Crisi interna e repressione: come Ahold Delhaize affronta le proteste di Animal Equality
Zaandam, 19 settembre 2025 – Dopo oltre un mese di proteste giornaliere davanti alla sua sede centrale, la gestione della crisi da parte di Ahold Delhaize, gigante della distribuzione, sembra ormai fuori controllo. Documenti interni trapelati ad Animal Equality mostrano che l’azienda sta correndo ai ripari con riunioni straordinarie per contenere il malcontento e, parallelamente, sta facendo pressione sulle autorità affinché impongano restrizioni sempre più rigide alle manifestazioni.
Un’email inviata a tutto il personale della sede di Zaandam conferma che il 18 settembre l’azienda ha organizzato un incontro di domande e risposte per rispondere ai dubbi dei dipendenti relativi alle proteste svolte fuori dagli uffici. A guidare la sessione non sono stati i responsabili del benessere animale, ma il vicepresidente per Clima e Ambiente insieme ai dirigenti della sicurezza: un segnale che Ahold Delhaize considera le proteste una minaccia per la propria reputazione e le proprie operazioni, più che un vero e proprio appello ad agire.
Nel frattempo, il Comune di Zaanstad ha emanato una serie di ordinanze che limitano fortemente le manifestazioni: limiti di rumore fino a 45 decibel, divieto di muoversi liberamente, recinzioni che allontanano i manifestanti dagli ingressi del personale e persino restrizioni sull’uso dei fischietti. Misure così estreme, imposte a una protesta pacifica e legale, rappresentano un grave attacco alla libertà di espressione.
«Ahold Delhaize ama definirsi un’azienda sostenibile e progressista. Ma quando si trova di fronte alle sofferenze degli animali nelle gabbie, reagisce con repressione e pressioni politiche per limitare diritti democratici fondamentali», ha dichiarato Sharon Núñez, presidente di Animal Equality. «I cittadini europei dovrebbero essere allarmati quando una multinazionale preferisce silenziare le voci del dissenso piuttosto che affrontare la crudeltà delle proprie filiere.»
Le proteste davanti alla sede centrale di Zaandam fanno parte di una campagna internazionale di Animal Equality che denuncia il mancato rispetto, da parte dell’azienda, dell’impegno a eliminare le gabbie per scrofe e galline dalla sua catena di fornitura globale — una promessa fatta quasi dieci anni fa e ancora disattesa negli Stati Uniti.
Animal Equality annuncia che le manifestazioni proseguiranno in Europa e nel resto del mondo finché Ahold Delhaize non manterrà i propri impegni e non eliminerà definitivamente l’uso delle gabbie.