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10 anni dopo: il salvataggio di Vita ispira la lotta contro il festival di Yulin


Dieci anni fa un cane di nome Vita è stato salvato durante un’indagine sotto copertura di Animal Equality. Sebbene il salvataggio di Vita sia stato un momento di gloria, dobbiamo continuare a lottare per proteggere gli animali intrappolati nel commercio di carne di cane e venduti durante l’annuale Festival di Yulin, che si sta svolgendo in questo momento.

Il salvataggio di Vita è stato un miracolo. Mentre la nostra squadra di investigatori si faceva strada attraverso un macello illegale nella città di Zhanjiang, in Cina, si è imbattuta in un cane destinato a essere ucciso. Non era l’unico animale in attesa di essere macellato, ma ha subito attirato l’attenzione dei nostri investigatori.

Mentre gli altri cani sedevano lontani, terrorizzati, questa cagnolina si è avvicinata a noi. I suoi occhi ci stavano chiedendo qualcosa. Ci stavano chiedendo aiuto.

Vita dietro le sbarre di un macello illegale, Zhanjiang

Gli investigatori non hanno perso tempo. Si trattava di un grosso rischio, poiché i lavoratori del macello non dovevano assolutamente venire a sapere delle nostre operazioni sotto copertura o avrebbero rappresentato una minaccia per la sicurezza della squadra. 

Il commercio di carne di cane e gatto in Cina è perlopiù illegale, ed è gestito da uomini senza scrupoli che per profitto sono disposti a qualsiasi atrocità. 

Conquistare la loro fiducia è stata una delle parti più difficili del lavoro.

Ma è bastato uno sguardo negli occhi del cane per far capire agli investigatori che non potevano lasciarla indietro.

“Quando l’operatore uccideva gli altri cani, i suoi occhi mi imploravano di salvarla. Abbiamo guadagnato la fiducia degli operatori… e siamo riusciti a portarla via con noi”

Uno dei soccorritori

Gli investigatori hanno tratto in salvo la cagnolina, anche se è stato davvero difficile lasciare indietro gli altri. L’hanno chiamata Vita, un nome appropriato per un cane che avrebbe ispirato molti con la sua resistenza e la sua storia di speranza. 

Appena arrivata in Spagna è diventato chiaro il motivo per cui ha cercato l’aiuto dei nostri investigatori. Portava in grembo nove cuccioli, che avrebbe dato alla luce pochi giorni dopo. Vita e tutti e nove i suoi cuccioli sono stati adottati. 

Vita dopo il parto dei cuccioli

La storia di Vita è stata raccontata dai media di tutto il mondo, ma non è l’unica storia che Animal Equality ha portato all’attenzione dell’opinione pubblica. Abbiamo indagato per 8 anni sul commercio di carne di cane e gatto, raccontando le storie dei quasi 10 milioni di cani e 4 milioni di gatti uccisi ogni anno dal commercio di carne e pelliccia di cane e gatto in Cina.

La verità sull’industria della carne di cane in Cina

Il commercio di carne di cane e di gatto è un problema globale che riguarda la Cina e altri paesi come la Corea del Sud e parti dell’Asia. Non solo è una pratica culturale, ma viene anche ‘celebrata’ in festival come il Festival della carne di cane di Yulin

Il Festival di Yulin attira le critiche delle organizzazioni animaliste e dell’opinione pubblica di tutto il mondo. Nato nel 2009 a Yulin, antica città della Cina, celebra il solstizio d’estate dal 21 al 29 giugno. Durante il festival migliaia di cani vengono macellati, fino a 10.000 ogni anno. Purtroppo il Festival di Yulin 2023 è in corso proprio in questo momento.

Da anni Animal Equality chiede a gran voce che questa strage di cani e gatti che avviene in Cina durante il festival e durante tutto l’anno nei wet market finisca una volta per tutte.

I cani vengono rinchiusi in piccole gabbie in attesa della loro morte

Gli animali vengono procurati illegalmente, strappati dalle loro case o dalle strade e trasportati per migliaia di chilometri verso un destino crudele. Durante il trasporto sono privati di cibo e acqua, vengono stipati in gabbie anguste e costretti a sopportare sofferenze inimmaginabili. Alcuni si ammalano e si feriscono e vengono uccisi, spesso, mentre sono ancora coscienti.

I filmati ottenuti da Animal Equality durante le nostre indagini hanno rivelato la vera portata della crudeltà di questa pratica:

Progressi verso un mondo più compassionevole

Secondo la Humane Society International ci sono stati alcuni sviluppi incoraggianti in Cina per quanto riguarda il consumo di carne di cane e gatto. Nel 2020 il Ministero dell’Agricoltura e degli Affari Rurali ha riclassificato i cani in Cina come animali ‘non da reddito’, rendendo di fatto illegale l’allevamento e la macellazione per il consumo della loro carne. 

Nello stesso anno due grandi città della Cina continentale, Shenzhen e Zhuhai, hanno vietato il consumo di carne di cane e gatto, con il sostegno della maggioranza dei cittadini cinesi.

Queste città si uniscono ora ad altri luoghi come Hong Kong, Taiwan, Thailandia, Singapore e Filippine, oltre ad alcune regioni della Cambogia e dell’Indonesia, che hanno già bandito il consumo di carne di cane

Un cane in gabbia mentre aspetta di essere macellato

Non tutte le culture asiatiche partecipano a queste tradizioni e molte persone in queste regioni si stanno esprimendo contro questa pratica. Nonostante questi progressi, si stima che ogni anno in altre parti dell’Asia vengano uccisi circa 30 milioni di cani per la loro carne. 

Il Festival della carne di cane di Yulin è solo un esempio del problema del commercio di carne di cane e di gatto e serve come potente simbolo della necessità di continuare a impegnarci per proteggere i cani e gli altri animali dalla sofferenza. 

Parliamo al posto degli animali

Le nostre inchieste condotte negli anni sul commercio di carne di cane non hanno solo avuto un ampio impatto mediatico: i filmati e la petizione internazionale che abbiamo lanciato sono arrivati anche all’attenzione delle autorità cinesi che, proprio grazie al nostro lavoro, hanno deciso di chiudere un macello e ben 33 rivenditori di carne di cane.

Noi vogliamo sradicare questa orribile pratica e ottenere il bando del festival di Yulin, ma anche mettere in luce che l’orrore vissuto da questi animali riguarda tutti quelli sfruttati dall’industria alimentare.

Gatti in gabbia

Proteggiamo cani, gatti e tutti gli animali

Vita può aver iniziato la sua vita nell’oscurità, ma ci ha dimostrato che c’è sempre speranza per un domani più luminoso.

Il suo salvataggio è una testimonianza dell’instancabile impegno dei nostri investigatori e di tutti gli attivisti che lottano per i diritti degli animali.

Dobbiamo continuare a lottare per i loro diritti e a sostenere la fine dell’industria che uccide cani, gatti, ma anche cavalli, mucche, maiali, polli, agnelli e pesci. Ogni animale merita di vivere una vita priva di sofferenze e spetta a tutti noi renderla realtà. 

Questo è il momento migliore per aiutarci nel nostro lavoro: solo per pochi giorni, fino al 30 giugno, un generoso donatore raddoppierà ogni donazione che riceveremo per gli animali fino al raggiungimento di 100mila euro raccolti in Italia

Significa che farà la stessa identica donazione che farai tu e tutte le persone che decideranno di starci accanto.

E c’è di più: questo donatore sa che sono in molti a voler aiutare gli animali con una donazione regolare, infatti tutte le nuove donazioni mensili verranno raddoppiate per un anno intero!

Perciò si è impegnato a fare in modo che, se oggi stesso farai una donazione mensile, lui farà la stessa identica donazione ogni mese, per 12 mesi.

SCEGLI DI STARE DALLA LORO PARTE

Cani e gatti sono fedeli amici dell’uomo, ma come loro tutti gli animali meritano rispetto e protezione.

Tu puoi scegliere di schierarti ogni giorno al fianco degli animali che vengono sfruttati e uccisi dall’industria alimentare in tutto il mondo scegliendo di tenere la loro sofferenza fuori dal piatto.

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