VEGAN COACH, LA STORIA DI UNO SPORTIVO VEGANO


Fabio Andreoli è un biologo nutrizionista, ex atleta della nazionale di judo (con 6 titoli italiani e 2 coppe Europa all’attivo) e fondatore di Vegan Coach, un team di professionisti della nutrizione vegana abbinata all’allenamento sportivo. In questo articolo ci racconta come è iniziata la sua avventura, le difficoltà affrontate e le grandi conquiste raggiunte per gli animali e per la salute degli atleti coinvolti.

Quando a 19 anni ho iniziato ad interessarmi alle sofferenze del mondo animale e poco dopo sono diventato vegetariano, ho dovuto affrontare molte difficoltà nell’ambiente sportivo che mi circondava. Ma la mia motivazione, interamente etica, è stata più forte delle critiche: sono andato avanti e dopo circa 4 anni sono diventato vegano

Purtroppo, la mia posizione mi ha fatto allontanare dalla squadra di judo di cui facevo parte. Lo sport era il mio lavoro, ma da quella delusione ho iniziato a costruire Vegan Coach, proprio con l’obiettivo di aiutare quelle persone che come me avevano incontrato degli ostacoli per via delle proprie scelte alimentari.

Nei miei progetti volevo fare l’atleta, ma mi sono trovato a dover trovare delle soluzioni alle mie difficoltà di “sportivo vegano”. Così, mentre ero ancora membro del centro sportivo ho iniziato a studiare e sperimentare per produrre un sistema alimentare che fosse altamente efficace per il mio stile di vita: da questa ricerca è nato il V-Method, un metodo che permette di costruire un percorso personalizzato di alimentazione 100% vegetale.

Dopo aver cominciato ad aiutare le persone intorno a me che vedevano i miei costanti progressi, mi sono chiesto perché non farlo su scala maggiore, visto che il mio desiderio era (e rimane) quello di contribuire alla diffusione dell’alimentazione vegan.

In Vegan Coach, la differenza sostanziale rispetto ai metodi classici è che non proponiamo piani alimentari fissi. Piuttosto creiamo un percorso alimentare e di benessere fisico che porti la persona non solo a raggiungere i suoi obiettivi, ma anche a diventare un modello per la società

La mia esperienza a contatto con migliaia di persone che hanno scelto di intraprendere questo percorso mi ha permesso di osservare che affinché un’alimentazione vegetale sia efficace, deve essere in armonia anche il nostro stile di vita, coi nostri gusti e con il nostro modo di pensare. Quindi per gli sportivi ma non solo, oltre ai fattori metabolici (vale a dire gli apporti calorici, proteici, di proteine, grassi, carboidrati, fibre e micronutrienti), influiscono anche i fattori soggettivi.

I gusti e lo stile di vita, per esempio, hanno un ruolo fondamentale accanto a un buon piano metabolico. Questo perché la semplicità, la sostenibilità e l’autonomia sono essenziali per attuare un vero cambiamento alimentare nel tempo.

Da nutrizionista, ritengo essenziale partire dai fattori metabolici. Su questo fronte, per gli sportivi ma anche per le persone comuni, gli aspetti nutrizionali a cui prestare più attenzione sono le calorie totali che compongono la nostra alimentazione e l’apporto proteico. È infatti importante saper riconoscere correttamente quali alimenti possono essere considerati proteici, quali glucidici etc.,e saper individuare le corrette quantità da assumere, per esempio con il supporto di persone competenti in materia.

L’alimentazione vegetale è senza dubbio il futuro del nostro pianeta, sia per motivazioni ambientali che, soprattutto, etiche. Per favorirne la diffusione è sempre più importante che i vegani adottino un’alimentazione sana e corretta, così da evitare di incontrare problemi di salute e di abbandonare il percorso intrapreso a causa delle difficoltà incontrate. All’inizio, anch’io ho dovuto affrontare degli ostacoli, ma quando le persone hanno cominciato a vedere i risultati che ottenevo abbinati al mio stile di vita, lo scetticismo ha lasciato il posto alla curiosità

Ho perso il conto di quante persone il team di Vegan Coach ha aiutato negli anni ad avvicinarsi al mondo vegan (e soprattutto a rimanerci). La cosa essenziale, quindi, è la divulgazione delle corrette informazioni e la loro adeguata applicazione. 

Di fronte al grande riscontro positivo nei confronti del metodo che proponiamo ogni giorno, credo davvero che la scelta di un’alimentazione vegetale non possa che diffondersi sempre di più, a beneficio di animali, ambiente e persone. Una volta raggiunta la massa critica, insomma, i muri cadranno e uno stile di vita più compassionevole verso gli animali non potrà che dilagare.


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