Come cambiamo il mondo per gli animali: la nostra live sui pulcini maschi
Il decreto per porre fine all’uccisione di circa 34 milioni di pulcini maschi ogni anno è finalmente stato pubblicato. Si tratta di un passaggio fondamentale per i diritti degli animali in Italia e non solo, ma le domande riguardo al futuro dei pulcini sono molte.
Per questo motivo, abbiamo deciso di dedicare una live per rispondere alle vostre domande.
Rivedi la nostra live qui:
Perché la pubblicazione del decreto è un passaggio fondamentale?
Il decreto in questione permette agli incubatoi di implementare il divieto di abbattimento selettivo dei pulcini maschi attraverso l’uso di tecnologie di sessaggio in ovo (che cioè permettono di individuare il sesso del pulcino prima della schiusa e quindi di evitare il suo abbattimento alla nascita).
Allo stesso tempo, il decreto stabilisce che dovrà essere garantita una comunicazione trasparente al consumatore tramite etichettatura volontaria delle uova e campagne informative.

Come ha ricordato Matteo Cupi, direttore esecutivo di Animal Equality Italia:
Il divieto di questo massacro istituzionalizzato segna una svolta per gli animali e rappresenta un vero e proprio cambiamento culturale, perché ferma milioni di uccisioni deliberate: smettere di compiere atti di dolore ci rende tutti quanti migliori. In questo modo la compassione non è più solo un valore privato, ma diventa un principio pubblico che orienta le scelte collettive.

Come si applicherà il divieto in Italia?
Il decreto che permette l’applicazione della legge che vieta l’uccisione dei pulcini maschi nell’industria delle uova in Italia pone fine soltanto all’abbattimento tramite il metodo della triturazione, e non anche all’abbattimento tramite gas purtroppo.
Il divieto entrerà in vigore a partire dall’inizio del 2027, fino ad allora le aziende dovranno dotarsi delle tecnologie adatte a riconoscimento del sesso dell’embrione prima della schiusa, in modo da evitare la soppressione alla nascita dei pulcini.

Per garantire il rispetto della legge, sono previsti delle sanzioni e dei controlli da parte di organi di vigilanza preposte, come le ASL. In particolare, gli incubatoi e i produttori che non rispettano la normativa possono incorrere in multe comprese tra i 5 mila e i 50 mila euro.
Come ha specificato Francesca Flati, responsabile delle Relazioni istituzionali di Animal Equality Italia, per tutelare i pulcini sarà importante monitorare gli incubatoi affinché si dotino delle tecnologie più avanzate per evitare il più possibile la sofferenza di questi animali.

Come è stato possibile raggiungere questo risultato?
L’uccisione dei pulcini maschi nell’industria delle uova è una pratica esclusivamente motivata dal profitto dei produttori. Quando nel 2020 abbiamo avviato questa campagna, abbiamo progressivamente svelato un lato dell’industria alimentare che ha scioccato il pubblico.
Il rilascio di immagini esclusive e il lavoro di sensibilizzazione aziendale hanno progressivamente permesso di aumentare l’attenzione dell’opinione pubblica e delle istituzioni. La legge del 2022 ha segnato un momento storico, a cui sono subentrati però degli ostacoli nella pubblicazione dei decreti.

Per garantire che la legge venisse effettivamente adottata abbiamo quindi modificato le nostre strategie, organizzando azioni di protesta pacifica di grande impatto, come la proiezione del nostro appello sulla facciata del Colosseo a Roma, ma non solo.
Portando avanti azioni in tutta Italia abbiamo continuato a denunciare i ritardi nell’implementazione della legge. Come ha spiegato Ombretta Alessandrini, responsabile delle Campagne di Animal Equality Italia:
La proiezione ha segnato un cambio di passo importante: le istituzioni si sono rese conto che ci stavano sottovalutando. Da lì abbiamo iniziato a ribadire in modo costante e mirato le nostre richieste per gli animali su strada e nel corso di eventi pubblici in presenza dei ministri interessati. Abbiamo volantinato, manifestato e messo pressione sulla politica. Queste azioni combinate sono state efficaci e hanno spinto il governo ad agire.

Come si inserisce il divieto dell’Italia nel contesto europeo?
Sempre più cittadini europei chiedono un miglioramento delle condizioni degli animali allevati a scopo alimentare, tuttavia non esiste attualmente un regolamento europeo comune a tutti i paesi membri per porre fine all’uccisione dei pulcini nell’industria delle uova.

Diversi Stati europei, come l’Italia, stanno però via via adottando divieti e tecnologie di sessaggio in-ovo che aprono la strada a un cambiamento internazionale. Tra questi, Francia, Germania, Lussemburgo, Austria e Belgio hanno adottato delle leggi che vietano l’uccisione dei pulcini maschi.
È auspicabile che la Commissione europea proponga una normativa che armonizzi tutte le leggi dei singoli Stati. In questo modo si evita il fenomeno della concorrenza sleale e distorsioni del mercato e della filiera, dove, pur di non sessare le uova nel paese dove è vietato abbattere i pulcini maschi, le uova vengono portate dove questa pratica è ancora ammessa. Anche per questo è importante insistere a livello europeo affinché venga rilasciata la revisione della legislazione UE sul benessere animale, dove il tema dei pulcini maschi dovrebbe essere trattato a livello comune.
Francesca Flati, responsabile delle Relazioni istituzionali di Animal Equality Italia
Come possiamo contrastare l’uccisione dei pulcini maschi?
Come ha sottolineato Matteo Cupi, in Italia gli incubatoi da cui provengono tutte le uova vendute al supermercato sono soltando due: questo significa che, indipendentemente dal tipo di allevamento da cui provengono le galline ovaiole (in gabbia, all’aperto o biologico), ogni uovo prodotto a livello industriale fino al 2027 continuerà a comportare l’uccisione dei pulcini maschi.
La compassione non ha margini d’errore: ogni acquisto al supermercato è un atto politico e smettere di consumare uova significa eliminare la sofferenza degli animali alla radice.
Matteo Cupi, direttore esecutivo di Animal Equality Italia
Per questo motivo, scegliere un’alimentazione vegetale è essenziale per contrastare l’uccisione dei pulcini.

Insieme abbiamo raggiunto un risultato fondamentale per i pulcini maschi, ma la nostra battaglia non è finita.
Ogni giorno, possiamo continuare a ridurre lo sfruttamento degli animali allevati a scopo alimentare attraverso scelte consapevoli: il cambiamento che vogliamo vedere nel mondo, infatti, inizia da ognuno di noi.

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