Stop alla strage dei pulcini maschi: cosa succede ora?
Le nostre risposte alle domande più comuni dalla scelta della data del 2026 a quello che succederà ai pulcini adesso
Pochi giorni fa la Camera dei Deputati ha approvato in via definitiva, con un voto decisivo per la storia delle leggi sul benessere animale in Italia, lo stop all’abbattimento dei pulcini maschi entro la fine del 2026.
Ma cosa significa l’approvazione di questo emendamento e cosa succederà da qui al 2026, qui sotto rispondiamo a tutte le domande più frequenti sul tema.
Perché aspettare il 2026?
Il 2026 può sembrare lontano, ma se pensiamo ai tempi della legge italiana ci rendiamo subito conto che si tratti in realtà di una deadline molto ottimista. Lo Stato infatti deve garantire alle aziende produttrici di uova di avere il tempo di installare i macchinari per il sessaggio in-ovo, ovvero quelli che permetteranno di risparmiare i pulcini maschi. Se pensiamo alla grandezza di queste aziende e a tutti gli iter burocratici che dovranno intraprendere per questa riconversione, il 2026 è una data ambiziosa e allo stesso tempo realistica.
Il cambio di Governo potrebbe far annullare la legge?
No, il cambio di Governo non può annullare tutto, ma possono ritardare i decreti attuativi o dimostrarsi reticenti nell’applicazione. Parte del nostro lavoro sarà proprio quello di iniziare subito a lavorare perché questi decreti diventino subito realtà e che non si perda tempo prezioso per meri interessi politici che andrebbero a discapito degli animali e dei cittadini, oltre che di quegli attori dell’industria che hanno iniziato la transizione e l’implementazione delle macchine per il sessaggio in-ovo.
Cosa succede da qui al 2026? I pulcini continueranno ad essere uccisi?
Il 2026 è solo la data ultima dell’implementazione del divieto in Italia, ma le cose stanno già iniziando a cambiare. Grazie al lavoro che noi di Animal Equality abbiamo svolto con aziende e associazioni di categoria, infatti, il primo macchinario per il sessaggio in-ovo è già stato introdotto e attivato in Italia. Questo significa che già entro quest’anno tra i 2.5 e i 5 milioni di pulcini maschi saranno stati risparmiati. Il processo è dunque già iniziato e il numero di pulcini impattati da questa decisione aumenterà progressivamente di anno in anno.
Ma che cos’è il sessaggio in-ovo?
Con l’approvazione dell’emendamento sarà obbligatorio introdurre tecnologie che evitino l’uccisione sistematica dei pulcini maschi nell’industria delle uova. Nello specifico la tecnologia in-ovo sexing, in cosa consiste?
Attraverso la tecnologia in ovo-sexing è possibile stabilire il sesso dell’embrione nei primissimi giorni di fecondazione delle uova, si tratta di un test molto poco o non invasivo che serve a stabilire se l’uovo è fecondato e qual è il sesso dell’embrione.
Esistono diverse tecnologie in-ovo sexing in commercio, ma alcune sono ancora in sviluppo. Anche da questo punto di vista l’implementazione tecnologica negli incubatoi richiede del tempo, ma in Italia è già iniziata.
Attraverso la tecnologia in-ovo sexing si può evitare quindi che i pulcini maschi nascano e vengano uccisi nelle loro prime 24 ore di vita, mentre sono completamente coscienti per triturazione o soffocati senza stordimento causando quindi loro atroci sofferenze.
I pulcini soffriranno comunque?
Con l’utilizzo delle tecnologie in-ovo sexing sarà quindi possibili evitare che i pulcini maschi nascano per poi soffrire immensamente, le uova che contengono pulcini di sesso maschile infatti saranno eliminate prima della schiusa.
Gli scienziati concordano sul fatto che gli embrioni sicuramente non provano dolore fino al 7° giorno a partire dall’incubazione e sanno con certezza che a partire dal 15° giorno dall’incubazione possono provare dolore, mentre esistono ipotesi diverse sul periodo compreso tra il 7° e il 15° giorno. Tuttavia è certo che lo sviluppo neurologico dell’embrione e la percezione del dolore degli embrioni sono imparagonabili a quelli di un pulcino formato.
Non esiste quindi paragone con la sofferenza che i pulcini provano mentre vengono triturati o soffocati vivi.
I pulcini maschi ora saranno allevati e poi uccisi per la carne?
No, attraverso le tecnologie in-ovo sexing sarà possibile individuare il sesso dell’embrione negli stadi iniziali della formazione ed evitare quindi che i maschi vengano fatti nascere per poi essere uccisi crudelmente nelle loro prime 24 ore di vita.
Inoltre i pulcini maschi che vengono al mondo nell’industria delle uova non sono di una razza considerata adatta dall’industria della carne per l’allevamento e per questo in Italia non c’è un reale interesse in questa direzione. Come Animal Equality crediamo che la strada migliore sia quella di non far nascere questi animali e risparmiare direttamente delle vite.
Perché i pulcini maschi vengono uccisi nell’industria delle uova?
Ogni anno vengono uccisi miliardi di pulcini maschi in tutto il mondo: le stime parlano di una cifra compresa tra i 2,5 e gli 8 miliardi, 330 milioni di pulcini solo all’interno dell’Unione europea e tra i 25 e i 40 milioni in Italia.
I pulcini maschi vengono uccisi principalmente tramite triturazione o soffocamento senza stordimento perché all’interno dell’industria delle uova sono considerati inutili, proprio per via del loro sesso, essendo maschi non potranno produrre uova e non potranno quindi portare profitto alle aziende.
I pulcini maschi che nascono nell’industria delle uova non vengono allevati come polli da carne perché sono di una razza diversa da quella comunemente utilizzata, e cioè quella dei polli Broiler. Le razze Broiler sono dette “a rapido accrescimento” e sono state selezionate nel corso degli anni per fare in modo che i polli raggiungano il peso di macellazione (4kg circa) in meno di 50 giorni.
I pulcini maschi che nascono all’interno dell’industria delle uova sono di razza diversa e pertanto non possono “competere” con i Broiler agli occhi dell’industria, per questo il loro allevamento non è considerato redditizio.
Cosa succederà adesso?
Noi di Animal Equality continueremo a lavorare per assicurarci che ora che l’emendamento è approvato questo venga rispettato, che tutte le aziende rispettino il divieto di uccisione, che i controlli vengano effettuati regolarmente e con precisione e che le macchine per l’ovosessaggio vengano implementate su tutta la filiera in Italia.
Il lavoro da fare, quindi, è ancora lungo, ma questa vittoria storica ci dà fiducia e speranza per un mondo migliore non solo per i pulcini maschi, ma per tutti gli animali. Se vuoi aiutarci a costruire questo futuro supporta ora il nostro lavoro.