Ministro della Salute Schillaci: BOCCIATO da animali e cittadini!


Il 48% degli Italiani ignora chi sia il Ministro della Salute e il 34% ha espresso nei suoi confronti un parere negativo, il Ministro potrebbe ribaltare questi risultati facendo la sua parte per fermare la strage dei pulcini maschi
Se i pulcini maschi rischiano di continuare a essere uccisi anche dopo il 2026, quando la legge prevede che le loro uccisioni cessino, è anche perché il Ministro della Salute, Orazio Schillaci, non interviene.
Per protestare contro la sua inazione siamo tornati a manifestare a Roma, davanti alla sede del Ministero.
Abbiamo decretato il ministro “bocciato”, e non siamo i soli, secondo il recente sondaggio realizzato da YouTrend per Sky TG24 sui primi mille giorni del governo Meloni mette di fatto in luce come il 48% degli Italiani intervistati ignori chi sia il Ministro della Salute e il 34% abbia espresso nei suoi confronti un parere negativo.
L’Onorevole Schillaci, potrebbe ribaltare i risultati di questo sondaggio ad esempio emanando il provvedimento essenziale a rendere concreta la legge che vieta l’uccisione dei pulcini maschi nell’industria delle uova italiana.

La nostra protesta a Roma
“La legge è approvata, la strage va fermata!”, “Il ministro non piace agli animali e neanche alle persone”: questi i messaggi che abbiamo rivolto al Ministro Schillaci con cori e cartelli che mostravano il suo volto e la scritta “bocciato”.
È inaccettabile che il Ministro Schillaci non intervenga mentre decine di milioni di animali continuano a morire. La sua azione può porre fine a tutto questo, ma il Ministro preferisce farsi da parte. Anche per questo gli Italiani non lo conoscono e la maggior parte di chi è al corrente del suo operato lo boccia. Chiediamo al Ministro di rompere il silenzio e di fare la sua parte per fermare la strage dei pulcini maschi
Matteo Cupi, direttore esecutivo di Animal Equality Italia
Il ritardo inaccettabile del governo
Il governo ha ormai superato i 15 mesi di ritardo sulla pubblicazione delle linee guida, che sarebbe dovuta avvenire entro aprile 2024, e il Ministro della Salute è tra le istituzioni competenti a intervenire al riguardo insieme al Ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, e al Ministro del Made in Italy, Adolfo Urso.
Considerati come scarti di produzione, i pulcini maschi nati nell’industria delle uova sono protetti formalmente da una legge che stabilisce la fine della loro uccisione, ma senza la pubblicazione delle linee guida annunciate dal Ministero dell’Agricoltura durante la Conferenza Stato-Regioni a giugno 2025, il divieto esiste solo su carta.
La legge 4 agosto 2022, n.127, istituisce il divieto di uccisione dei pulcini maschi per triturazione in Italia a partire dal 31 dicembre 2026. Entro quella data gli incubatoi dell’industria delle uova dovranno essere dotati di strumenti in grado di determinare il sesso dell’embrione prima della schiusa dell’uovo. Con questo ritardo però oltre 30 milioni di pulcini maschi rischiano di continuare a essere uccisi ogni anno anche oltre il termine previsto.

Le nostre azioni per i pulcini
Da mesi portiamo avanti una campagna dirompente rivolta ai Ministeri coinvolti affinché agiscano per fermare la strage dei pulcini. A marzo 2025 abbiamo proiettato un messaggio sul Colosseo in cui abbiamo chiesto ai ministri dell’Agricoltura, della Salute e del Made in Italy di pubblicare con urgenza i provvedimenti mancanti.

Siamo poi scesi in strada per smascherare il vero volto dell’industria alimentare con una manifestazione in Piazza della Repubblica, a Roma, davanti all’ingresso di Agricoltura È, l’iniziativa del ministero dell’Agricoltura dedicata a celebrare il Made in Italy. In quella occasione abbiamo mostrato confezioni di uova insanguinate per denunciare simbolicamente l’uccisione di milioni di pulcini che rischia di continuare in assenza delle linee guida.
Nel frattempo abbiamo pubblicato un manifesto rivolto al governo. A sostenerlo ci sono molti volti noti, tra cui il divulgatore scientifico Mario Tozzi, la giornalista Giulia Innocenzi, la campionessa olimpica Federica Pellegrini e la cantautrice Giorgia.
Guarda il video:
La posizione dei Ministeri
Dopo aver riempito il centro città di Roma e Milano con migliaia di volantini che tramite un QR Code hanno mostrato al pubblico cosa continuerà ad accadere ai pulcini maschi se i ministri responsabili non interverranno, a maggio 2025 siamo entrati a Fieravicola.
Durante il principale evento dell’industria alimentare, abbiamo incalzato il sottosegretario del Ministero dell’Agricoltura, Patrizio La Pietra, ospite della fiera, chiedendogli spiegazione sui ritardi dei provvedimenti. Il sottosegretario, così come il Ministro del Made in Italy, Adolfo Urso, nel rispondere alle nostre domande si sono limitati a evitare di assumersi la responsabilità dell’accaduto.

A seguito delle numerose pressioni, a giugno il Ministero dell’Agricoltura ha finalmente annunciato la pubblicazione delle linee guida per l’introduzione del sessaggio in-ovo negli incubatoi italiani, ma dopo più di un mese questa pubblicazione non è ancora avvenuta.
Tutto questo è grave e ingiusto.
Animal Equality non si fermerà finché l’uccisione dei pulcini maschi non sarà davvero vietata e fermata per sempre.
Le alternative a questa strage esistono e mentre la politica prende tempo, noi possiamo agire ora: scegliere un’alimentazione 100% vegetale è il primo passo per contribuire a ridurre la sofferenza di tutti gli animali sfruttati dall’industria alimentare, pulcini maschi compresi.

AMICI, NON CIBO!
Passare ad un’alimentazione 100% vegetale è facile se sai come farlo!
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