine. Il lavoro dell’American Egg Board è supervisionato dal governo federale degli Stati Uniti e questo si ritraduce in una diretta dipendenza dall’USDA, il Dipartimento dell’Agricotura degli U.S.A. Potrebbe essere considerato come l’equivalente del nostro Ministero dell’Agricoltura. L’USDA, oltre oceano, è il responsabile di tutte le normative in merito ad agricoltura, allevamento e cibo. Il suo ruolo è quello di tutelare le esigenze di agricoltori ed allevatori, ed allo stesso tempo garantire la sicurezza alimentare della popolazione statunitense.

La sporcizia di un allevamento italiano nelle immagini raccolte durante la nostra ultima investigazione. Proprio per questo motivo, alle aziende è vietato mentire con i 10 milioni di cui vi parlavamo poco fa.

Il meccanismo è semplice: almeno con i fondi statali, stanziati grazie ai soldi dei contribuenti, non è tollerato mentire alla popolazione.

Ed ora arriviamo alla parte interessante della vicenda. Ogni pubblicità di uova pagata con i soldi dell’American Egg Board, viene controllata dall’USDA il quale si assicura che non sia ingannevole, fraudolenta o menzoniera nei confronti del pubblico americano. Il che è abbastanza naturale, visto che sono i contribuenti americani a pagarle, con le proprie tasse. Grazie al Freedom of Information Act, un provvedimento importante che garantisce la trasparenza della pubblica amministrazione nei confronti del cittadino, molte delle email scambiate fra l’industria ed il Dipartimento sono diventate accessibili. Ne emerge un quadro allarmante in cui l’USDA deve costantemente richiamare l’industria ed ammonirla in merito ai termini utilizzati nelle proprie pubblicità.

Il corpo di una gallina morta a fianco di un uovo, poi raccolto e messo in commercio. Immagine tratte dalla nostra ultima investigazione in Italia.

Nello specifico, il governo americano sta vietando pubblicità di uova che descrivano questo prodotto come: salutare, nutriente, sicuro, parte essenziale di una dieta sana e bilanciata o anche solo come ricco di proteine.

Il video qui sotto (attiva i sottotitoli in italiano, se non partono automaticamente) spiega nel dettaglio la situazione, analizzandola termine per termine:

La domanda sorge ormai spontanea: cosa dovremmo farcene di un prodotto che il governo (statunitense) vieta di pubblicizzare come salutare, sano, sicuro o nutriente? Si tratta di un prodotto che dovremmo mantenere nella nostra dieta?

E se quel prodotto, oltre a fare del male al nostro organismo, fosse anche causa di tremende sofferenze e crudeltà per gli animali sfruttati nella sua produzione?

La risposta è semplice: si vive benissimo anche senza uova 🙂


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