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Luoghi comuni sui polli broiler


Avete presente la credenza popolare secondo cui polli e galline sarebbero animali poco intelligenti?

Forse non sapete che numerosi studi scientifici svolti negli ultimi 15 anni hanno completamente smentito il pensiero comune sui polli.

Purtroppo, la loro unicità viene spesso ignorata da chi li sfrutta per la loro carne: negli allevamenti intensivi i polli sono privati della possibilità di esprimere i loro bisogni naturali e sono condannati a circa 45 giorni – a sole 7 settimane di vita, infatti, vengono inviati al macello – di pura sofferenza.

Credit: Andrew Skowron

Le caratteristiche di questi incredibili animali vengono totalmente negate all’interno degli allevamenti intensivi:

  • I polli sono esseri intelligenti, basti pensare che i pulcini appena dopo la schiusa possono già camminare, cercare cibo, comunicare e sono anche in grado di contare! Hanno anche una buona dose di autocontrollo, una capacità che nell’uomo, invece, si sviluppa solo dopo alcuni anni di vita. Inoltre i polli memorizzano gli eventi passati e li utilizzano per fare scelte critiche. In una parola: ricordano!
  • La crescente domanda di carne di pollo e la conseguente necessità di spingere al massimo i ritmi di produzione hanno portato a un’intensa attività di selezione genetica tale che i polli broiler a rapido accrescimento – utilizzati per l’allevamento di polli ‘da carne’ – raggiungono un peso fino a 3 chili in sole 7 settimane. Sviluppano malformazioni dolorose e gravi malattie: ciò che cresce rapidamente infatti è il muscolo, ma la struttura portante di gambe, cuore e polmoni non riesce a tenere il passo con la rapida crescita del corpo – che finisce per cedere sotto lo sforzo di sostenere il peso eccessivo. Puoi immaginare un neonato nel corpo di un bodybuilder?
  • I polli comunicano tra loro in modo complesso attraverso la postura e la vocalizzazione: emettono oltre 30 suoni diversi che corrispondono a informazioni specifiche. Inoltre i maschi si assicurano sempre che le femmine abbiano mangiato e le avvisano quando trovano del cibo particolarmente gustoso.
  • Per l’industria della carne i polli sono degli oggetti. Quelli che non raggiungono il peso ideale per la macellazione vengono uccisi di fronte ai propri compagni in maniera brutale. Nessuno si preoccupa di curare i polli più deboli o quelli malati, che vengono lasciati a morire agonizzando perché considerati scarti di produzione.
  • Come tutti gli animali, anche i polli hanno bisogno di esprimere diversi comportamenti naturali come beccare il terreno, foraggiare, fare bagni di sabbia e appollaiarsi di notte.
  •  Nei capannoni in cui vengono allevati, i polli hanno a disposizione uno spazio minimo vitale pari a un foglio A4. Pensa che in un singolo capannone vivono fino a 20 polli per metro quadrato che non vedranno mai la luce del sole. In più questi luoghi solitamente non hanno alcun tipo di arricchimento dedicato agli animali, come posatoi, sabbia o trucioli di legno in cui poter fare i loro amati bagni di sabbia. Ne consegue che gli animali, impossibilitati a foraggiare o fare bagni di sabbia, accumulano stress e finiscono per beccarsi le piume facendosi del male.
  •  Come tutti gli esseri senzienti, anche i polli amano instaurare relazioni con i propri simili. I polli sono animali molto socievoli, in grado di ricordare i volti dei loro simili (fino a cento!) e sono amanti della compagnia. Organizzano attività di gruppo per la ricerca del cibo o per la difesa dai predatori. Sono molto sensibili ed empatici, riescono a percepire lo stato emozionale degli individui intorno a loro e ne subiscono profondamente l’influenza, infatti osservando il comportamento dei compagni, li imitano per ottenere ricompense o per evitare situazioni negative.
  •  Numerosi studi hanno collegato i problemi di deambulazione alla densità di allevamento: il poco spazio a disposizione e la qualità della lettiera influiscono chiaramente sulla salute dei polli. 

Malattie della pelle, vesciche e bolle sono causate da bruciature da ammoniaca a causa del prolungato contatto con la lettiera intrisa di deiezioni, oltre che a fattori di dieta e clima all’interno dei capannoni. Spesso queste bruciature peggiorano fino a diventare dolorose ulcere.

Come avete visto, l’esistenza di un pollo allevato per la sua carne è un inferno. La loro vita è una tortura continua, scandita da eventi traumatici, da quando escono, fragili e delicati, dall’incubatoio, fino a quando vengono macellati brutalmente.

Pensate che, nel mondo, ogni anno i polli uccisi per il consumo di carne sono oltre 60 miliardi: 10 volte tanto la popolazione umana!

È un numero spaventoso che dovrebbe far riflettere sulla portata di questa ingiustizia, la più grande – in termine di individui coinvolti – che gli esseri umani compiono nei confronti degli animali terrestri.

Il dipartimento di Sensibilizzazione Aziendale di Animal Equality si impegna da anni per cambiare le condizioni di vita dei polli allevati a scopo alimentare, lavorando con le aziende del settore alimentare affinché adottino politiche che riducano la sofferenza di questi animali. 

Durante la sua quinta settimana un pulcino a rapido accrescimento passa da 900 grammi a 1,610 chili. Le azioni basilari per sopravvivere – bere, mangiare, muoversi – diventano sempre più difficili, volete sapere perché?


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