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Michigan vieta allevamento gabbia

Il Michigan vieta l’allevamento in gabbia per le galline!


Il Michigan – Stato federato degli Stati Uniti d’America – ha approvato una legge che vieta la produzione e la vendita di uova di galline allevate in gabbia, perché considerate uno strumento di allevamento troppo crudele. È un momento straordinario per tutti coloro che lavorano per porre fine al sistema delle gabbie in tutti gli allevamenti.

Le ragioni della legge in Michigan

Il Michigan è uno dei principali stati agricoli del Midwest – e uno dei maggiori stati produttori di uova degli Stati Uniti – e il fatto che stia dicendo “no” alle gabbie per le galline ovaiole mostra quanto rapidamente si stia evolvendo l’opinione delle persone sul trattamento degli animali da allevamento. Le galline ovaiole sono tra gli animali più maltrattati del pianeta, in genere sono costrette a vivere la loro vita in gabbie di filo sterile e ognuna di loro ha a disposizione uno spazio minuscolo su cui vivere tutta la sua vita. Questo è il motivo per cui, insieme ad altre associazioni per i diritti degli animali, i nostri colleghi in USA hanno deciso di battersi per la fine all’allevamento in gabbia delle galline ovaiole nel Michigan.

Animal Equality USA e le altre associazioni hanno lavorato con legislatori e corporazioni per allontanarsi dall’antiquata pratica dell’allevamento in gabbia, con grande successo. Il Michigan è il quarto stato americano ad aver deliberato, nell’ultimo anno, una legge che proibisce la messa in gabbia delle galline. Ha di recente approvato protezioni quasi identiche per le galline lo stato di Washington e nello stato della California è di recente stata approvata una legge che vieta le gabbie per i vitelli utilizzati dall’industria del latte e della carne, per le scrofe da riproduzione e per le galline allevate nell’industria delle uova.

Non solo Animal Equality e le altre associazioni in USA, insieme ad altri partner istituzionali hanno contribuito a convincere più di 200 aziende alimentari leader a livello mondiale a richiedere ai produttori di uova di passare alla produzione senza gabbie. Se consideriamo che a metà degli anni 2000, negli USA, solo circa il 3% dell’industria delle uova prevedeva allevamenti senza gabbie e che oggi, invece oltre il 20% del settore lo prevede, si capisce quanto veloce e radicale sia il cambiamento in corso. La strada da fare è ancora lunga, ma i progressi sono stati notevoli, soprattutto se si considera il fatto che ogni aumento dell’1% rappresenta le condizioni di vita di più di tre milioni di animali.

“Senza gabbie” non significa senza crudeltà: ma grazie al lavoro che noi ed altre organizzazioni nel mondo stiamo portando avanti, decine di milioni di uccelli nati ogni anno non conosceranno mai la miseria di essere rinchiusi in minuscole gabbie per tutta la vita.

La legge del Michigan imporrà, inoltre, che alle galline vengano forniti arricchimenti vitali per il loro benessere psicologico e fisico, comprese le aree di graffio, posatoi, cassette per i nidi e zone di balneazione nella polvere. La legge entrerà in vigore alla fine del 2024, quando tutte le uova prodotte e vendute nel Michigan dovranno provenire da ambienti privi di gabbie.

Siamo grati a coloro che nel Michigan hanno lavorato duramente per far approvare questa legge: i progressi negli Stati americani offrono una prova in più del fatto che il futuro degli animali da allevamento è senza gabbie.

La situazione delle galline ovaiole in Italia

In Italia, oltre il 60% delle galline ovaiole sono ancora allevate in gabbia, per dare un’idea dei numeri parliamo di oltre 40 milioni di animali. Di media, lo spazio a disposizione di ognuna di queste galline è poco più grande di un foglio A4; all’interno di questo minuscolo spazio le galline vivono la loro intera esistenza in condizioni di totale privazione dei loro bisogni. 

La vita in gabbia causa alle galline enormi sofferenze; il contatto costante con le sbarre provoca ferite dolorose, ulcere, perdita di piume sul corpo e sulle ali. La loro pelle è spesso arrossata e rovinata dall’ammoniaca emanata  dagli escrementi mai puliti, accumulati sulla superficie dell’allevamento. Lo stress dovuto a questa costrizione è tale che gli animali diventano aggressivi e spesso si beccano a vicenda fino ad arrivare a veri e propri episodi di cannibalismo. Ed è per questo che molte di loro subiscono anche la mutilazione del becco, una parte molto delicata e sensibile che viene tagliata senza alcuna anestesia o controllo veterinario.  

Spesso le gabbie causano anche deformazioni e danni alla struttura corporea degli animali: le galline, ad esempio, soffrono terribilmente per la crescita fuori misura delle unghie delle zampe, che – a causa dell’assenza di cure – si storcono, causando forti dolori e rendendo  impossibili movimenti naturali e fluidi all’interno di uno spazio già inadeguato come le gabbie.

Guarda le condizioni di vita delle galline allevate in gabbia in Italia:

Cosa fa Animal Equality per aiutare le galline ovaiole?

Le galline sono animali molto socievoli che amano razzolare, becchettare, fare i bagni di polvere, appollaiarsi e prendersi cura dei loro piccoli. All’interno degli allevamenti che le costringono in gabbia, le galline vivono fino a due anni ammassate con le proprie compagne all’interno di fredde  gabbie di metallo. Le gabbie sono così piccole e sovraffollate che le galline non hanno la possibilità di esprimere neppure i comportamenti naturali più basilari, come ad esempio distendere le proprie ali. 

Noi di Animal Equality non vogliamo più permettere tutto questo!

Attraverso le nostre attività investigative e il nostro lavoro di sensibilizzazione aziendale, siamo riusciti ad ottenere risultati incredibili: oltre 100 aziende a livello globale hanno preso un impegno a non vendere né utilizzare più uova provenienti da galline allevate in gabbia. 

Il nostro dipartimento di sensibilizzazione aziendale infatti ha come obiettivo quello di spingere i vertici delle maggiori aziende ad adottare politiche per ridurre le sofferenze degli animali coinvolti nella loro filiera..Lavoriamo con le più grandi aziende del settore alimentare perché queste hanno il potere di migliorare la vita di milioni di animali con un solo gesto, adottando politiche che possono davvero fare tanto per risparmiare a questi animali sofferenze e abusi inutili.

La riduzione della sofferenza degli animali ovviamente non è il nostro obiettivo finale. Sappiamo che eliminare le gabbie non significa affatto eliminare la crudeltà implicita nelle produzione di uova, non possiamo continuare a permettere che milioni di animali patiscano sofferenze inutili. È per questo che abbiamo  deciso di agire: lavoriamo quotidianamente per costruire un presente  migliore per gli animali e un futuro in cui saranno tutti protetti e rispettati come meritano.

Per sostenere il lavoro che facciamo con le aziende, puoi fare tanto anche tu.

Aiutaci a chiedere alle aziende del settore alimentare di smettere ORA di utilizzare o rifornirsi  da allevamenti che costringono le galline ad una vita di sofferenza iscrivendoti alla nostra squadra organizzata di attivismo digitale, i Difensori degli animali. 


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