Il Regno Unito annuncia la sua più grande riforma sul benessere animale
Il governo del Regno Unito ha pubblicato la tanto attesa Strategia per il benessere degli animali, un piano storico che Animal Equality ha contribuito a realizzare e che, quando implementato, avrà un impatto diretto sulla vita di milioni di animali allevati.
Siamo immensamente orgogliosi di aver contribuito a plasmare questa serie fondamentale di riforme promesse, dall’organizzazione di potenti campagne di sensibilizzazione alla partecipazione a tavole rotonde ministeriali su invito, fino alla stretta collaborazione con altre ONG ed esperti. Siamo molto soddisfatti di questa strategia e ci congratuliamo con i ministri per il lavoro svolto nel suo sviluppo.
Abigail Penny, direttrice esecutiva di Animal Equality UK
La Strategia definisce una serie di impegni per eliminare alcune delle pratiche più crudeli in uso negli allevamenti e nei macelli.

Divieto delle gabbie per le galline
Per le galline allevate per la produzione di uova, la strategia promette di avviare una consultazione sull’abbandono delle “gabbie di batteria arricchite”, sistemi che limitano fortemente i movimenti e impediscono alle galline di svolgere molti dei loro comportamenti più naturali come appollaiarsi, fare il bagno di polvere e allungare completamente le ali.

La strategia evidenzia anche i piani per affrontare la pratica diffusa del taglio del becco, utilizzato per evitare che le galline si strappino le piume (azione che gli animali compiono a causa dell’ambiente stressante) ma che causa grave sofferenza.
Nel corso degli anni, abbiamo pubblicato numerosi filmati girati all’interno di allevamenti di galline ovaiole, rivelando il dolore che questo confinamento provoca agli animali. Le galline sono stipate in gabbie di filo metallico anguste e spesso perdono le piume a causa delle condizioni stressanti: circa sette milioni di esemplari in Regno Unito trascorrono la loro vita in gabbie crudeli, sfruttate per le loro uova, prima di essere infine portate al macello.

Divieto di gabbie per le scrofe
La Strategia impegna il governo a favorire la transizione dall’abbandono delle “gabbie da parto” per le scrofe, gabbie metalliche così strette che molte di loro non riescono nemmeno a girarsi durante uno dei periodi più delicati della loro vita.
Come Animal Equality lavoreremo duramente per garantire che ciò si traduca in un divieto totale delle gabbie, non in un passaggio alle cosiddette gabbie “flessibili”, dove le scrofe rimarrebbero comunque parzialmente confinate.

Il nostro team investigativo ha raccolto 120 ore di filmati all’interno di un allevamento di suini britannico, filmando e analizzando il comportamento di tre scrofe tenute in “gabbie da parto”. Abbiamo redatto un rapporto completo redatto da esperti e abbiamo scoperto che gli animali trascorrevano oltre il 90% del loro tempo sdraiati o seduti, mordendo le sbarre per la frustrazione.
Siamo stati invitati a presentare il nostro rapporto al Parlamento inglese e a quello scozzese, assicurando che le storie di questi animali fossero amplificate e viste da alcuni dei più alti funzionari del governo.

L’abbandono dei polli “a crescita rapida” e dell’uccisione dei pulcini maschi
La strategia sostiene anche l’abbandono dei polli “a crescita rapida”, allevati per crescere troppo e troppo velocemente, con il rischio di soffrire di attacchi cardiaci e fratture alle zampe.
Segna inoltre l’intenzione del governo di abbandonare le attuali pratiche industriali che prevedono l’abbattimento dei pulcini maschi, una procedura di routine in cui milioni di pulcini maschi di un giorno vengono crudelmente uccisi ogni anno dall’industria delle uova semplicemente perché non depongono uova.

Le denunce di Animal Equality hanno rivelato più volte le gravi conseguenze delle razze di polli “a crescita rapida”, animali che sono stati allevati in modo selettivo per crescere il più possibile, in modo che l’industria abbia più carne da vendere e più soldi da guadagnare.
Milioni di essi diventano zoppi, soffrono di deformità alle zampe o ai polmoni e faticano a stare in piedi a causa del loro peso innaturalmente elevato.

Eliminazione graduale dello stordimento dei maiali con CO2
Lo stesso documento strategico si impegna a porre fine allo stordimento dei maiali con anidride carbonica ad alta concentrazione, che provoca la formazione di acido negli occhi, nel naso e nella gola degli animali, causando angoscia e dolore a nove milioni di maiali ogni anno.
All’inizio di quest’anno, Animal Equality ha commissionato un articolo al professore di veterinaria Andrew Knight per scoprire gli effetti sul benessere degli animali dello stordimento ad alta intensità con anidride carbonica dei suini. L’articolo, pubblicato su una rivista veterinaria leader a livello mondiale, ha dimostrato che sugli occhi, sul naso e sui polmoni dei suini si forma dell’acido e che gli animali mostrano segni di affanno, panico e dolore.
Gli autori hanno stabilito che si tratta di un metodo di stordimento inaccettabile che deve essere immediatamente vietato.

Introduzione di protezioni per la macellazione dei pesci allevati
Per i pesci allevati, invece, impegna il governo a introdurre per la prima volta requisiti di macellazione stabiliti per legge, con l’obiettivo di risparmiare a questi animali “sofferenze evitabili”.
Da molti anni Animal Equality chiede l’introduzione di una legislazione specifica per le specie ittiche allevate al momento della macellazione. Abbiamo pubblicato indagini incisive che mostrano pesci che muoiono soffocati, picchiati e calpestati, e tagliati mentre sono ancora coscienti. Abbiamo presentato risposte dettagliate alle consultazioni, presentate alle Camere del Parlamento, e raccolto il sostegno di oltre 70 esperti del settore.

Quando verrà implementata la strategia
Per decenni, abbiamo denunciato il problema dell’applicazione delle leggi negli allevamenti e nei macelli, dove le leggi esistono sulla carta ma non nella pratica. Abbiamo mostrato maialini a cui vengono regolarmente tagliate le code, mucche che soffrono di zoppia, animali con ferite e lesioni non curate e altri che soffrono dolori atroci e inutili.
Abbiamo pubblicato e commissionato una serie di rapporti sull’argomento, presentandoli al Parlamento britannico e all’inizio di quest’anno l’organismo consultivo del governo, l’Animal Sentience Committee, ha approvato la nostra richiesta: che tutti gli allevamenti siano soggetti a licenza. Di conseguenza, saranno soggetti a un maggiore controllo, a più ispezioni e a sanzioni più severe in caso di non conformità.
Supporta il nostro lavoro per difendere gli animali più dimenticati in tutto il mondo. Fino al 31 dicembre e al raggiungimento di 150mila euro in Italia la tua donazione verrà raddoppiata da un generoso sostenitore.
Ora la strategia pubblicata delinea piani di consultazione, tempistiche realistiche e misure di applicazione.
A partire dal 2026, il governo inizierà a monitorare e pubblicare i dati sulle violazioni della legge sul benessere degli animali nell’allevamento, fornendo la trasparenza necessaria per verificare se le misure di protezione vengono rispettate.

Questa strategia rappresenta una svolta per gli animali e traccia un percorso chiaro verso la fine di alcuni dei peggiori abusi nei loro confronti. Gli animali allevati, sia terrestri che acquatici, sono tra i più trascurati del pianeta. Il governo, come l’opinione pubblica britannica, sa che la loro sofferenza estrema è inaccettabile e che è ora di agire. Ora questa strategia ambiziosa deve essere trasformata in legge e applicata: gli animali non possono aspettare un momento di più.
Matteo Cupi, direttore esecutivo di Animal Equality Italia
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