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Viaggi della morte: le crudeltà del trasporto degli agnelli

Aprile 8, 2020 Aggiornato: Aprile 10, 2020

Il trasporto degli agnelli vivi non si ferma: AWF, Enpa e Animal Equality insieme per denunciare e fermare le irregolarità di questi viaggi della morte.

Tra il 2016 e il 2019 insieme all’organizzazione tedesca Animal Welfare Foundation e in collaborazione con Enpa, abbiamo effettuato diverse investigazioni per documentare le condizioni di trasporto degli agnelli da diversi Paesi dell’Unione Europea verso i macelli in Italia. Quello che abbiamo registrato sono regolari violazioni della normativa vigente, che dovrebbe tutelare gli animali come gli agnelli durante i viaggi verso i macelli.

Abbiamo documentato: camion non idonei a tale tipo di trasporto; camion sovraffollati (alcuni con anche 850 agnelli a bordo) in cui gli animali non avevano spazio sufficiente né per sdraiarsi né per stare in posizione eretta senza toccare il piano superiore; trasporti misti di animali svezzati e non svezzati, in cui questi ultimi non avevano a disposizione sistemi di abbeveraggio utilizzabili; animali feriti o incastrati negli spazi fra i vari livelli del rimorchio; mancanza di controlli sullo stato di benessere degli agnelli; mancanza di riposo per gli animali; tempi di viaggio non rispettati.

Ogni anno oltre tre milioni di ovini vengono trasportati all’interno dell’Unione Europea in situazioni simili. L’Italia da sola ne importa circa il 40%. Solo nel 2019 il nostro Paese ha importato oltre 900 mila agnelli da macello, in particolare in prossimità del Natale e della Pasqua. La maggior parte provenienti da: Romania, Ungheria e Polonia, ma anche da altri Paesi come Francia, Bulgaria e Spagna. Quest’anno questo traffico non sembra essere diminuito sostanzialmente nonostante la necessità di ridurre gli spostamenti determinata dal Coronavirus, quindi non possiamo abbassare la guardia sulle condizioni disumane nelle quali vengono trasportati gli agnelli.

Continuano dunque imperterriti questi viaggi da incubo di agnelli, per questo motivo Enpa e AWF hanno anche depositato una denuncia alla Procura della Repubblica Italiana.

Oltre 7 anni di impegno per gli animali

Animal Equality è impegnata dal 2013 a raccontare quello che succede agli agnelli nelle varie fasi della propria vita, producendo quella che è la più vasta documentazione sull’allevamento, il trasporto e la macellazione di questi animali in Italia.

Questo lavoro ha avuto un impatto concreto:  il numero di ovini macellati in Italia dal 2013 è diminuito del 9,11%, crediamo che questo sia anche merito del duro lavoro di inchiesta ed informazione portato avanti dalla nostra squadra di investigatori. Ecco cosa siamo stati in grado di documentare in oltre 7 anni di inchieste.

2018 – Destinazione macello italiano – una doppia indagine

L’ultima inchiesta in ordine temporale è stata rilasciata nel 2018 da Animal Equality, in collaborazione con l’organizzazione tedesca Animal Welfare Foundation ed Enpa. Queste terribili immagini hanno raccontato al grande pubblico il crudele trattamento riservato agli agnelli trasportati dall’est Europa e diretti verso i macelli italiani.

Dopo la segnalazione alle forze dell’ordine, i trasportatori hanno ricevuto una multa di 20,000 euro.

Non era la prima volta che documentavamo i trasporti di agnelli dagli allevamenti dell’Europa dell’est ai macelli italiani. Lo avevamo già fatto a Pasqua dello stesso anno, sempre in collaborazione con Animal Welfare Foundation.

2017 – Telecamere nascoste in un macello Italiano

Il 5 dicembre 2017 Animal Equality ha rilasciato una scioccante inchiesta realizzata all’interno di una struttura di macellazione italiana. Gli operatori sono stati ripresi mentre uccidevano gli animali senza nemmeno provare a stordirli, maltrattandoli e malmenandoli.

Il video mostra anche un’operatore incidere gli agnelli su una zampa, inserirvi la pistola di un compressore e soffiarci dentro aria compressa per separare la carne dalla pelle. Il tutto su animali ancora e coscienti.

2015 – La vita di un agnello in 60 secondi

L’azione di sensibilizzazione di Animal Equality tiene conto dei trend della comunicazione digitale per mettere in leva l’impatto delle immagini rilasciate dal nostro team investigativo.

Per questo a marzo 2015 abbiamo deciso di rilasciare un condensato di 60 secondi con il quale ripercorrevamo tutta la misera esperienza di vita di un agnello nel nostro paese. Nonostante la brevità del contenuto, il video è diventato virale su diversi social media, mostrando così a milioni di persone quello che è la vita degli agnelli in Italia.

2014 – Il trasporto ed il salvataggio di due cuccioli

Grazie al lavoro degli investigatori di Animal Equality nel 2014 abbiamo rilasciato uno sconvolgente documento video che raccontava in maniera estensiva la produzione di carne di agnello e di capretto del nostro paese.

Questo sconvolgente video, accompagnato dalla voce narrante dell’attrice Claudia Zanella e frutto di un’indagine sotto copertura, svelava tremendi atti di crudeltà e riportava alcuni dei maltrattamenti perpetrati nei confronti di agnelli e capretti all’interno di allevamenti e macelli italiani a ridosso della Pasqua 2014.

Nel 2014 il nostro team investigativo è riuscito a portare in salvo da questo inferno due agnellini, Timo e Zenzero, e a condurli in un santuario dove finalmente hanno potuto respirare la libertà.

2013 – La breve vita degli agnelli svelata per la prima volta

Era il 2013 quando per la prima volta i nostri attivisti si sono infiltrati in alcuni allevamenti ed in alcuni macelli per mostrare in esclusiva quello che succede ad un agnello nel nostro paese, smascherando così, per la prima volta, l’immagine finta dell’industria ovina e della pastorizia.

Fermiamo i viaggi della morte

Le condizioni in cui questi animali vengono trasportati sono inaccettabili, la loro sofferenza durate questi viaggi è estrema. Il Regolamento Europeo numero 1 del 2005 è chiaro. “Nessuno è autorizzato a trasportare o a far trasportare animali in condizioni tali da esporli a lesioni o a sofferenze inutili”. Eppure, come hai potuto vedere in questi video, e come mostrano le indagini realizzate tra il 2016 e il 2019 dall’organizzazione tedesca Animal Welfare Foundation, in collaborazione con Enpa e Animal Equality, sono state regolarmente riscontrate violazioni della normativa vigente!

In Italia in questo momento la situazione è ancora più drammatica a seguito della deroga alle disposizioni di legge che consente la sosta degli agnelli fino a 3 giorni nei piazzali del macello. Una sofferenza e uno stress enorme per gli animali già fortemente provati dalle numerosissime ore di viaggio.

Per questo AWF, Enpa e Animal Equality richiedono alle istituzioni nazionali ed europee interventi urgenti affinché:

  • Il Regolamento UE 1/2005 venga rivisto per inserire un limite massimo inderogabile di otto ore di trasporto dal luogo di allevamento al mattatoio per tutti gli animali destinati alla macellazione;
  • Ulteriori forme di protezione vengano stabilite per gli animali più vulnerabili;
  • Non venga più permesso Il trasporto su lunghe distanze di animali non svezzati;
  • Nel frattempo nessun trasporto di animali vivi venga autorizzato se non vi è piena evidenza che tutte le condizioni richieste dal Regolamento UE 1/2005 possano essere rispettate;
  • Nel caso di ripetute violazioni da parte di singole compagnie di trasporto, allevatori, mattatoi o altri operatori economici la loro licenza venga sospesa e nel caso di ulteriori violazioni revocata;
  • Le persone responsabili per i controlli per conto delle autorità competenti condannate per dichiarazioni false o omissione di interventi dovuti per garantire il benessere animale vengano rimosse e non vengano collocate in altre posizioni con impatto potenziale sul benessere animale;
  • Tali regole vengano sistematicamente applicate a tutti i trasporti originati nell’Unione Europea e nella revisione del Regolamento UE 1/2005.

Cosa puoi fare tu?

Questi viaggi sono possibili perché la richiesta di prodotti ovini in Italia, specialmente durante le festività di Pasqua e Natale è ancora alta. Per questo le scelte personali sono fondamentali: scegliendo di non portare in tavola carne durante le feste, e per tutto l’anno, scegli di non contribuire a questi viaggi terribili e tieni così la sofferenza fuori dal tuo piatto.

Attraverso il prezioso lavoro dei nostri investigatori da anni portiamo alla luce ciò che accade all’interno degli allevamenti, dei macelli e durante i trasporti di animali, per sensibilizzare sempre più persone sulla sofferenza che gli animali sono costretti a subire e spingerle verso scelte più compassionevoli, a partire dalle abitudini alimentari.

Tutto questo è possibile grazie al coraggio dei i nostri investigatori, che rischiano in prima persona per costruire un futuro in cui tutti gli animali siano protetti e rispettati.


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