Chiara Fusi: il benessere emotivo parte anche dal rispetto degli animali
Counselor da 19 anni e creativa culturale, ha deciso di aderire al progetto Aziende Amiche per sostenere chi sceglie di declinare la propria vita e la propria professione nel rispetto di tutti gli animali
Il termine “counseling” fino ad alcuni anni fa in Italia era quasi del tutto sconosciuto. Quando ho deciso di intraprendere il percorso che mi ha portato a diventare una professionista in questo settore avevo 37 anni e mi ero resa conto che la comprensione emozionale della mia vita era inadeguata per una buona gestione delle mie relazioni significative, come mamma, moglie, amica e anche come lavoratrice.
Nel corso della mia formazione pluriennale, ho subito capito che il “linguaggio counseling” sarebbe stato in grado di darmi sia risposte che strumenti utili al mio scopo, ma non solo: poteva anche aprirmi le porte ad una nuova professione. E così è stato!
Dal 2006 svolgo la professione di counselor per diffondere la cultura delle emozioni: non sono un medico né una psicologa, il mio è un lavoro maieutico di ascolto empatico e di orientamento emozionale e sentimentale.
Proprio il lavoro di crescita personale che ho dovuto intraprendere su me stessa durante la formazione di counseling mi ha permesso di affinare la comprensione dei miei valori. Il primo fra tutti è la non-violenza, verbale e agita. Questo aspetto riguarda anche le mie scelte alimentari. Così, nel 2009 da vegetariana sono diventata vegana.
A contribuire al mio cambiamento c’è stata la visione del documentario “Earthlings”, che ha rappresentato per me una potente esperienza “biologica”. Da allora ho sperimentato quanto nutrirsi di dolore fosse intrinsecamente legato ai miei comportamenti quotidiani, senza che questo arrivasse alla parte razionale.
Condividere con altre persone questa mia scoperta è stato molto naturale. Nel rispetto dei tempi di ognuno, trovo che raccontarsi con garbo sia parte del processo di miglioramento anche del benessere animale. Credo infatti che il benessere personale e quello degli animali siano fortemente collegati: ciò che all’apparenza è “fuori di noi” ci appartiene, sempre. Viviamo in un’illusione di separazione, convinti che alcune dinamiche, situazioni e persone non ci appartengono, mentre tutto il “creato” è parte di noi.
Nel svolgere la mia professione propongo sempre una riflessione profonda su come le nostre scelte alimentari hanno invece una ricaduta anche a livello emozionale, biologico, etico.
Come racconto anche nei miei libri, possiamo immaginare che sulla Terra esistano due tipologie di “umani”: coloro che sono in grado di provare empatia e chi no. A mio parere la natura umana è istintivamente cooperativa, in grado di esprimere naturalmente la propria empatia, ma come individui a volte per farlo ci serve fare un’esperienza che ci permetta di guardare il mondo nella sua interconnessione.
In questa direzione va anche il lavoro di realtà come Animal Equality, che divulga le immagini delle reali condizioni di vita di esseri senzienti negli allevamenti intensivi e che ho scelto di sostenere prendendo parte al progetto Aziende Amiche. Chiunque si prodighi per questa causa sta costruendo un mondo migliore non solo per gli animali, ma anche per sé, per i suoi figli e nipoti.
Allo stesso modo, compiere scelte rispettose del creato, animali compresi, significa diventare umani empatici e amorevoli. Per farlo è importante anche sperimentare sapori nuovi. È proprio quando ti vogliono convincere che ti stai privando di qualcosa di buono che potrai scoprire che esiste qualcosa di ancora più buono e sarà un nutrimento ampio, luminoso e totalizzante. Altroché papille gustative… loro sono poca cosa rispetto alle migliaia di miliardi di cellule “affamate” del nostro meraviglioso corpo!
AIUTA GLI ANIMALI
Se quello che hai letto ha smosso in te la voglia di fare qualcosa per gli animali puoi iniziare passando a un’alimentazione 100% vegetale, la scelta più facile, veloce ed efficace per aiutare gli animali sfruttati a scopo alimentare