Ottobre 20, 2025

La Commissione europea potrebbe rinunciare al divieto delle gabbie, gli attivisti protestano a Bruxelles

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Bruxelles, 20/10/2025 – Nella mattinata di oggi, a un giorno dalla prevista adozione del Programma di Lavoro 2026 dell’Unione europea, l’organizzazione internazionale Animal Equality ha condotto una protesta a Bruxelles davanti alla Commissione europea per chiedere che la legislazione promessa per vietare le gabbie negli allevamenti venga rispettata. Una bozza trapelata del Programma di Lavoro sembra escludere la proposta, suscitando indignazione tra cittadini e ong.

La protesta ha incluso striscioni, poster, megafoni e uno striscione lungo 10 metri con la scritta “CRUELTY MADE IN EU”, richiamando l’attenzione sulla sofferenza ancora inflitta a milioni di animali allevati.

«Nel 2021, la Commissione europea si è espressa a favore dell’eliminazione dell’allevamento in gabbia, un impegno sostenuto da milioni di cittadini europei. Tuttavia, documenti trapelati suggeriscono che questa proposta legislativa cruciale potrebbe essere esclusa dal programma di lavoro del prossimo anno. Siamo qui per rendere impossibile ignorare la volontà dei cittadini e la sofferenza degli animali. La Commissione deve mantenere la sua parola, qualsiasi altra scelta sarebbe un tradimento morale e politico, e siamo pronti a intensificare le proteste e le azioni, se necessario», ha dichiarato Matteo Cupi, direttore esecutivo di Animal Equality Italia.

La protesta mette in evidenza gli impegni passati della Commissione Europea, inclusa la dichiarazione del 2023 che ribadiva l’intenzione di modernizzare le norme sul benessere animale e di eliminare le gabbie. Gli attivisti avvertono che escludere la proposta dal Programma di Lavoro 2026 comprometterebbe questi impegni e ignorerebbe l’ampio sostegno pubblico: oltre l’85% dei cittadini UE è infatti favorevole a leggi più severe sul benessere animale.

La protesta ha lanciato un appello diretto alla presidente della Commissione UE Ursula von der Leyen, al commissario Oliver Várhelyi e alla direttrice Generale Roxana Minzatu affinché reintroducano la proposta legislativa e garantiscano che il Programma di Lavoro 2026 produca miglioramenti concreti per gli animali in tutta Europa.

Contesto:

Il processo legislativo UE per le riforme sul benessere animale prevede l’inclusione nel Programma di Lavoro annuale della Commissione, che stabilisce le priorità legislative. L’urgenza di questa protesta è motivata sia dall’omissione trapelata sia dal tempo limitato prima della finalizzazione del Programma di Lavoro.