Al via le audizioni della Commissione d’inchiesta sul trasporto di animali al Parlamento Europeo
Tra le proposte: maggiori controlli e disincentivi ai trasporti di animali vivi. Appena poche settimane fa gli investigatori hanno nuovamente svelato le crudeltà di questi viaggi.
Scritto da : Manuela Giacomini, avvocato che si occupa di Diritti Animali
A giugno il Parlamento europeo ha approvato l’istituzione di una Commissione d’inchiesta sul trasporto di animali vivi per esaminare le responsabilità degli Stati membri dell’Unione nell’attuazione e nell’applicazione del Regolamento CE 1/2005 sulla protezione degli animali vivi durante il loro trasporto.
La Commissione d’inchiesta è nata soprattutto grazie all’immenso lavoro fatto dalle Organizzazioni, tra cui Animal Equality, che dal 2016 ad oggi hanno continuato a svolgere investigazioni sul trasporto degli animali in Europa e alla loro esportazione verso Stati terzi e alle numerose denunce contro gli Stati membri depositate in questi anni presso la Commissione europea per chiedere l’apertura di procedure di infrazione, ad oggi, non ancora aperte.
Guarda la nostra ultima investigazione sul trasporto di animali vivi
Le decisioni della prima audizione: maggiori controlli sul trasporto di animali via nave
I lavori della Commissione d’inchiesta sono iniziati lo scorso 16 ottobre con la prima audizione dove è stato invitato anche Claire Bury, Vice Direttore della Direzione Generale per la salute e la sicurezza alimentare della Commissione europea per rispondere alle domande dei parlamentari.
Nel corso dell’udienza si è anche parlato delle denunce condotte da AWF – Animal Welfare Foundation sul trasporto di animali via nave: la Vice Direttrice ha affermato che sono in corso ulteriori investigazioni – soprattutto nei porti europei, poiché la Commissione stessa ha riconosciuto che i trasporti via mare avvengono in condizioni drammatiche – e se le raccomandazioni date agli Stati membri trovati inadempienti non saranno rispettate, la Commissione si vedrà costretta ad aprire le procedure di infrazione richieste.
Inoltre, come richiesto nella denuncia presentata da AWF sull’esportazione di animali via mare, dal 2021 l’EMSA (Agenzia europea per la sicurezza marittima) fornirà supporto alle autorità competenti degli Stati membri durante le ispezioni delle navi utilizzate per questa tipologia di trasporto.
Possiamo ritenere questa notizia già una grande vittoria per il benessere degli animali che devono compiere questi viaggi estenuanti, poiché più volte è stato dimostrato che le autorità presenti nei porti (ovvero personale veterinario) non hanno la formazione né la competenza necessaria per fare determinate valutazioni di carattere tecnico sulla struttura delle navi e sulla relativa strumentazione, con le tragiche conseguenze che abbiamo potuto osservare in Romania dove l’anno scorso è affondata una nave con a bordo 14mila pecore.
Le proposte della seconda audizione: diminuire il trasporto di animali vivi
Il 30 ottobre si è svolta la seconda riunione della Commissione d’inchiesta, durante questa seconda sessione è stato sentito il Ministro dell’agricoltura tedesco nonché Presidente del gruppo dei Ministri dell’agricoltura europei, Julia Klöckner, e nel pomeriggio è stato ospitato Peter Welch, Direttore della prima camera della Corte dei Conti Europea.
E sono emerse diverse proposte da parte degli Onorevoli:
- Favorire il trasporto di carne già macellata o carcasse già lavorate piuttosto che di animali vivi (per limitare le sofferenze che patiscono durante il trasporto);
- Acquisire informazioni relative alle pratiche di macellazione, trasporto ed allevamento in paesi extra-UE dove spesso si esportano animali europei, al fine di verificarne gli standard;
- Effettuare verifiche sulle autorità competenti degli Stati membri preposte ai controlli (le quali spesso non sono sufficientemente qualificate).
- Introdurre un marchio europeo da applicare ai prodotti che contengono carne che certifichi il benessere degli animali nelle fasi della loro vita pre macellazione;
L’Onorevole Eleonora Evi ha messo oltretutto nuovamente in luce lo scandalo relativo a finanziamenti europei a favore degli allevamenti intensivi. La Corte dei Conti UE ha infatti accertato che tali finanziamenti vengono destinati anche ad aziende che violano le norme europee, ad esempio allevamenti in cui si pratica in modo routinario il taglio della coda dei maiali.
Al momento possiamo ritenerci soddisfatti del lavoro di indagine che sta svolgendo il Parlamento europeo, a cui continueremo ad offrire il nostro supporto.
Animal Equality, con il prezioso contributo di Manuela Giacomini, avvocato che si occupa di diritti degli animali, continueremo a seguire gli i sviluppi e, come sempre, manterremo alta l’attenzione su questo tema cruciale.
Attualmente 3 milioni di animali ogni anno compiono questi viaggi terribili che causano forte stress e sofferenza, ne abbiamo parlato ampiamente in un articolo che spiega tutti i problemi del trasporto di animali vivi, leggilo qui sotto.