INCHIESTA SHOCK IN UN ALLEVAMENTO CHE RIFORNISCE ANCHE CONSORZI D.O.P.


Maiali agonizzanti, cadaveri abbandonati e condizioni igienico-sanitarie preoccupanti: gli investigatori di Animal Equality sono entrati, ancora una volta, all’interno del maxi allevamento in Lombardia che indaghiamo dal 2019 e che rifornisce anche alcuni consorzi a marchio D.O.P.

Guarda il video completo dell’inchiesta:

Il team investigativo di Animal Equality ha documentato:

  • Maiali e maialini abbandonati ad agonizzare tra feci e urine sul pavimento dei box o al loro esterno, senza accesso a cibo o acqua e senza ricevere le dovute cure degli operatori e veterinarie.
  • Scrofe in gabbie che non permettono loro di muoversi con piaghe, cisti e ferite sul corpo. 
  • Corpi di maialini morti abbandonati, alcuni addirittura dilaniati: teste, zampe e altri resti di questi piccoli suini si trovano sparsi per l’allevamento.
  • Contenitori e secchi ricolmi di resti animali: teste di suinetto in putrefazione e cadaveri di cuccioli appena nati abbandonati nelle sale maternità, nei corridoi dell’allevamento e al suo esterno, in totale contrasto con la legge sulla gestione e lo smaltimento delle carcasse.
  • Condizioni igienico-sanitarie precarie con animali costretti a vivere in capannoni sporchi e fatiscenti infestati da scarafaggi. I liquami degli animali si trovano ovunque sul pavimento e perfino nelle mangiatoie.
  • Scheletri, resti di arti e ossa sono stati ritrovati vicini alle recinzioni dei maiali adulti, segno che gli operatori di questo allevamento non svolgerebbero correttamente i controlli e la rimozione dei corpi degli animali che muoiono prematuramente, come invece prevede la legge italiana.

Guarda tutta la gallery scorrendo le immagini qui sotto:

Suino con Marcatura DOP abbandonato in corridoio aziendale

DENTRO L’ALLEVAMENTO CHE RIFORNISCE ANCHE MARCHI D.O.P. INSIEME ALLA RAI


Nel 2019 il team investigativo di Animal Equality è entrato PER LA PRIMA VOLTA in un allevamento intensivo di maiali che rifornisce anche alcuni consorzi a marchio D.O.P.

È stata la prima di una lunga serie di investigazioni in questo allevamento.

Con noi c’erano le telecamere del Tg2 e il giornalista d’inchiesta Piergiorgio Giacovazzo, che ha affermato: “Prosciutti di denominazione di origine protetta, ecco come sono questi maiali prima di andare al macello”.

Guarda con i tuoi occhi che cosa abbiamo scoperto nella nostra inchiesta “Crudeltà nascoste – Vivere e morire in un allevamento di maiali in Italia”:

SOSTIENI LE INVESTIGAZIONI


Ciò che devono sopportare i maiali negli allevamenti italiani va oltre ogni immaginazione.

Sono costretti a rinunciare a tutto, ai propri bisogni, ai comportamenti naturali, alle cure, alla propria libertà.

La maternità, per le scrofe, è ridotta a una funzione da assolvere rinchiuse in gabbia, per i suinetti nascere e crescere in mezzo alla sporcizia è la normalità e le mutilazioni sono ordinaria crudeltà.

Non sono solo i maiali, purtroppo, a sopportare tutto questo, ma tutti gli animali sfruttati per il consumo umano.

Vengono privati di ogni diritto e ridotti al silenzio davanti all’opinione pubblica.

A questi animali noi vogliamo dare voce, dignità, rispetto e protezione. E per farlo dobbiamo continuare a indagare sull’industria che li sfrutta.

Senza le investigazioni non avremmo potuto scoprire e mostrare ciò che accade – e sta accadendo – dietro le porte chiuse degli allevamenti intensivi.

Aiutaci a svelare la verità e a non lasciare soli gli animali in questo inferno:

DENUNCIATO L’ALLEVAMENTO DEGLI ORRORI


A seguito dell’inchiesta condotta dai nostri investigatori abbiamo deciso di non limitarci alla denuncia mediatica, ma anche di procedere legalmente a causa della situazione drammatica riscontrata.

Il nostro Avvocato Manuela Giacomini ha depositato, per conto di Animal Equality, una denuncia presso la Procura della Repubblica competente per i reati di maltrattamento, uccisione e detenzione di animali in condizioni incompatibili con le loro caratteristiche etologiche, nonché per eventuali ipotesi reato ambientale, affinché i responsabili degli illeciti e delle crudeltà venissero identificati e perseguiti. 

Successivamente, sono state compiute alcune indagini da parte delle autorità competenti, in seguito alle quali, però, non sarebbero emerse condotte illecite.

Di conseguenza, il Pubblico Ministero ha chiesto l’archiviazione della nostra denuncia.

Noi, però, ci siamo fermamente opposti allegando anche nuove prove raccolte successivamente rispetto ai fatti denunciati, proprio per dimostrare che non si trattava di un episodio isolato.

Abbiamo trovato un Giudice disponibile ad ascoltare le nostre tesi, che ha deciso di non archiviare il nostro caso ritenendolo fondato e meritevole di ulteriori accertamenti.

Il messaggio che abbiamo mandato è molto chiaro: vogliamo che venga fatta chiarezza su questo allevamento e continueremo a lottare affinché sia fatta giustizia.

CAMBIA IL MONDO INSIEME A NOI


Aiutaci a costruire un mondo più rispettoso e compassionevole per gli animali…

Puoi farlo sostenendo il nostro lavoro, ma anche compiendo un semplice gesto: sostituire carne, latte e uova con alimenti 100% vegetali.

Metteremo fine alla crudeltà degli allevamenti solo se ognuno di noi farà la sua parte. E tu hai il potere di risparmiare a migliaia di animali una vita piena di sofferenze.

Un’alimentazione a base vegetale salva le vite di maiali, polli, mucche, pesci e di tutti gli animali che vivono e muoiono intrappolati nell’industria alimentare.

Se vuoi saperne di più visita il nostro sito dedicato all’alimentazione 100% vegetale Love Veg:


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