Anche in Friuli Venezia Giulia si parla di cage-free
Grazie a una nuova proposta presentata in Consiglio regionale, la transizione cage-free potrebbe arrivare anche nelle mense regionali del Friuli Venezia Giulia.
La mozione presentata dalla consigliera M5S Rosaria Capozzi chiede al Consiglio regionale friulano di promuovere la transizione cage-free e di assicurare che in tutte le mense pubbliche della regione i prodotti di origine animale utilizzati provengano da allevamenti senza gabbie.
Allevamenti senza gabbie? In Italia qualcosa si muove
Dopo gli atti adottati nel 2021 da Abruzzo, Emilia Romagna e Campania, che sollecitano il divieto di uso delle gabbie negli allevamenti regionali, anche il Friuli Venezia Giulia può ora decidere di schierarsi dalla parte del benessere animale.
La consigliera regionale Rosaria Capozzi ha presentato una richiesta fondamentale che, se accolta, potrebbe contribuire a ridurre la sofferenza di migliaia di animali:
Abbiamo presentato questa mozione convinti del fatto che gli allevamenti in gabbia costituiscano un metodo obsoleto che nuoce al benessere degli animali. Tante sono le aziende leader in Italia che stanno eliminando gradualmente le gabbie dalle proprie filiere. Questo dimostra che l’allevamento senza l’uso di gabbie non solo è possibile, ma è già in atto. Pertanto, un deterrente può essere quello che nelle mense regionali non si utilizzino alimenti provenienti da allevamenti in gabbia. La nostra Regione può fare la sua parte in questo percorso volto a dare umanità ad una gestione degli animali che in questo momento non la possiede.
Consigliera M5S Rosaria Capozzi
La mozione presentata a livello regionale è in linea con l’Iniziativa dei Cittadini Europei “End the Cage Age” che ha raccolto 1,4 milioni di firme di cittadini di tutta l’Unione Europea, di cui 90 mila in Italia, diventando la terza ICE con il più alto numero di firme raccolte in assoluto e la prima ICE di successo sul benessere degli animali allevati.
L’Unione europea deve fare la sua parte
La Commissione europea, nel 2021, aveva risposto all’Iniziativa dei Cittadini Europei, che chiedeva una transizione cage-free, impegnandosi pubblicamente a porre fine alle gabbie in tutta Europa.
Tuttavia la revisione della legislazione europea sul benessere degli animali, che avrebbe dovuto definire i passi concreti verso l’abbandono progressivo degli allevamenti in gabbia, non è arrivata. La sua pubblicazione era prevista entro la fine del 2023, con l’obiettivo di arrivare entro il 2027 al divieto totale del loro impiego in Europa.
Finora, insomma, la Commissione europea ha tradito la sua promessa per gli animali.
Le nostre denunce contro le gabbie
Le molteplici inchieste realizzate dal nostro team investigativo a livello nazionale e internazionale documentano le pessime condizioni di vita che sono costretti ad affrontare gli animali rinchiusi in gabbia per gran parte della loro esistenza negli allevamenti.
All’interno delle gabbie, milioni di galline, maiali e conigli in Italia soffrono terribilmente a causa di sovraffollamento, mancata possibilità di esprimere i loro comportamenti più naturali, malformazioni e stress che favoriscono grave malessere psico-fisico.
Guarda come vivono gli animali rinchiusi in gabbia:
Anche tu, attraverso le tue scelte alimentari, puoi contribuire a contrastare l’allevamento in gabbia riducendo la sofferenza degli animali allevati a scopo alimentare.
AMICI, NON CIBO!
Passare ad un’alimentazione 100% vegetale è facile se sai come farlo!
Scopri tutti i consigli sul nostro sito dedicato.