Come l’industria della carne ha inventato le “pecore Giuda”
L’industria della carne non soltanto uccide gli animali, ma li inganna anche. È quello che accade con le cosiddette “pecore Giuda” o “guida”, che vengono addestrate e utilizzate in alcuni macelli per condurre altri animali verso la macellazione.
Vediamo insieme l’origine di questa pratica crudele che l’industria utilizza, ancora una volta, a danno degli animali.

Chi sono le “pecore Giuda”
In natura pecore e agnelli preferiscono muoversi in gruppo per sentirsi più sicuri. Chi lavora all’interno dei macelli lo sa e per agevolare le operazioni di abbattimento utilizza una pecora pre-addestrata come forma di manipolazione e abuso nei confronti degli altri animali, che sono indotti a seguirla.
Da qui nasce l’idea che la pecora in questione possa essere una traditrice delle proprie compagne, quando a raggirare gli animali e a servirsene per i propri scopi è in realtà la stessa industria della carne che attribuisce il nome di “pecora Giuda” all’individuo scelto come capofila verso il macello.

La “pecora Giuda”, quindi, non è altro che una vittima di un sistema che pone il profitto al di sopra di tutto, l’ennesimo esempio della perversione di un’industria in cui gli animali sono considerati e trattati come merci.
La storia del montone Dick
Alcune testimonianze dell’utilizzo delle “pecore Giuda” compaiono già a partire dai primi del ‘900 in alcuni articoli di giornale. Sul Chicago Daily Tribune del 19 febbraio 1905, si parla ad esempio del montone Dick, che ha condotto a lungo le pecore verso il macello e, prima di essere abbattuto, continua a essere sfruttato dai proprietari per addestrare il suo sostituto.
Ecco alcuni stralci dell’articolo in questione:
Dick ha anche il compito di fare la parte di Giuda. Dopo aver condotto la sua tribù sui verdi e nutrienti pascoli della contea di Kendall ed essere rimasto lì con loro per alcuni giorni, viene chiamato a marciare verso la morte con le stesse creature lanose. Le riporta ai recinti del bestiame e al vagone in cui vengono portate a Chicago e lì macellate.
Dick sta invecchiando e la compagnia, temendo di rimanere senza un aiuto così prezioso, ha escogitato il piano di far addestrare a Dick il suo successore, e ora lo sta facendo con tutta la fedeltà che ha caratterizzato le sue azioni di pastore. Ma l’espressione di angoscia che si diffonde sul volto di quella pecora è estremamente pietosa. Sembra sapere che sta dando le sue ultime leccate, che dopo tutti questi anni di fedele servizio verrà soppiantato da una giovane e vivace capra che non ha mai saputo e non saprà mai nulla di questo mestiere.
Di tanto in tanto Dick alza la testa imbronciata e apre gli occhi abbastanza a lungo per dare un’occhiata alla sua pecora di riserva. Per un istante c’è il vecchio fuoco negli occhi del castrato, e quasi ci si aspetta che si avventi sul giovane che lo spingerà oltre la recinzione del recinto. Ma sembra ripensarci, accontentandosi di un semplice scuotimento della testa e del collo che fa partire il tintinnio che in passato ha chiamato migliaia di suoi simili prima a un banchetto e poi alla loro eterna rovina.

La nostra inchiesta sulle “pecore Giuda” in Spagna
Nel 2024, le telecamere dei nostri investigatori hanno mostrato per la prima volta in che modo la “pecora Giuda” viene usata per favorire le macellazioni.
Guarda la nostra inchiesta realizzata in Spagna:
Come rivelato dalla nostra investigazione, gli operatori si servono di queste pecore per fare in modo che gli agnelli le seguano spontaneamente muovendosi da soli verso la linea di macellazione.
Le immagini che abbiamo raccolto confermano quanto descritto nella storia del montone Dick dal Chicago Daily Tribune: gli animali sfruttati per condurre al macello i propri compagni subiscono una duplice violenza, quella di essere ripetutamente obbligati a vederli morire e quella di essere a loro volta uccisi dall’industria.

Ogni giorno, come Animal Equality, ci impegniamo a svelare i meccanismi perversi dell’industria che sfrutta gli animali a scopo alimentare. Anche tu puoi fare la tua parte per porre fine a tutto questo attraverso scelte alimentari consapevoli che contribuiscono a ridurre la loro sofferenza.

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