Giornata Mondiale contro il Cancro: Animal Equality denuncia produttori di carne di maiale in Spagna per diffusione di false informazioni
Al contrario di quanto affermano i produttori, l’OMS e l’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro classificano la carne di maiale come rossa e associano il suo consumo al rischio di contrarre il cancro
In occasione della Giornata mondiale contro il cancro, Animal Equality ha presentato una denuncia contro Interporc, associazione di categoria spagnola dei produttori di carne di maiale “a strati bianchi” (de cerdo de “capa blanca”, ndr), davanti al Ministero spagnolo di riferimento.
La motivazione della denuncia è che Interporc porta avanti da anni campagne pubblicitarie in cui promuove il maiale, unanimemente classificato come carne rossa, come fosse carne bianca e quindi meno dannosa per la salute.
La carne di maiale è carne rossa e il consumo è associato al cancro
Il Centro internazionale per la ricerca sul cancro (IARC) dipendente dall’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) ha pubblicato nel 2015 uno studio che associava il consumo di carne rossa al rischio di contrarre il cancro, concludendo che ci sono prove che mostrano l’associazione tra il consumo di carne rossa e lo sviluppo del cancro del colon-retto.
Lo stesso studio ha definito la carne rossa come “tutti i tipi di carne muscolare dei mammiferi, come manzo, vitello, maiale, agnello, cavallo e capra”, includendo esplicitamente in questa classificazione prodotti a base di carne di maiale come le costolette o il prosciutto.
Anche la carne di maiale “a strati bianchi” è carne rossa
Da allora, Interporc ha associato nelle sue campagne pubblicitarie la carne suina a “strati bianchi” (de cerdo de “capa blanca”, ndr), cioè di suini di razze non iberiche e con la pelle bianca, alla carne bianca, quando in realtà la loro carne è rossa.
In questo modo i produttori di carne di maiale in Spagna forniscono false informazioni ai consumatori, tentando di associare nell’immaginario collettivo che il maiale è carne bianca e quindi in qualche modo più sana. L’aspetto più grave è che in questo modo ignora i rischi legati al consumo di carne di maiale e nasconde le conclusioni raggiunte dall’OMS e dallo IARC.
Con slogan come: “Il carne di maiale è la nostra carne bianca più appetitosa” o “Carne di maiale; benefici di una carne bianca, appetitosa e sana” Interporc finanzia da anni campagne con fondi pubblici europei che contraddicono i rapporti dell’OMS.
“Interporc da anni investe milioni di euro di fondi pubblici per realizzare campagne in cui assicurano ai consumatori che il maiale è carne bianca. La salute delle persone e i diritti dei consumatori devono prevalere sugli interessi economici dell’industria della carne»
Silvia Barquero, Direttrice Esecutiva di Animal Equality in Spagna
Le pratiche di Interporc non rispettano le corrette linee guida stabilite nel Regolamento sulle Informazioni Alimentari fornite ai consumatori e violano la Legge Generale per la difesa dei consumatori, che stabilisce che la pubblicità falsa o fuorviante di beni o servizi sarà perseguita e sanzionata come frode.
La Commissione Europea promuoverà diete ricche di verdure per combattere il cancro, ma continuerà a sovvenzionare la promozione della carne rossa
La Commissione Europea ha appena pubblicato un nuovo piano per combattere il cancro, che include un impegno a promuovere diete ricche di verdure, con meno carne rossa e lavorata e altri alimenti legati al rischio di cancro.
Una versione precedente di questo piano che è trapelata era un po’ più ambiziosa e indicava una possibile rimozione della promozione della carne rossa e lavorata. Tra il 2016 e il 2019, l’UE ha stanziato 138,7 milioni di euro per campagne promozionali per carne e prodotti a base di carne.
«Per questi motivi, ad Animal Equality abbiamo lanciato in Spagna una campagna #SecretoIbérico, con una petizione e raccolta di firme indirizzata alla Commissione Europea affinché non si stanzino più soldi pubblici per campagne promozionali per l’industria suinicola.»
Alice Trombetta, Direttrice Esecutiva di Animal Equality in Italia.
Non finisce qui, il problema non si ferma alla sola promozione del consumo di carne rossa, ma di tutti gli alimenti di origine animale la cui produzione – come sappiamo – non solo causa sofferenza a milioni di animali, ma è anche causa di un grave inquinamento e un rischio per la salute pubblica vista la altissima concentrazione di animali che prevede, e il conseguente rischio di diffusione di malattie.
«Dal punto di vista della salute, lavoreremo affinché le linee guida della Commissione espandano l’offerta di proteine a base vegetale e disincentivino progressivamente il consumo di proteine animali. Continueremo a promuovere un’alimentazione più compassionevole e non smetteremo di denunciare agli organi di competenza la disinformazione e la comunicazione ingannevole portata avanti dall’industria degli allevamenti intensivi anche in Italia»
Alice Trombetta, Direttrice Esecutiva di Animal Equality in Italia.
Anche il nostro paese, infatti, non è esente da casi in cui i produttori di carne – che sia rossa o bianca – o altri alimenti di origine animale raccontano nelle loro pubblicità una realtà distorta.
Noi di Animal Equality crediamo che queste pubblicità ingannevoli siano ingiuste nei confronti degli animali e dei consumatori e per questo anche qui in Italia lottiamo per contrastare questo fenomeno.