Pedevilla abbandona le uova da allevamenti in gabbia
Dopo conversazioni intrattenute con il Dipartimento di sensibilizzazione aziendale di Animal Equality, Pedevilla annuncia che a partire dal 1 aprile 2018 non utilizzerà più uova provenienti da allevamenti di galline ovaiole rinchiuse in gabbia. Questa decisione conferma il trend inarrestabile del settore della ristorazione collettiva in Italia: Pedevilla è la nona azienda nella top 15 del settore a dichiararsi contro la crudeltà sulle galline, abbandonando gli allevamenti in gabbia.
Le condizioni di allevamento “delle galline in gabbia compromettono il benessere dell’animale e questo è in opposizione con i principi di responsabilità sociale e ambientale che l’azienda giornalmente intraprende”, si legge nel comunicato ufficiale. Al momento Pedevilla acquista il 50% delle uova utilizzate da allevamento privi di gabbie, e nei prossimi mesi la quota verrà incrementata gradualmente fino a raggiungere la totale implementazione di questa politica entro il 31 marzo 2018.
Le galline allevate in gabbia soffrono enormemente, confinate tutta la loro vita in spazi così ristretti da non poter nemmeno spiegare le ali, costrette a camminare l’una sull’altra e su un pavimento di rete metallica. La nostra scioccante investigazione ha mostrato distintamente la crudeltà imposta sulle galline, chiaramente private di esprimere quasi tutti i loro comportamenti naturali.
L’impegno di Pedevilla è l’ultimo di una lunga serie di politiche messe in atto a seguito del lavoro del nostro dipartimento di sensibilizzazione aziendale, come quelle di Dussmann e CIRfood. Ci auguriamo che anche altre aziende del settore, come Serenissima e Ligabue, seguano il buon esempio e si allontanino presto dalla crudeltà sulle galline.
Le aziende hanno una grande responsabilità e devono fare la loro parte. Tuttavia, tu puoi fare di più: il modo migliore di aiutare le galline è escludere le uova dalla propria alimentazione. Ed è più facile di quello che pensi, guarda qui: c’è un ricettario in regalo per te!