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Trasporto animali vivi: Animal Equality rilascia nuove immagini dei viaggi infernali degli agnelli verso i macelli italiani

Giugno 22, 2022
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Tra i macelli di destinazione anche quello del presidente di Assocarni: le compagnie di trasporto dei camion fermati vantano tra i più alti standard di benessere animale in Europa, ma le autorità hanno riscontrato gravi irregolarità a bordo

Ogni giorno sono migliaia gli animali che viaggiano sulle strade italiane. Il trasporto di animali è una delle ennesime crudeltà inflitte agli animali allevati a scopo alimentare e per questo come Animal Equality continuiamo a documentarlo. Per questo, abbiamo deciso di rilasciare oggi nuove immagini che raccontano l’agonia degli agnelli trasportati vivi sui camion dall’Est Europa verso i macelli italiani realizzate nel periodo di Pasqua di quest’anno ma che ci raccontano una situazione quotidiana, come dimostrano le tragedie del trasporto di animali vivi di questi ultimi giorni come il naufragio e la morte di oltre 15.000 pecore in Medio Oriente. 

Guarda subito la nostra nuova inchiesta sul trasporto di agnelli:

Negli mesi scorsi Animal Equality ed ENPA hanno chiesto al Ministero della Salute di incrementare i controlli sul trasporto di animali vivi in crescita nel periodo pasquale. Dopo la nota trasmessa alle Regioni, alle Province autonome, agli UVAC (Uffici Veterinari per gli Adempimenti Comunitari) e al Ministero dell’interno, sono state numerose le irregolarità commesse dai trasportatori in piena violazione delle norme di benessere animale rilevate dalle autorità.

Nel contesto di questa collaborazione con il Ministero, il team di Animal Equality ha effettuato diverse segnalazioni sul confine sloveno alle autorità; la prima riguardava un camion della Rossi Sauro Autotrasporti proveniente dall’Ungheria con a bordo 500 agnelli stipati su 4 piani in spazi ristretti e angusti. 

La Polizia Stradale di Trieste e le veterinarie della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia hanno riscontrato le seguenti irregolarità che sono valse una multa di 3 mila euro all’autista del mezzo:

  • sistema di abbeverazione non funzionante e con perdite di acqua, ma non solo: il sistema era predisposto per suini e non per ovini, nettamente più piccoli e dalle esigenze diverse quindi non in grado di bere adeguatamente; 
  • sistema di monitoraggio della temperatura all’interno del veicolo danneggiato;
  • spazio per gli agnelli insufficiente: gli animali non riuscivano nemmeno a stare in piedi;

Durante una seconda segnalazione alle forze dell’ordine da parte del team di Animal Equality, è stato fermato un camion della Hunland, una delle maggiori aziende di trasporto di animali vivi dell’Ungheria che vanta i più alti standard di benessere animale in Europa. Il camion, diretto con il suo carico di agnelli verso un’azienda di proprietà del vice presidente di Assocarni, viaggiava con a bordo quasi 600 agnelli tra i tre e i quattro mesi di età ed è stato fermato e multato con una sanzione di 2666 euro per assenza del necessario spazio-testa degli animali e per il trasporto senza opportuni divisori tra animali misti con e senza corna, una condizione vietata per legge poiché aumenta drasticamente il rischio che gli animali trasportati si feriscano a vicenda, aggravata per altro dall’estremo affollamento all’interno del camion.

Il nostro lavoro con il ministero per gli agnelli trasportati in Italia

Nel corso del 2021 sono stati più di 400.000 gli agnelli trasportati in Italia da paesi come Ungheria, Romania, Polonia e Spagna, e Animal Equality ed ENPA, in collaborazione con il Ministero della Salute, hanno deciso di agire. A seguito di alcuni incontri dedicati, il Ministero della Salute ha infatti deciso di intensificare l’attività di controllo alla luce di numerosi problemi e violazioni delle leggi denunciati dalle associazioni, che insieme ad Animal Welfare Foundation sono su strada dal 2018 per documentare il crudele trasporto di agnelli in Italia. 

Se i consumi di carne di agnello sono infatti calati molto negli ultimi anni, facendo registrare un calo del 25% nel 2021, il trasporto però è continuato. In particolare, durante le inchieste condotte negli ultimi anni in Italia le associazioni hanno denunciato: 

  • Trasporto di agnelli non svezzati su camion inadeguati fino a 30 ore filate di viaggio, documentando così una violazione gravissima delle normative; 
  • Trasporto di animali senza lettiera, esposti alle intemperie e senza accesso al cibo e all’acqua; 
  • Trasporto di animali morti o morenti per via delle condizioni di viaggio; 
  • Animali ammassati gli uni sugli altri, con le zampe incastrate e le teste schiacciate contro il soffitto dei camion; 
  • Animali morti trascinati giù dai camion una volta giunti al macello e mai opportunamente segnalati; 

Tutto questo accade ancora oggi, nonostante il Parlamento europeo a inizio anno abbia cercato di sminuire le problematiche drammatiche del trasporto di animali vivi con la bocciatura del report della Commissione d’inchiesta ANIT. 

“Come dimostrano le tragiche notizie di questi giorni e le inchieste che abbiamo condotto,  trasporto di animali vivi è una delle pratiche più crudeli dell’industria alimentare. Nel periodo delle feste il traffico di camion per il trasporto di agnelli ed altri animali si intensifica in tutta Europa, ma ogni giorno milioni di animali sono condannati a queste sofferenze. Chiediamo che l’Unione europea faccia di più per quei quasi 2 miliardi di animali tra ovini, bovini, polli, e maiali che ogni anno vengono trasportati vivi su camion o navi in tutta l’Unione Europea e dall’Europa verso Paesi esteri” 

Alice Trombetta, Direttrice Esecutiva di Animal Equality Italia.

Per contrastare il trasporto di animali vivi ci stiamo muovendo su più fronti: i nostri investigatori scendono in campo per mostrare la crudeltà di questi trasporti, ma non solo lavoriamo anche con le istituzioni nazionali ed internazionali, scopri tutto quello che stiamo facendo e abbiamo fatto per fermare questa crudeltà. 


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