Stop alle gabbie: attivisti da tutta Europa chiedono ad Ahold Delhaize di fare la cosa giusta
La nostra campagna rivolta a Ahold Delhaize, uno dei più grandi gruppi della grande distribuzione al mondo, prosegue con forza. Animal Equality e attivisti da tutta Europa stanno protestando in Olanda – dove si trova la sede legale del gruppo – per chiedere all’azienda di rispettare l’impegno preso oltre 10 anni fa a eliminare l’uso delle gabbie per le scrofe e le galline nella sua filiera.
Nonostante migliaia di persone abbiano già firmato la petizione per chiedere questo cambiamento, Ahold Delhaize continua a ignorare le richieste. Le gabbie sono un sistema di sfruttamento tra i più anacronistici e crudeli, costringono gli animali in spazi angusti dove gli animali non riescono a esprimere i loro comportamenti più naturali.
Pensa che le scrofe confinate in gabbia non riescono neppure a girarsi su loro stesse, come dimostrano le scioccanti immagini dell’ultima inchiesta condotta da Animal Equality in un allevamento collegato proprio alla filiera statunitense di Ahold Delhaize.
Guarda l’inchiesta in un allevamento collegato ad Ahold Delhaize negli Stati Uniti:
Noi non ci stiamo, non lasceremo che un’azienda che ha il potere e il dovere di dire basta a queste condizioni per milioni di animali non rispetti le sue promesse, per questo le nostre azioni continuano, ecco che cosa abbiamo fatto.
Tre settimane di mobilitazione internazionale
Animal Equality insieme ad attivisti che provengono da tutto il mondo è entrata in azione a Zaandam e ad Amsterdam nei Paesi Bassi, dove ha sede il colosso della grande distribuzione Ahold Delhaize.
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Per due giorni consecutivi siamo entrati in azione davanti agli uffici centrali dell’azienda, dove abbiamo portato una vera e propria gabbia di gestazione usata negli allevamenti per sfruttare le scrofe.
Chi passava e chi si trovava all’interno degli uffici non ha potuto fare a meno di vedere la realtà delle gabbie.
La protesta non si è fermata. Per giorni, le strade di Amsterdam e Zaandam si sono riempite di manifesti con un messaggio indirizzato direttamente al CEO di Ahold Delhaize Frans Muller.
Il volto del dirigente, accostato alla sofferenza degli animali, è il simbolo di una mancanza di presa di responsabilità da parte di chi avrebbe la possibilità concreta di fare la differenza.
La seconda settimana ci ha visti davanti a uno dei simboli più rappresentativi del gruppo: i supermercati Albert Heijn, il fiore all’occhiello di Ahold Delhaize nei Paesi Bassi. È lì che abbiamo portato la nostra voce tra le persone comuni, tra chi ogni giorno riempie il carrello senza sapere cosa c’è dietro a quei prodotti.
Ma non ci siamo fermati: ci siamo spostati alla sede dove era in corso il Global Summit del Consumer Goods Forum, l’evento internazionale più importante del settore, con Frans Muller tra gli speaker principali e co-presidente del board.
In quell’occasione abbiamo fatto qualcosa di simbolico e provocatorio: abbiamo portato con noi una sagoma alta due metri con le sembianze del CEO. E mentre Muller accoglieva la Regina dei Paesi Bassi all’ingresso dell’evento, i nostri cori “Frans Muller, shame on you – shame on you for what you do” si alzavano nell’aria, chiari e forti. Era impossibile ignorarci.
La terza settimana, siamo tornati a Zaandam, con ancora più determinazione. Le proteste sono continuate con la partecipazione di attivisti da tutta Europa – e oltre.
Ogni giorno davanti alla sede dell’azienda è diventato un’occasione per ribadire che le gabbie non sono più accettabili. Non è solo una richiesta di Animal Equality: è una voce globale, che cresce, si espande e pretende un cambiamento.
Unisci la tua voce al coro: Ahold Delhaize basta gabbie
Continueremo ad agire, a protestare e a mobilitare l’opinione pubblica fino a quando Ahold Delhaize non rispetterà il suo impegno a mettere fine all’uso delle gabbie per le scrofe e le galline.
Unisci anche tu la tua voce alla protesta, firma la petizione internazionale rivolta ad Ahold Delhaize
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