Da Mario Tozzi a Giulia Innocenzi: il video appello per fermare la strage dei pulcini maschi
L’organizzazione internazionale Animal Equality rilascia oggi un video appello in cui volti noti dello spettacolo e del mondo dell’informazione lanciano il loro appello rivolto al governo per chiedere che il divieto di uccisione dei pulcini maschi venga concretamente applicato.
Tra le numerose personalità che hanno sottoscritto il manifesto di Animal Equality, il divulgatore scientifico Mario Tozzi, la giornalista Giulia Innocenzi, il duo comico Le Coliche, l’attrice Rosita Celentano, la showgirl Sabrina Salerno, il regista e disegnatore Bruno Bozzetto e il conduttore tv Edoardo Stoppa hanno scelto di esprimere il proprio sostegno a favore dell’attuazione della legge del 2022 che potrà risparmiare la vita a milioni di pulcini maschi ogni anno.
Vittime dell’industria delle uova, dove sono considerati soltanto come uno scarto perché inutili ai fini produttivi, questi animali vengono attualmente uccisi quando sono ancora del tutto coscienti, a poche ore dalla loro nascita. Questo si verifica nonostante una legge approvata dal Parlamento italiano nel 2022 stabilisca il divieto della loro uccisione, così come in Francia, Germania e Olanda.

La legge italiana prevede che il divieto entri in vigore entro la fine del 2026, ma in assenza dei provvedimenti attuativi previsti, milioni di pulcini rischiano di continuare a essere uccisi. Secondo la giornalista
L’uccisione dei pulcini maschi è una barbarie medievale in salsa industriale. Questa pratica è una delle più grandi aberrazioni dell’industria zootecnica e l’Italia deve mettere una fine il prima possibile.
Giulia Innocenzi, giornalista
Fermare questa pratica crudele è essenziale: il profitto non può giustificare l’uccisione di milioni di animali. Le alternative esistono e una legge c’è, il divieto deve essere portato fino in fondo.
Mario Tozzi, divulgatore scientifico
Per dare applicazione alla legge 4 agosto 2022, n.127, il governo avrebbe dovuto pubblicare i provvedimenti attuativi entro il 7 aprile 2024. A questo ritardo sono seguite diverse interrogazioni parlamentari tramite cui è stato chiesto al ministero dell’Agricoltura, a quello della Salute e a quello del Made in Italy quali passi intendessero portare avanti per dare seguito all’attuazione della legge. Animal Equality ha inoltre realizzato alcune proteste e una proiezione sul Colosseo per invitare il governo a intervenire.

Finora i ministri Lollobrigida, Schillaci e Urso non hanno risposto alle nostre sollecitazioni, limitandosi a dare risposte vaghe alle interrogazioni parlamentari che non possono in alcun modo giustificare la sofferenza dei 30 milioni di pulcini maschi uccisi ogni anno in Italia. A febbraio, il ministero dell’Agricoltura ha per esempio sostenuto che i macchinari che i produttori di uova dovrebbero utilizzare per evitare l’uccisione dei pulcini sono troppo ingombranti per essere adottati dalle aziende. Eppure queste tecnologie sono già impiegate su larga scala in Germania, dove gli stabilimenti hanno strutture paragonabili a quelle italiane
Ombretta Alessandrini, responsabile delle campagne di Animal Equality Italia
L’uccisione dei pulcini maschi è una pratica nascosta dell’industria alimentare che finalmente può essere fermata, ma è inaccettabile che una legge votata dal Parlamento e sostenuta da migliaia di cittadini firmatari della nostra petizione resti in sospeso, o peggio, venga ignorata.
Chiediamo al governo di non girarsi dall’altra parte e ascoltare il nostro appello, fallo anche tu!