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Nelle Baleari stop ai grandi allevamenti di galline

Febbraio 3, 2025
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In Spagna, il governo delle Isole Baleari ha deciso di vietare i maxi allevamenti di galline usate per la produzione di uova. Quando il divieto diventerà effettivo riguarderà in particolare la costruzione di nuovi allevamenti con più di 160 mila animali. Grazie a questa decisione, migliaia di galline non verranno sottoposte a condizioni di sovraffollamento estremo e a gravi problemi di salute.

Dal momento che ancora oggi la maggior parte delle galline in Spagna viene allevata in gabbia, la decisione del governo delle Baleari potrà inoltre contribuire a ridurre l’allevamento di galline in gabbia sfruttate per le loro uova.

Una divieto fondamentale

Il governo isolano ha predisposto un decreto legge che arriverà in Parlamento entro 30 giorni al massimo e, una volta approvato, impedirà la creazione di nuovi allevamenti intensivi nell’arcipelago spagnolo.

Di recente, lo stesso governo delle Baleari aveva respinto il progetto di costruire un nuovo maxi allevamento destinato a contenere 750 mila galline nel comune maiorchino di Sineu, in seguito alla reazione contraria degli abitanti. 

Alla base della direzione intrapresa dalle isole spagnole c’è una valutazione delle implicazioni negative per l’ambiente, la biosicurezza, la salute e il benessere negli animali: allevamenti così grandi infatti non solo causano la proliferazione di malattie tra gli animali, ma sono anche insostenibili dal punto di vista ambientale, con gravi rischi per il territorio in cui sono costruiti.

Gli allevamenti in gabbia stanno diminuendo

All’interno degli allevamenti intensivi, la maggior parte delle galline in Spagna e in tutta Europa vive ancora oggi rinchiusa tra le sbarre metalliche, ma le cose stanno cambiando.

In Europa, circa 347 milioni di galline (il 56,2% del totale) sono rinchiuse per tutta la loro vita in gabbie di dimensioni non superiori a quelle di un foglio A4, dove anche i movimenti più essenziali vengono impediti. 

I dati relativi al 2022 forniti dalla Commissione europea, dalla Commissione internazionale delle uova, dalla FAO e dall’Instituto Latinoamericano del Huevo, mostrano però che i sistemi senza gabbie (voliera, allevamento a terra e allevamento all’aperto) sono in aumento a livello globale, mentre i sistemi con gabbie si sono ridotti del 7% dal 2020. 

La situazione in Spagna e in Italia

Proprio in Spagna, il numero di galline in gabbia si è ridotto per il settimo anno consecutivo, con più di 9 milioni di galline che hanno smesso di essere allevate in gabbia. In Italia, purtroppo, il 34% delle galline è ancora condannato a subire questa pratica crudele.

Tuttavia le cose stanno cambiando anche da noi: se l’allevamento in gabbia si è ridotto del 20% tra 2018 e 2023, e i dati registrati nella Banca Dati Nazionale dell’Anagrafe Zootecnica (BDN) rilevano un ulteriore calo delle galline ovaiole allevate in gabbia per la produzione di uova tra dicembre 2023 e dicembre 2024.

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