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Strade mortali: in tre giorni si ribaltano due camion che trasportano maiali sulle strade italiane


Nell’arco di 72 ore due incidenti hanno riguardato camion di trasporto maiali sulle strade del nostro paese. Non si tratta di casi isolati purtroppo, e come sempre a pagare il prezzo più alto sono gli animali.

È successo stamattina presto, su una strada del cuneese, in Piemonte, il rimorchio di un tir carico di maiali si è ribaltato lungo la strada come riporta un articolo su La Stampa; sono dovuti intervenire i veterinari dell’Asl per recuperare le carcasse degli animali rimasti uccisi, che però non sono stati conteggiati, mentre gli altri animali scappati per strada dopo l’incidente sono stati caricati su un secondo camion e hanno ripreso il loro triste viaggio.

Si tratta del secondo caso nel giro di tre giorni: solo domenica, infatti, su un’altra strada provinciale del cuneese, un camion che trasportava decine di maiali si è ribaltato: ad avere la peggio anche in questo caso, riporta l’articolo su Repubblica, sono stati i maiali. Sul camion ce n’erano decine e diversi – dopo l’incidente – non ce l’hanno fatta. 

Anche in questo caso ancora non è chiaro quali siano state le dinamiche che hanno portato il camion a ribaltarsi, ma è evidente che questo incidente ha reso il – già tragico – viaggio degli animali un vero e proprio incubo. Incubo che in entrambi i casi non è finito sulle strade luogo degli incidenti, poiché i pochi maiali sopravvissuti sono subito stati “recuperati” per essere ugualmente condotti al loro terribile destino: il macello.

Non è un caso isolato

L’Europa è un viavai di viaggi tra allevamenti e macelli: ogni anno sono almeno 37 milioni tra bovini, suini, pecore, capre ed equini gli animali vivi trasportati attraverso le frontiere all’interno dell’Unione Europea e verso paesi terzi, come riporta un articolo su Vegolosi

I viaggi di questi animali sono dei veri propri viaggi infernali: secondo le regole  previste dall’Unione Europea, anche durante il trasporto dovrebbero essere infatti rispettate delle norme (minime) per garantire che gli animali vengano trasportati nel modo meno traumatico possibile, ad esempio:

  • La durata del viaggio deve essere ridotta al minimo
  • I bisogni degli animali devono essere soddisfatti durante il viaggio
  • Le condizioni degli animali devono essere regolarmente controllate durante il viaggio 
  • Agli animali devono essere forniti acqua, cibo e riposo ad intervalli opportuni

Purtroppo queste leggi – già minime – spesso non vengono neppure rispettate; così milioni di animali finiscono per essere trasportati in camion sovraffollati, con a bordo molti più animali di quelli che dovrebbero esserci, che finiscono per schiacciarsi e calpestarsi tra di loro. Lo spazio non basta nemmeno per alzare la testa, per girararsi o muoversi, e spesso – anche nelle nostre indagini – abbiamo documentato l’inadeguatezza dei camion, con sistemi di abbeveraggio  scorretta, con assenza di cibo e di assistenza veterinaria per i molti animali che, purtroppo, finiscono per morire durante questi viaggi. 

Guarda come vengono trasportati gli agnelli nel nostro paese: 

Ma seppur questi viaggi rappresentino una incredibile stress fisico e psicologico per gli animali,  e sebbene la destinazione di questi viaggi rappresenti sempre morte certa, a volte può anche accadere di peggio, come a questi maiali, morti tra le lamiere del camion che li trasportava, o come altri migliaia di animali vittime di simili incidenti.

Incidenti mortali in tutta Europa

Nel febbraio di quest’anno i nostri attivisti in Spagna sono accorsi sul luogo di un incidente che ha coinvolto un tir che trasportava 170 maiali, documentando la terribile agonia degli animali rimasti imprigionati tra le lamiere per ore prima dell’arrivo delle autorità che hanno finalmente aperto il camion, ben 5 ore dopo l’incidente. I maiali sopravvissuti sono stati circa una dozzina su 170, e anche in questo caso sono stati recuperati e caricati su un nuovo camion diretto al macello.

Foto scattata dagli attivisti di Animal Equality in Spagna

Nel novembre 2019, appena 3 mesi prima rispetto all’incidente a cui hanno assistito i nostri attivisti in Spagna, una nave con oltre 14 mila  pecore a bordo è affondata al largo della Romania: l’imbarcazione – probabilmente sovraccarica – si è ribaltata, condannando così alla morte per annegamento la quasi totalità degli animali che erano a bordo. Gli articoli riportano che delle oltre 14 mila pecore a bordo, ne siano sopravvissute circa una trentina

Il problema del trasporto degli animali vivi

Questi incidenti fanno tornare di attualità la questione relativa ai trasporti di animali. Epiloghi di questo tipo sono nelle cronache costantemente, come sono sempre presenti  in ogni caso le sofferenze infinite inflitte agli animali durante questi interminabili viaggi verso la morte, stipati in spazi angusti, soffocati dal caldo o esposti alle intemperie e, a volte, vittime di incidenti che rendono le loro morti – se possibile – ancora più dolorose e crudeli.

Ognuno di noi ha il potere di porre fine a questi viaggi della morte: adottando un’alimentazione 100% a base vegetale, così facendo infatti scegliamo di risparmiare agli animali queste inutili sofferenze.

Cambiare alimentazione è una scelta semplice, ma ha un impatto enorme sulla vita degli animali e sull’intero pianeta. Perché? Leggi il nostro articolo: “Cambiare alimentazione per cambiare il mondo”. 


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