Nell’industria della carne gli agnelli vengono condotti al macello usando una “pecora guida”: le immagini esclusive di Animal Equality
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Milano, 02/01/2025 – L’organizzazione internazionale per la protezione degli animali allevati a scopo alimentare Animal Equality mostra per la prima volta la pratica della “pecora guida” o “Giuda” (così chiamata dall’industria della carne) attuata in alcuni macelli per far sì che gli agnelli, molti dei quali non ancora svezzati, si muovano da soli verso la linea di macellazione.
Lo scorso anno in Italia sono stati macellati più di 2 milioni di agnelli, secondo le rilevazioni Istat. Nel 2002 erano oltre 5 milioni. Un calo notevole che si è ripetuto negli ultimi anni anche durante il mese di dicembre e le festività, periodi in cui la macellazione di questi animali è maggiormente concentrata.
Animal Equality ha documentato negli ultimi dieci anni, attraverso una dozzina di indagini condotte in Italia, Spagna e in altri Paesi europei, i maltrattamenti subiti durante il trasporto e la macellazione dagli agnelli utilizzati dall’industria alimentare per produrre carne.
Una di queste pratiche, documentata in Spagna, è quella della “pecora guida” o “Giuda”, così soprannominata dall’industria perché addestrata e utilizzata in alcuni macelli per condurre i cuccioli di agnello verso la catena di macellazione.
Sia gli agnelli che le pecore preferiscono muoversi in gruppo per sentirsi più sicuri, quindi l’industria utilizza questa pecora pre-addestrata come forma di manipolazione e abuso nei confronti dei cuccioli, che sono indotti a seguirla.
“Questa pratica è l’ennesimo esempio della perversione di un’industria in cui gli animali sono considerati e trattati come merci. Il macellatore chiama la pecora in questione ‘Giuda’ per il suo presunto tradimento nei confronti dei suoi simili. Tuttavia, anche lei è una vittima, che viene tenuta in vita solo perché serve a condurre gli agnelli verso la macellazione, mentre è costretta ad assistere alla loro uccisione più e più volte” afferma Matteo Cupi, direttore esecutivo di Animal Equality Italia e vicepresidente per l’Europa.
L’Italia è tra i maggiori importatori di agnelli vivi in Europa. Prima di arrivare al macello, questi cuccioli affrontano lunghi viaggi in pessime condizioni di trasporto, tra maltrattamenti e sofferenza. Durante le festività la richiesta di carne di agnello aumenta e si traduce in grandi flussi di animali che arrivano nei macelli italiani da Paesi come Ungheria, Romania, Spagna e Francia, dopo viaggi che durano vari giorni. L’anagrafe zootecnica nazionale nel 2023 ha rilevato che tra i Paesi di provenienza degli agnelli importati e macellati in Italia figurava anche la Norvegia.