#STOPSTRAGEPULCINIMASCHI
Impediamo l’abbattimento dei pulcini maschi all’interno dell’industria delle uova.
I PULCINI NON POSSONO PIÙ ASPETTARE
Nel 2022, a seguito della nostra campagna per chiedere il divieto del loro abbattimento, il Parlamento ha approvato una legge che vieta l’uccisione dei pulcini maschi in Italia entro il 2026.
Il 7 settembre del 2023 il Governo ha approvato il decreto attuativo per rendere effettiva la legge grazie alla quale circa 35 milioni di pulcini verranno risparmiati dalla triturazione a poche ore dalla schiusa.
Per garantire che il divieto sia efficace, il decreto prevede l’implementazione e la promozione delle tecnologie di ovosessaggio, in grado di rilevare il sesso dell’embrione e di evitare quindi l’uccisione dei pulcini.
Questo è un grande traguardo, raggiunto dopo anni di campagna, di proteste e di richieste alle istituzioni da parte di Animal Equality.
Una svolta storica per i diritti degli animali che dalla carta è diventata finalmente realtà.
MA NON È ANCORA ABBASTANZA: MANCANO DEI PROVVEDIMENTI
La legge approvata nel 2022 può cambiare il destino dei pulcini, ma è fondamentale che vengano emanati al più presto gli ulteriori provvedimenti mancanti.
Solo così possiamo assicurarci che effettivamente il divieto di uccisione di questi animali innocenti entri in vigore entro il 2026.
La scadenza per l’emanazione di questi provvedimenti era fissata al 7 aprile 2024, ma i lavori sono ancora fermi.
Ogni giorno di ritardo si traduce in sofferenza per milioni di pulcini. Per questo stiamo sollecitando, assieme ad altre associazioni, il governo italiano a intervenire immediatamente.
Anche il parlamento sta facendo la sua parte: tre parlamentari del Movimento 5 Stelle hanno presentato alla Camera un’interrogazione per chiedere al Governo di esporre chiaramente le modalità e le tempistiche con cui intende intervenire.
In particolare chiediamo chiarimenti in merito:
- al decreto sull’etichettatura delle uova trattate con tecnologie di in-ovo sexing in grado di identificare il sesso del pulcino ancora prima della schiusa;
- al decreto per promuovere lo sviluppo delle tecnologie per il sessaggio in ovo;
- al provvedimento per la definizione dei criteri che devono avere le associazioni a cui potranno essere affidati i pulcini nati per errore all’interno dell’industria delle uova.
Come hanno ricordato i firmatari dell’interrogazione:
“Nell’ambito delle pratiche diffuse nell’industria per la produzione di uova è consuetudine l’abbattimento, mediante triturazione o gassificazione, dei pulcini maschi, poiché improduttivi e quindi giudicati un onere finanziario superfluo da sostenere; tale pratica, diffusa e consolidata, dimostra concretamente l’importanza di promuovere alternative etiche e sostenibili che rispettino il benessere degli animali e promuovano forme di produzione alimentare più responsabili.”
PERCHÉ IL GOVERNO STA PERDENDO TEMPO PREZIOSO?
È essenziale che il Governo non ignori più le questioni in sospeso e agisca al più presto affinché i pulcini smettano di essere uccisi dall’industria delle uova.
Adeguamento degli incubatoi: gli incubatoi devono essere innovati per rispettare la legge. Cosa prevede il Governo per agevolare questo processo?
Etichettatura: come verranno etichettate le uova provenienti da aziende che rispettano il divieto?
Ricollocamento dei pulcini: quale sarà il destino dei pulcini che nasceranno? Verranno adottate misure concrete per il loro ricollocamento?
Ovo-sessaggio: Quali tecnologie verranno implementate per identificare il sesso dell’embrione prima della schiusa? E come verranno implementate queste innovazioni nelle aziende?
PERCHÉ la legge non è abbastanza
Non solo il decreto esistente richiede ulteriori provvedimenti che non sono stati ancora pubblicati, dobbiamo ricordare anche che pur contenendo alcune misure che limitano la sofferenza di milioni di pulcini maschi, quanto dispone non è ancora sufficiente.
Anche se si tratta di un passo storico per il nostro paese, infatti, il testo purtroppo ammette delle deroghe (eccezioni) al divieto di abbattimento.
Ecco quali sono i casi in cui è possibile applicare le deroghe al divieto di abbattimento:
- errori di sessaggio
- blocco o malfunzionamento dei macchinari di ovosessaggio
- necessità di depopolamento
- necessità di salute pubblica
- in caso di abbattimento dei pulcini per fini scientifici.
Inoltre, il governo prevede e promuove l’implementazione delle tecnologie in-ovo sexing, ma è anche vero che rende possibile l’ovosessaggio fino al 14° giorno di incubazione, il doppio rispetto a quanto consigliato dalle organizzazioni per la protezione degli animali e dalle evidenze scientifiche. Questa legge non si può considerare una vera vittoria perché non rispetta tutte le nostre raccomandazioni.
“Con l’attuale decreto attuativo l’impegno del Governo a sostegno degli animali non è sufficiente. La tutela degli animali non può infatti essere garantita completamente se non adottando tecniche adeguate ai pareri scientifici più autorevoli: ovvero abbassando i giorni di vita dell’embrione concessi per l’ovosessaggio e limitando le deroghe previste per l’abbattimento in casi di emergenza. In mancanza di questi interventi, i pulcini continueranno a soffrire e a morire per mano dell’industria delle uova in maniera del tutto legale”.
Matteo Cupi, Animal Equality Italia
COME SIAMO ARRIVATI A QUESTO DECRETO
Nel 2020 come Animal Equality abbiamo avviato una campagna di sensibilizzazione e lanciato una petizione che ha raccolto le firme di oltre 110 mila cittadini italiani schierati contro la terribile uccisione dei pulcini maschi appena nati.
A seguito della campagna, abbiamo quindi promosso un emendamento alla “Legge di delegazione europea 2021”, presentato dall’Onorevole Galizia nel dicembre del 2021 e poi approvato dal Parlamento.
Abbiamo portato avanti anche un grande lavoro di sensibilizzazione aziendale, grazie a cui le aziende italiane hanno iniziato a lavorare per abbandonare questa pratica.
Già nel 2020, l’associazione di categoria dei produttori di uova Assoavi si era dichiarata favorevole all’introduzione di tecnologie in-ovo sexing in grado di evitare l’abbattimento dei pulcini maschi, mentre i supermercati Coop si sono impegnati a implementare le tecnologie in grado di mettere fine all’uccisione dei pulcini.
Nel 2022 il Parlamento ha approvato una legge per vietare l’uccisione dei pulcini maschi in Italia.
Nel mese di agosto del 2023 è stata presentata alla Camera dei Deputati un’interpellanza per chiedere al Ministro dell’Agricoltura Lollobrigida e a quello della Salute Schillaci di dare risposte chiare sulle azioni che si stavano portando avanti per attuare questa legge e per rispettare i tempi indicati.
Nel testo dell’interpellanza, gli Onorevoli del Movimento 5 Stelle Sergio Costa (primo firmatario), Alessandro Caramiello, Carmen Di Lauro e Marianna Ricciardi, hanno sottolineato che:
“L’uccisione dei pulcini maschi è una delle pratiche più brutali e inaccettabili, un orrore legittimato unicamente dal tornaconto economico, a discapito del sentimento di empatia – ormai diffuso nella nostra società – verso gli animali”
Per far sì che i provvedimenti venissero emanati al più presto e che tutelassero davvero i pulcini maschi e non gli interessi dell’industria, abbiamo inviato una lettera ai Parlamentari insieme ad altre importanti organizzazioni italiane per la protezione degli animali.
Perché i pulcini maschi vengono uccisi?
Ogni anno in Italia oltre 30 milioni di pulcini maschi vengono uccisi nell’industria delle uova.
In questa industria i pulcini maschi sono considerati inutili, proprio per via del loro sesso, essendo maschi non potranno produrre uova e non potranno quindi portare profitto alle aziende.
Questo è il motivo per cui i pulcini maschi vengono uccisi.
Che fine fanno i pulcini maschi se non vengono uccisi?
Con l’approvazione dell’emendamento, la legge ha anche reso obbligatoria l’introduzione di tecnologie che evitino l’uccisione sistematica dei pulcini maschi nell’industria delle uova. Queste tecnologie prendono il nome di in-ovo sexing, o “sessaggio in ovo”: ma in cosa consiste questa pratica?
Attraverso la tecnologia in-ovo sexing è possibile stabilire il sesso dell’embrione nei primissimi giorni di fecondazione delle uova. Si tratta di un test molto poco o per nulla invasivo, che serve a stabilire se l’uovo è fecondato e qual è il sesso dell’embrione.
Esistono diverse tecnologie in-ovo sexing in commercio, molte delle quali sono in continua fase di sviluppo.
Attraverso la tecnologia in-ovo sexing si può riconoscere il sesso dell’embrione ed evitare quindi che i pulcini maschi nascano solo per essere uccisi nelle loro prime 24 ore di vita, mentre sono completamente coscienti, attraverso triturazione o soffocamento senza stordimento, causando quindi loro atroci sofferenze.
Fermare l’uccisione dei pulcini maschi è necessario per contrastare la sofferenza di milioni di animali all’interno dell’industria delle uova.
SCEGLI DI STARE DALLA LORO PARTE
Un pulcino di appena pochi istanti di vita riesce già a riconosce la voce della madre tra milioni di altre.
Quello tra galline e pulcini è un legame fortissimo che però viene spezzato dall’industria alimentare.
Tu puoi scegliere di schierarti dalla parte di mamme e cuccioli, scegliendo un’alimentazione 100% vegetale che evita la loro sofferenza.
Scopri come sostituire le uova con prodotti 100% vegetali che evitano la crudeltà sugli animali, abbiamo un ricettario dedicato, ricco di idee gustosissime: