Report: ecco come muoiono gli animali uccisi per la peste suina
In un servizio andato in onda su Report il 17 novembre, la giornalista Giulia Innocenzi ha mostrato cosa accade agli animali colpiti dalla peste suina negli allevamenti intensivi italiani
Tra sofferenza e soppressioni cruente, sono decine di migliaia i maiali uccisi finora, mentre il virus non smette di circolare e gli animali continuano a essere sfruttati e condannati al contagio.
Il servizio di Report
Maiali uccisi per asfissia all’interno di container, oppure soppressi tramite pinze elettriche dopo vari tentativi, durante i quali gli animali tentano di fuggire in preda al panico e subiscono scariche elettriche a più riprese. E ancora, camion che trasportano e scaricano cadaveri come fossero sacchi della spazzatura: queste le immagini mostrate dal servizio di Giulia Innocenzi nella puntata di Report andata in onda su Rai 3.
Proprio il sistema dell’elettrocuzione è sconsigliato dagli esperti per le gravi sofferenze che può causare agli animali. Nonostante le varie critiche, la pratica viene però tuttora utilizzata. Il Ministro Lollobrigida, intervistato durante il servizio, ha risposto alla giornalista dichiarando che il tema non è di sua competenza, nonostante a novembre 2023 sia intervenuto in Parlamento a difesa della pratica.
Intanto, negli allevamenti dove vengono individuati i contagi, migliaia di maiali malati e sani vengono uccisi con l’obiettivo di contenere l’espansione della peste suina.
Cosa dicono i numeri sulla peste suina
Attualmente il virus si è diffuso proprio nelle zone dove è presente il maggior numero di allevamenti di maiali e dove si concentra la maggior parte della produzione a livello nazionale. In Piemonte, Liguria, Emilia-Romagna e soprattutto in Lombardia, la gestione dell’epidemia è tuttavia fuori controllo.
I tentativi di contenere il virus non sembrano funzionare e di recente la sua diffusione si è acuita. Parlando di cifre, i maiali abbattuti negli allevamenti italiani dall’inizio dell’epidemia, da gennaio 2022 a oggi, sono quasi 118 mila. Solo nell’estate di quest’anno ne sono stati uccisi più di 89 mila.
Dietro questi numeri impressionanti ci sono le vite spezzate di migliaia di esseri senzienti sfruttati a scopo alimentare. Ogni giorno, infatti, milioni di animali affrontano una routine fatta di sovraffollamento, maltrattamenti e allevamento in gabbia.
La vita dei maiali negli allevamenti
Negli allevamenti intensivi i maiali vivono in condizioni di grave sofferenza fisica a causa di pratiche del tutto legali come il taglio della coda e la mutilazione genitale, ma non solo.
Le madri di maiale usate per la riproduzione vivono gran parte della loro esistenza in gabbie di gestazione che impediscono loro i movimenti più semplici e di prendersi cura dei loro piccoli.
Guarda come vivono i maiali sfruttati dall’industria alimentare:
RADDOPPIA IL TUO IMPATTO!
Se doni entro il 31 dicembre potrai raddoppiare l’impatto della tua donazione.
Infatti un generoso donatore ha deciso di raddoppiare ogni donazione che riceveremo per gli animali fino alla fine del mese e fino al raggiungimento di 190mila euro raccolti per gli animali.
Se deciderai di starci accanto con una donazione mensile, il donatore raddoppierà l’importo annuale. Significa che ogni mese, per 12 mesi, ne farà una dello stesso importo!
È un’opportunità limitata: se doni oggi, con 15 euro al mese aiuti 690 animali, ogni mese, per un anno! (media su 3 anni)
Fermare questa catena di sofferenza però è possibile, a partire da scelte alimentari consapevoli e più rispettose degli animali.
AMICI, NON CIBO!
Passare ad un’alimentazione 100% vegetale è facile se sai come farlo!
Scopri tutti i consigli sul nostro sito dedicato.