EU for Animals

EUFORANIMALS: L’EVENTO A ROMA


Martedì 28 giugno 2022 Matteo Cupi, Vice Presidente di Animal Equality, ha partecipato all’evento organizzato da Animal Equality, Animal Law Italia e GAIA Belgio come nostro portavoce, per raccontare perché anche dal nostro punto di vista è fondamentale istituire un Commissario europeo per il Benessere animale che sia responsabile per la salute e il benessere di tutti gli animali.

 IL DISCORSO DI MATTEO CUPI

Buongiorno a tutti, sono Matteo Cupi, co-fondatore di Animal Equality Italia, del Regno Unito e attualmente Vice Presidente per l’Europa.

Innanzitutto voglio ringraziare tutti gli onorevoli, la senatrice, le organizzazioni che fanno parte della coalizione, il team di Animal Equality Italia per l’organizzazione di questo evento e i nostri colleghi di Gaia e Animal Law per la loro partecipazione e il grande impegno che mettono ogni giorno per la protezione degli animali, cercando con tutti i mezzi che hanno a disposizione di dare voce ai più dimenticati della nostra società.

evento euforanimals

In vista della chiusura di questo evento vorrei condividere con tutte e tutti voi alcuni pensieri sul perché anche se è stato fatto molto negli ultimi anni per quanto riguarda la questione animale, siamo ancora agli inizi di quello si speri sia un cambio epocale.

12 anni fa ho visitato per la prima volta un allevamento di maiali per documentare quello che avviene all’interno di questi luoghi con lo scopo di diffondere le immagini raccolte a milioni di persone, da allora ho visitato decine e decine di strutture tra macelli e allevamenti, non solo in Italia ma anche in altri paesi dell’unione europea.

Vi chiederete: perché? Perché entrare di notte o infiltrarsi in allevamenti e macelli?

Personalmente volevo contribuire a quello che mi ha fatto aprire gli occhi sulla sorte degli animali allevati a scopo alimentare, immagini raccolte da attivisti sconosciuti, dei quali non sapremo mai i nomi, immagini che ho avuto modo di vedere oltre vent’anni fa quando ancora ero un ragazzino.

evento euforanimals

Sì, perché senza le immagini che raccogliamo non si potrebbero raccontare le storie di quegli animali detenuti in condizioni a dir poco raccapriccianti non solo nel nostro paese, non solo in Europa, bensì in tutto il mondo.

Senza le immagini raccolte attraverso le investigazioni, e che continuiamo a raccogliere, non si potrebbero invitare le aziende del settore alimentare a rivedere le proprie pratiche di allevamento con il fine di ridurre la sofferenza degli animali.

E non si potrebbe nemmeno virare verso una transizione che vede come protagoniste le proteine di origine vegetale, che poi sono la vera avanguardia ma soprattutto il vero progresso concreto, tangibile e sostenibile del settore alimentare.

Senza le immagini raccolte attraverso le investigazioni non saremmo in grado di far rispettare le poche leggi che dovrebbero tutelare gli animali sia fuori che dentro gli allevamenti.

C’è tanta omertà nel nostro sistema alimentare al momento, tanti raggiri delle normative vigenti e forze dell’ordine poco formate. O comunque poco equipaggiate per un lavoro realmente focalizzato sulla protezione degli animali.

Senza le immagini raccolte attraverso le investigazioni e diffuse attraverso i maggiori media, nazionali e internazionali, milioni di persone non avrebbero mai avuto modo di aprire le proprie menti e riflettere con i propri cuori su quello che accade dietro le porte chiuse di allevamenti e macelli.

Senza le immagini raccolte attraverso le investigazioni forse non saremmo qui oggi a parlare di animali.

Forse non esisterebbe il dibattito politico che si è creato negli ultimi anni, e forse saremo in molti di meno, in questa sala, e in tutto il mondo, a pensare che gli altri animali meritano una vita diversa.

Non scordiamoci della forza dirompente delle immagini nella trasmissione di un messaggio.

Non scordiamoci della frase ‘chi non vede non crede’. Perché per forza di cose dobbiamo dare e ricevere degli input.

Per farvi un esempio, questo input inizialmente è stato quello di un testimone che assisteva a un maltrattamento di un cane, per poi diventare una segnalazione alle forze dell’ordine, e poi l’inevitabile passa parola.

evento euforanimals

Poi qualcun altro ha pensato: “e se filmassimo tutto questo? A quante persone potremmo arrivare?” 1, 2, 3, 10, 20, 100, 1000, 10000, 100000. Milioni. Il semplice input dato da un’immagine è in grado di innescare un effetto domino, che non è assolutamente da sottovalutare.

Le immagini che raccogliamo sono ostiche.
Le immagini che raccogliamo sono un vero pugno in pancia.

Sappiamo che per molti cittadini si tratta di una vera e propria doccia fredda, ma la verità ha un potere: quando finalmente la si incontra, non si può più tornare indietro.

Mentre sto parlando milioni di animali sono ancora rinchiusi in gabbie così piccole da non potersi nemmeno muovere.

Sono animali a cui vengono amputate code e denti senza anestesia alcuna, animali che vengono triturati vivi a poche ore dalla nascita, animali che assistono all’uccisione dei propri fratelli e delle proprie sorelle, animali che vengono trasportati per giornate intere ammassati in camion senza né cibo e né acqua.

Potrei continuare la lista per altri 10 minuti ma abbiamo poco tempo a disposizione…

Quello che ho visto in prima persona non abbandonerà mai più i miei pensieri, né quelli degli altri investigatori che hanno rischiato per mostrare al mondo tutto questo.

E sappiamo che lo stesso vale anche per quei milioni di persone che hanno preso coscienza attraverso i filmati che diffondiamo da oltre una decade.

Non mi scorderò mai le immagini di alcune scrofe che stavano partorendo dentro dei loculi in un allevamento che abbiamo dovuto visitare una notte.

Questi animali poggiavano le loro zampe su oltre 10 cm di feci ed erano così disperate che quando i loro piccoli nascevano, queste madri li uccidevano perché non volevano che stessero al mondo in una situazione del genere. 

Li liberavano dal loro triste destino con la morte. In quella parte di allevamento si trovavano corpi decapitati e cadaveri ovunque.

evento euforanimals

Vi chiederete: “ma perché a distanza di così tanti anni continuate a svolgere investigazioni all’interno di questi luoghi? Tanto succedono sempre lo stesse cose…” E io vi dico: perché la ripetizione, in questi casi è fondamentale!

E voglio aggiungere: ci sono solo due cose che i bugiardi fanno quando vengono scoperti.

O si arrabbiano.

O fanno le vittime.

Questo è esattamente quello che succede una volta che rilasciamo le nostre immagini attraverso i media nazionali e internazionali: la risposta dell’industria che sfrutta gli animali e le sue lobby minimizza il tutto dicendo che si tratta di casi isolati.

Oppure che sono gli stessi attivisti a procurare ferite agli animali o a creare malattie appositamente per screditare l’industria.

Quest’industria non solo è estremamente crudele nei confronti degli animali, ma sta prosciugando letteralmente poco poco tutte le nostre risorse.

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Hai voglia a parlare di crisi dei cereali e dell’acqua quando una sola mucca per generare una caloria ha bisogno di consumarne 100, e che per produrre un solo kg di carne abbiamo bisogno di 15.000 litri d’acqua. Queste che ho appena condiviso sono medie mondiali.

Credo che ci sia poco da aggiungere. 

L’altra classica risposta è, “non avete il permesso di introdurvi negli allevamenti”.

Si lo so, in certi posti è vietato entrare se non si ha il permesso, ma è necessario farlo.

Giusto e legale a volte non sono sinonimi e quando si vuole mostrare una realtà crudele, spesso fatta proprio di gravi violazioni delle nostre leggi che rimangono impunite e nascoste agli occhi dei cittadini, bisogna consapevolmente agire perché ciò che è vero non rimanga nascosto e ciò che è giusto venga portato avanti nonostante tutto.

In Animal Equality crediamo fermamente che le investigazioni siano uno strumento di verità indispensabile alla creazione di cambiamenti reali e duraturi nella nostra società.

Ci mettiamo la faccia e siamo fieri di quello che stiamo facendo per gli animali.

Perché sappiamo che quello che stiamo facendo ha un peso politico, ma anche un peso sociale.

Mantenere in piedi questo status quo distopico, perché “si è sempre fatto così” è pura follia.

E a proposito di follia…

Voglio condividere con voi la celebre frase “La follia sta nel fare sempre la stessa cosa aspettandosi risultati diversi”. 

Perché?

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Perché è fondamentale cambiare per aspettarsi risultati diversi, e in un sistema dove chi deve tutelare gli animali tutela anche gli interessi dell’industria che sfrutta gli animali è un sistema che deve rivedere i suoi attori e non possiamo continuare a fare come abbiamo sempre fatto.

La campagna EuforAnimals è una grandissima opportunità per vedere finalmente un cambio significativo per gli animali e finalmente avere un interlocutore che si prenda cura al 100% di questa tematica.

In questo momento invece gli animali sono messi alla periferia e vengono fatti i voleri dell’industria.

Le poche normative esistenti non vengono rispettate, i controlli sono minimi, e la Commissione europea dice che ci sono poche risorse

Noi crediamo che le risorse ci siano eccome, è solamente una questione di riorganizzarle e rimboccarsi le maniche.

Come Animal Equality, a livello internazionale, non possiamo che prendere a cuore questa campagna pionieristica.

Siamo ancora agli inizi e abbiamo ancora molto lavoro da fare, ma stiamo facendo i passi giusti.

evento euforanimals

Se avremo successo, daremo una nuova voce agli animali – la voce di un funzionario eletto dall’Unione europea – e questo ci aiuterà nei nostri sforzi per avanzare come società che vede la protezione degli animali come un dovere morale fondamentale.

Abbiamo gettato tanti semi negli ultimi anni, qualche seme non è fiorito, altri ora sono piantine che hanno bisogno di molta cura, altre si sono ammalate sul nascere perché curate poco dalle istituzioni che si erano prese degli impegni mai mantenuti.

Ma le parole e le normative senza azioni concrete sono prive di significato se non vengono monitorate e non si crea un sistema solido. 

EUforAnimals è un seme di una pianta molto grande che ha bisogno di tanta cura e pazienza, affinché un giorno diventi un albero forte e maestoso che possa dare tanti frutti, e finalmente edificare le basi di una società più giusta nei confronti degli animali.


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