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Moby colpisce ancora: l’avete visto il video di “don’t leave me?”


"Don't leave me" ed il Circle V Festival sono due semplici e nuovi motivi per amare ancora di più Moby.

Moby, al secolo Richard Melville Hall è di sicuro una delle maggiori icone della musica elettronica degli ultimi 25 anni. Ma i suoi dischi e le sue canzoni non sono l’unico motivo per cui Moby è famoso nel mondo. Moby è infatti un’icona anche per quello che riguarda la causa animale nel mondo, ed anche quest’estate non ha perso l’occasione per dimostrarcelo. Il video clip del suo ultimo singolo registrato con i the Void Pacific Choir è stato infatti realizzato utilizzando le immagini di alcune investigazioni di Animal Equality e Mercy For Animals.

Le liriche del pezzo, assieme al videoclip stesso, lasciano pochi dubbi: frasi come “fight for me” (combatti per me) o “don’t leave me alone” (non abbandonarmi) faranno amare questa canzone a chiunque abbia a cuore gli animali. O no? 🙂

Circle V

La pubblicazione di “Don’t Leave Me” è solo una parte però della news di oggi: Moby ha infatti annunciato parallelamente le date del festival Circle V, un festival 100% cruelty free i cui ricavati andranno tutti a sostegno delle associazioni per la protezione animale. Si terrà il prossimo 23 ottobre, al Fonda Teathre di Los Angeles e vedrà il live di Moby proprio come show principale. Citando lo stesso Moby a riguardo: “con Circle V è una nuova tappa del mio lavoro, sia come musicista che come attivista per i diritti animali. Non potrei essere più entusiasta di questo evento e non potrei essere più fiero di esserne l’headliner.” Moby crede che un futuro migliore con diritti basici garantiti anche per gli animali sia possibile se tutti facciamo qualcosa ora, e proprio in questo spirito ha appena pubblicato il video di “Don’t Leave Me” ed il comunicato stampa con il quale annunciava il Circle V Festival.

Non solo musica

Ma l’impegno di Moby per i diritti degli animali non si limita solo alla musica. Nel 2010 ha pubblicato una raccolta di citazioni di persone interne all’industria alimentare dal titolo Gristle: From Factory Farms to Food Safety (Thinking Twice About the Meat We Eat). Letteralmente Gristle: dall’allevamento intensivo alla sicurezza alimentare (pensiamoci due volte alla carne che mangiamo). In più lo scorso novembre ha inaugurato a Los Angeles il suo ristorante 100% cruelty free: Little Pine. L’apertura di un ristorante ispirato alla dieta mediterrane e completamente a base vegetale di per se non è una grande notizia… ma il fatto che tutti i suoi ricavati siano destinati al sostegno delle associazioni per la protezione animale è invece abbastanza meritevole di almeno una nota, no?


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