Risultati concreti
per gli animali
I nostri successi hanno aiutato milioni di animali in tutto il mondo.
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Vittorie in tutto il mondo
Nel 2006 Animal Equality è stata fondata in Spagna da Sharon Núñez, Jose Valle e Javier Moreno con un’unica missione: proteggere gli animali. Nel 2016 abbiamo deciso di dedicarci esclusivamente agli animali che vengono allevati e uccisi per il consumo umano. Perché gli animali rinchiusi negli allevamenti soffrono e muoiono in gran numero e spesso non vengono protetti da nessuna legge. Animal Equality è diventata, negli anni, una delle associazioni più efficaci per quanto riguarda la tutela degli animali allevati a scopo alimentare al mondo, raggiungendo traguardi per gli animali davvero epocali.
Ogni singolo passo che facciamo e ogni traguardo che raggiungiamo vanno in un’unica direzione: un futuro migliore per gli animali allevati a scopo alimentare. Quelli che seguono sono alcune delle vittorie che abbiamo ottenuto per gli animali dal 2006 a oggi.
Cambiamento epocale per i pulcini maschi
Il 7 settembre del 2023 il Governo ha approvato il decreto attuativo per rendere effettiva la legge che mette fine alla strage dei pulcini maschi. Entro il 2026 sarà vietato l’abbattimento crudele di tutti quei pulcini che vengono considerati scarti dell’industria delle uova.
L’approvazione di questa legge ha segnato un cambiamento storico per i diritti degli animali in Italia. Grazie alla sua applicazione, infatti, tra i 34 e i 36 milioni di pulcini saranno risparmiati dalla triturazione.
La petizione che abbiamo lanciato nel 2020 ha raccolto la volontà di oltre 110 mila cittadini italiani schierati contro la terribile uccisione di milioni di pulcini maschi e finalmente la loro voce e quella degli animali è arrivata forte e chiara. Abbiamo portato avanti una campagna di sensibilizzazione e di pressione politica con cui abbiamo ottenuto prima l’attenzione delle aziende – con l’impegno di Coop e Assoavi – e poi anche quello delle istituzioni.
Denuncia contro il macello Zema: l’esito dell’udienza
Animal Equality Italia ha presentato due esposti alla Procura di Cremona contro i responsabili di maltrattamento sugli animali all’interno del macello Zema Srl.
Il video che abbiamo diffuso nel 2021 mostrava chiaramente lavoratori e proprietari dell’azienda maltrattare i maiali destinati alla macellazione, oltre al fatto che all’interno della struttura venivano continuamente violate le norme che regolano la macellazione, prima fra tutte l’obbligo di stordimento efficace di tutti gli animali.
l titolare dell’azienda è stato chiamato a rispondere delle azioni commesse da lui e dagli altri operatori: dopo un anno e due udienze il Giudice del Tribunale di Cremona gli ha consentito – su richiesta dell’imputato – la ‘messa alla prova’, ovvero la possibilità di sospendere il processo a patto che svolga lavori di pubblica utilità. Il titolare di Zema Srl, per poter usufruire della messa alla prova, ha risarcito la somma di 10.000 euro alle associazioni per la protezione degli animali che si sono costituite parte civile, tra cui Animal Equality.
Il più grande impegno cage-free mai ottenuto
Con l’aiuto dei Difensori degli Animali, Animal Equality e una coalizione di oltre 75 organizzazioni hanno convinto Yum! Brands – azienda leader del fast food a livello mondiale di cui fanno parte le famose catene del fast food KFC, Pizza Hut e Taco Bell – ad adottare una politica globale sulle uova di galline allevate fuori dalle gabbie.
Questo impegno pubblico interesserà quasi 50.000 sedi in 150 paesi e avrà un impatto su 25 milioni di animali, rendendo questa singola policy la più estesa mai ottenuta prima d’ora. La maggior parte delle sedi smetterà di rifornirsi da allevamenti con animali in gabbia entro il 2026, con un obiettivo globale di completamento entro il 2030. Per garantire trasparenza, la società di fast food ha anche accettato di fornire rapporti annuali sui progressi della policy.
Poniamo fine all’alimentazione forzata nel Regno Unito
In tutto il Regno Unito vengono ancora importate quasi 220 tonnellate di foie gras all’anno che causano dolore e sofferenza a oltre 200.000 uccelli. Anche se la produzione di foie gras è vietata, dal 2017 Animal Equality spinge il governo del Regno Unito a vietare l’importazione di foie gras.
Animal Equality ha inviato una lettera al governo del Regno Unito chiedendo il divieto definitivo di vendita e importazione di foie gras. Accompagnata dall’attore britannico Peter Egan, dal famoso chef Alexis Gaulthier e da numerosi sostenitori, la direttrice di Animal Equality in Regno Unito ha consegnato direttamente alla residenza del primo ministro oltre 250.000 firme di cittadini britannici a favore del divieto di importazione.
Il DEFRA, il dipartimento che sovrintende alla produzione e agli standard alimentari nel Regno Unito, ha promesso di sostenere la proibizione del foie gras.
Un impegno per proteggere le scrofe in gabbia
Grazie ad Animal Equality, la più grande azienda di ristorazione al mondo, Compass Group, si è impegnata a eliminare le gabbie di gestazione per le scrofe nella sua catena di approvvigionamento statunitense entro l’estate del 2023.
Questa politica innovativa è stata resa nota solo pochi mesi dopo che Animal Equality aveva lanciato una campagna di informazione pubblica per informare i clienti di Compass sulle condizioni di vita che le scrofe sopportano, confinate in una cassa di gestazione di due metri per due, appena più grande del loro corpo. Animal Equality si batteva da tempo affinché Compass mantenesse l’impegno preso un decennio fa di eliminare il confinamento estremo delle madri in gabbia che non possono nemmeno girarsi per la maggior parte della loro vita.
L’azienda ha risposto con una politica che dovrebbe eliminare le gabbie di gestazione entro il 2023 e include significativi miglioramenti anche per le galline, oltre all’impegno a utilizzare uova di galline non confinate in gabbia. Questo provvedimento avrà un impatto su 16.000 suini e 36 milioni di polli all’anno ed è una delle politiche più forti in materia di benessere animale nel settore alimentare.
Iniziative legali in Messico
Grazie all’inchiesta di Animal Equality nei macelli di Jalisco e dopo un anno di pressione politica, il Congresso dello stato messicano di Jalisco ha votato per una legge che decreta che la crudeltà contro gli animali allevati a scopo alimentare è un crimine. La storica iniziativa rende la crudeltà verso gli animali allevati a scopo alimentare un reato punibile con una pena detentiva fino a 4 anni e impedisce ai colpevoli di lavorare con gli animali per i 3 anni successivi al reato. Nel caso di un crimine ripetuto, impedisce agli abusatori di lavorare di nuovo con gli animali.
Grazie alle nostre indagini e al nostro lavoro di lobby, il Congresso dello Stato di Hidalgo ha approvato all’unanimità un’iniziativa per modificare la legge per la protezione e il trattamento dignitoso degli animali e il Codice penale. Questo rende Hidalgo il primo Stato del Messico a dedicare un intero capitolo di una legge agli standard minimi per gli animali negli allevamenti. La legge, inoltre, criminalizza la crudeltà sugli animali nei macelli.
L’uccisione di animali coscienti e la gestione di macelli non regolamentati sono considerati reati e comportano pene fino a quattro anni di carcere e multe. Queste riforme proteggono ora quasi 50 milioni di suini, mucche, polli, galline, agnelli e altri animali allevati a scopo alimentare.
Le battaglie di Animal Equality arrivano al Parlamento della Repubblica italiana
Animal Equality rappresenta gli animali davanti alle istituzioni italiane attraverso una serie di interventi in aula, interrogazioni parlamentari e interpellanze.
Nel 2023 col nostro lavoro siamo riusciti a far depositare un’interrogazione parlamentare e a ottenere un intervento in aula per chiedere al Governo quanti cavalli vengono macellati in Italia, quanti entrano nel circuito illegale e se non ritenga di intervenire, considerate le numerose illegalità.
Siamo riusciti a ottenere un’interrogazione parlamentare rivolta al Ministro dell’agricoltura e della sovranità alimentare Francesco Lollobrigida per chiedere di rivedere la propria posizione a sostegno del trasporto di animali vivi, più una nuova interrogazione a riguardo.
Inoltre è stata depositata un’interrogazione anche per chiedere al Governo quali interventi intenda adottare per contrastare le illegalità e i maltrattamenti che gli allevatori commettono nei confronti dei bufalini appena nati, in quanto considerati non produttivi per l’industria delle mozzarelle di bufala.
Polli, un altro passo in europa contro la selezione genetica
Alla Commissione Petizioni del Parlamento europeo si è tenuta la discussione sulla petizione che Animal Equality ha depositato per chiedere alle istituzioni di porre fine allo sfruttamento dei polli di razze a rapido accrescimento.
Dopo il nostro intervento e grazie al supporto di diversi eurodeputati che si sono espressi a favore della petizione La Presidente della Commissione Petizioni, Dolores Montserrat, ha deciso che la petizione rimarrà aperta e ha chiesto alla Commissione europea di esprimersi rispetto agli abusi sui polli che avvengono ogni giorno negli allevamenti di tutta Europa.
Tutti gli eurodeputati intervenuti nel corso della seduta hanno sottolineato il loro sostegno affinché la nostra petizione rimanesse aperta.
Fermiamo il trasporto di animali vivi
Grazie anche al nostro instancabile lavoro, l’Unione europea ha espresso la necessità di modificare il regolamento sul trasporto di animali vivi entro la fine del 2023.
Esistono leggi che regolano il trasporto di animali vivi, ma le nostre inchieste dimostrano che raramente vengono rispettate. Questo perché le sanzioni non sono abbastanza dure in caso di violazioni e i controlli non sono sufficienti. Anche grazie alla pressione esercitata da Animal Equality e altre associazioni, il Parlamento Europeo ha espresso la necessità di modificare il regolamento CE 1/2005 – “Regole dell’Unione europea sulla protezione degli animali durante il trasporto” entro la fine del 2023 e ha presentato la bozza di nuovo regolamento sul trasporto di animali vivi.
La proposta di revisione del regolamento sul trasporto di animali vivi presentata dalla Commissione europea, però, non basta. Pur prevedendo requisiti più severi, in alcuni casi, la proposta non pone limiti ai viaggi via mare, istituisce limiti inadeguati per le temperature e – in sostanza – non previene le peggiori crudeltà patite dagli animali durante il loro trasporto. Per questo la nostra battaglia contro il trasporto di animali vivi continua.
Operatori di un allevamento condannati per crudeltà
Due uomini si sono dichiarati colpevoli di reati di crudeltà sugli animali che hanno avuto luogo mentre erano impiegati nella Fir Tree Farm nel Lincolnshire, in Gran Bretagna.
Le condanne sono il risultato di un’indagine condotta da Animal Equality, che ha ripreso ripetuti e deliberati violenti abusi sui suini da parte dei lavoratori.
Eurospin dice basta alle gabbie
Dopo una lunga campagna, iniziata nel 2016, e migliaia di firme raccolte, Eurospin ha pubblicato il proprio impegno a non vendere più uova di galline allevate in gabbia, unendosi alle altre grandi aziende del settore della grande distribuzione organizzata in Italia che hanno già preso la decisione di distanziarsi dal commercio di uova provenienti da galline allevate in gabbia.
Questa vittoria – raggiunta grazie ai Difensori degli Animali, il nostro gruppo di attivisti digitali – avrà un impatto su più di 450,000 galline ogni anno.
Abbiamo convinto la catena di supermercati Gros!
Dopo sei mesi di azioni online e sui social, numerose proteste su strada, e più di 20mila firme raccolte, la campagna rivolta a Gros ha dato i suoi risultati: Gros e tutte le insegne del gruppo, si sono impegnate entro il 2024 a eliminare totalmente dal proprio approvvigionamento uova (in guscio, liquide e ovoprodotti) provenienti da allevamenti di galline in gabbia.
Responsabile del benessere animale si dimette dopo gli abusi scoperti nel suo allevamento
Animal Equality ha pubblicato un’indagine sull’azienda scozzese P&G Sleigh Pig Unit, un allevamento certificato come attento agli standard di benessere animale e approvato dalla Scottish Society for the Prevention of Cruelty to Animals. I nostri investigatori hanno scoperto che si trattava dell’ennesimo allevamento accreditato che in realtà aggirava la legge e ingannava i consumatori.
Il nostro filmato ha rivelato un operaio che martella a morte i maiali, maiali che boccheggiano ancora coscienti dopo molteplici colpi alla testa, suinetti malati e sottopeso sbattuti sul pavimento di cemento fino alla morte, scrofe con utero o organi interni che sporgono dolorosamente al di fuori dei loro corpi.
A seguito delle nostre scoperte, il proprietario dell’allevamento e figura di spicco del settore si è dimesso dalla carica di Presidente del Pig Standard Setting Committee di Quality Meat Scotland (QMS), l’organizzazione responsabile della certificazione per la qualità e gli standard di benessere animale. Inoltre l’azienda ha perso la sua certificazione per il benessere animale e si è vista recidere il contratto di fornitura da importanti catene di supermercati quali Tesco e Lidl.
La fine dell’era delle gabbie in Europa
Il 30 giugno 2021 la Commissione europea si è impegnata a eliminare gradualmente l’uso delle gabbie negli allevamenti europei entro il 2027.
Si tratta di un risultato straordinario raggiunto grazie alle 1,6 milioni di persone che hanno firmato l’Iniziativa dei cittadini europei (ICE) End the Cage Age e che dimostra quanto anche i consumatori non siano più disposti ad accettare simili trattamenti sugli animali.
Amadori: condannati allevatori
A seguito della presentazione di un esposto-denuncia da parte di Enpa e Animal Equality nei confronti dell’azienda Amadori nell’agosto 2016, i due lavoratori indagati nel procedimento penale nato a Forlì hanno scelto di patteggiare.
La sentenza: condanna per il reato di uccisione e maltrattamento di animali a carico del rappresentante legale di una società controllata al 100% da Amadori, e per il reato di abbandono di animali a carico del custode e responsabile dell’allevamento intensivo in questione. Si tratta di una sentenza senza precedenti ottenuta grazie al lavoro congiunto di Enpa e Animal Equality e al potere delle investigazioni.
Salviamo gli animali dagli allevamenti
Durante un’investigazione sugli allevamenti di polli britannici, gli investigatori di Animal Equality hanno salvato un giovane pollo, trovato in condizioni molto critiche dopo che era stato gettato come spazzatura e destinato a morte certa. Ma grazie ad Animal Equality Gloria è viva!
Dopo un’inchiesta sull’industria della carne di cane in Cina, gli investigatori di Animal Equality hanno salvato Vita, una cagna incinta, risparmiandole così una vita di sofferenza. Vita è diventata un simbolo di questa lotta per cancellare per sempre i consumi di carne di cane e gatto in tutto il mondo.
Negli anni la nostra squadra ha salvato galline da un allevamento in Germania, un agnello che è stato portato in un santuario e che ha potuto vivere circondato da persone compassionevoli e molti altri animali da una vita di sofferenza.
Chiusura dell'allevamento di suini di Harling
Nel 2012 un investigatore di Animal Equality ha girato un filmato sotto copertura che mostrava due lavoratori che picchiavano a morte i maialini con una barra di metallo alla Harling Farm nel Norfolk, in Regno Unito.
L’indagine, pubblicata sul Sunday Times, mostrava i maiali morti lasciati in recinti con animali vivi, e come i maiali malati e feriti venivano lasciati a soffrire senza cure veterinarie. Entrambi gli uomini si sono dichiarati colpevoli di accuse di crudeltà e uno di loro è stato in prigione per diciotto settimane.
SENTENZA STORICA PER CRUDELTÀ IN SPAGNA
Dopo aver rivelato orribili crudeltà sugli animali nella fattoria di El Escobar, in Spagna, quattro lavoratori sono stati giudicati colpevoli durante il processo e sono stati condannati alle pene più severe previste dal codice penale spagnolo.
Le immagini che i nostri investigatori hanno raccolto durante l’indagine mostravano il personale dell’azienda, sia dirigenti che operatori, colpire delle scrofe sulla testa con sbarre di ferro, infilzare gli animali con spade fino a ucciderli e compiere altri atti di sadismo.
48 ore dopo aver reso pubbliche le immagini, tre lavoratori sono stati arrestati. Nel 2016, al termine del processo, due di loro sono stati condannati a un anno di carcere e tre sono stati interdetti dal lavoro con gli animali.
L’impegno storico di Subway
Dopo circa un anno e mezzo di campagna condotta insieme a oltre 20 organizzazioni europee che fanno parte di Open Wing Alliance, Subway, la più grande catena di ristoranti in franchising al mondo, si è impegnato a ridurre drasticamente le sofferenze di milioni di polli allevati per la loro carne nelle proprie catene di approvvigionamento adottando l’European Chicken Commitment.
L’European Chicken Commitment richiede alle aziende di fornire ai polli arricchimenti ambientali e vieta l’uso di razze a crescita rapida, che causano agli animali dolorose deformità e una predisposizione a problemi cardiaci. La decisione di Subway avrà un impatto sulla vita di circa 50 milioni di polli: questo enorme traguardo è frutto delle numerose azioni online e delle proteste svolte dal vivo.
L’India vieta l’importazione di foie gras
L’India è diventata il primo paese al mondo ad attuare un divieto a livello nazionale sull’importazione di foie gras nel 2014. Questo è stato un risultato diretto delle investigazioni di Animal Equality.
Quando abbiamo scoperto che l’India importava alcuni dei prodotti dagli allevamenti investigati in Europa, siamo entrati in azione con una campagna per rendere illegale l’alimentazione forzata in India. Abbiamo utilizzato filmati e immagini delle nostre indagini in Spagna e Francia per chiedere al governo indiano di cessare l’importazione di foie gras.
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CHIUSURA DI MERCATI DI CARNE DI CANE
Durante un’investigazione in Cina abbiamo salvato una cagnetta di nome Vita, che abbiamo scoperto poi essere incinta di altri splendidi cuccioli, salvati appena in tempo dal loro destino crudele.
Ma questa non è stata l’unica conquista: grazie alla nostra investigazione sono stati chiusi un macello e 33 rivenditori di carne di cane. 33 rivenditori di carne di cane e gatto all’interno del mercato “I Tre uccelli” di Dali e un macello di cani sono stati chiusi dalle autorità cinesi a seguito dell’investigazione svolta da Animal Equality in collaborazione con gli attivisti cinesi del Centro Volontari di Guangzhou.
Durante il raid, la polizia ha sequestrato più di 600 tra cani e gatti che versavano in condizioni pessime, che sono stati immediatamente messi in sicurezza.
Animal Equality fa la storia
Insieme a sette senatori, Animal Equality ha contribuito a introdurre una nuova legge storica per la protezione degli animali sfruttati dall’industria alimentare in Messico.
Queste nuove norme, ottenute anche grazie alle investigazioni realizzate da Animal Equality in Messico, prevedono infatti che maltrattamenti e abusi sugli animali diventino dei veri e propri reati penali, inasprendo così le pene previste dal codice penale.
Nel 2023 abbiamo promosso proposte di legge per la protezione degli animali in tre stati messicani (Veracruz, Puebla e Quintana Roo), abbiamo denunciato i macelli clandestini a Città del Messico e abbiamo presentato una proposta di legge che consente al Congresso federale di creare leggi sul benessere degli animali. Stiamo anche lavorando per tirare fuori le galline dalle gabbie all’interno dell’industria delle uova.
Allevamento chiuso per sempre
Un allevamento che ha fornito il foie gras a uno dei ristoranti più famosi del mondo è stato chiuso per sempre a seguito di un’investigazione di Animal Equality.
L'INDIA ADOTTA LE RACCOMANDAZIONI DI ANIMAL EQUALITY
L’India ha recepito le raccomandazioni proposte da Animal Equality per migliorare il benessere di galline e polli allevati a scopo alimentare.
Il Massachusetts vota contro le crudeltà
Grazie al lavoro di una coalizione che comprendeva anche Animal Equality, lo stato del Massachusetts ha votato la Proposition 3, una nuova norma per migliorare la protezione degli animali confinati negli allevamenti.
COOP cessa la vendita di foie gras
A seguito di un’investigazione e di una campagna di Animal Equality, la catena di supermercati COOP è diventata il primo mercato in Italia a vietare la vendita di foie gras.
Calano i consumi di carne di agnello
Le investigazioni e la campagna Salva un Agnello di Animal Equality hanno contribuito concretamente a ridurre il consumo di carne di agnello in Italia del 40% nel 2014 e di un ulteriore 50% l’anno successivo. Il calo costante continua tutt’ora!