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Cosa succede ai pulcini maschi?


Perché i pulcini maschi vengono uccisi a pochi giorni dalla nascita? Come fermiamo questa crudeltà? A cosa servono le tecnologie in-ovo sexing? Cosa accadrà ai pulcini nel futuro imminente?

Nel 2022, a seguito della campagna di Animal Equality, il Parlamento italiano ha approvato lo stop all’abbattimento dei pulcini maschi all’interno dell’industria delle uova. Entro il 2026 il Governo dovrà risparmiare una morte cruenta a tutti i pulcini maschi in Italia.

Cosa succede ai pulcini maschi all’interno dell’industria delle uova? 

Nell’industria delle uova, i pulcini femmine diventeranno galline ovaiole, costrette a deporre uova in continuazione e in condizioni terribili, per poi essere uccise dopo circa due anni, quando i loro corpi esausti non permetteranno più di avere la produttività che chi le alleva pretende. E i maschi?

Ogni anno, in Italia, milioni di pulcini maschi vengono uccisi all’interno dell’industria delle uova. Per generare profitto, infatti, ai produttori di uova servono solo galline femmine di una razza selezionata che arriva a deporre circa 300 uova all’anno, mentre in natura una gallina selvatica ne depone circa 36. 

Per questo motivo i pulcini maschi vengono selezionati durante il loro primo giorno di vita ed eliminati, triturati vivi o soffocati senza alcuno stordimento. Sono tra i 2,5 e gli 8 miliardi in tutto il mondo, 330 milioni all’interno dell’Unione europea e circa 30 milioni in Italia.

Perché i pulcini maschi vengono uccisi e non allevati per la loro carne?

I pulcini maschi che nascono nell’industria delle uova non vengono allevati per la produzione di carne perché appartengono a una tipologia considerata ‘inadatta’ dalle aziende. Per la produzione di carne vengono utilizzati polli broiler a rapido accrescimento, selezionati affinché raggiungano il peso di macellazione in tempi brevissimi (con conseguenze disastrose sulla loro salute). 

I pulcini dell’industria delle uova non sono in grado di competere con i polli a rapido accrescimento, perciò vengono considerati alla stregua di scarti. Allo stesso tempo questi animali sono considerati inutili dai produttori di uova proprio per via del loro sesso: essendo maschi non potranno produrre uova e non potranno quindi portare profitto alle aziende.

Cosa succederà da qui al 2026? I pulcini continueranno a essere uccisi?

I pulcini continueranno a essere uccisi finché il divieto non entrerà in vigore entro il 2026, ma le cose, per fortuna, stanno già cambiando. Con la campagna che Animal Equality ha lanciato nel 2020 abbiamo convinto aziende e associazioni di categoria a implementare il primo macchinario per il sessaggio in-ovo addirittura prima che la legge diventasse realtà. Perciò a moltissimi pulcini è già stata evitata una morte cruenta e ingiusta, e il numero di pulcini salvati sta aumentando progressivamente anno dopo anno.

Cos’è l’in-ovo sexing (sessaggio in-ovo)?

Le tecnologie in-ovo sexing permettono di stabilire il sesso dell’embrione all’interno di un uovo fecondato. Conoscendo il sesso del pulcino si evita che i pulcini maschi vengano messi al mondo e quindi si risparmia loro una morte ingiusta e dolorosa.

Con l’approvazione della legge da parte dello Stato italiano le tecnologie in-ovo sexing saranno fondamentali per evitare l’uccisione dei pulcini.

I pulcini soffriranno?

Attraverso l’utilizzo delle tecnologie in-ovo sexing si eviterà del tutto la nascita dei pulcini maschi e le uova verranno eliminate prima della schiusa. La scienza concorda sul fatto che gli embrioni non provano dolore fino al 7° giorno a partire dall’incubazione e ha dimostrato con certezza che a partire dal 15° giorno dall’incubazione, invece, possono provare dolore. Esistono ipotesi diverse riguardo al periodo tra il 7° e il 15° giorno. Una cosa, però, è sicura: non c’è dubbio che i pulcini formati provino dolore quando vengono triturati vivi o soffocati senza alcuno stordimento.

A che punto siamo con la legge?

L’adozione dei provvedimenti relativi alla legge 4 agosto 2022, n.127, che istituisce il divieto di uccisione dei pulcini maschi in Italia entro la fine del 2026, risulta ancora incompleta. La scadenza per l’emanazione dei provvedimenti rimasti in sospeso era fissata per il 7 aprile 2024 e la mancata attuazione della normativa rischia di continuare a favorire l’abbattimento di milioni di pulcini attraverso pratiche dolorose.

Di fronte ai ritardi del Governo, gli Onorevoli M5S Alessandro Caramiello, Sergio Costa e Susanna Cherchi hanno presentato alla Camera un’interrogazione con cui hanno chiesto al governo come intende attuare il divieto previsto dalla legge, con particolare riferimento alle questioni legate all’etichettatura, alla ricollocazione dei pulcini nati nell’industria, alle tecnologie di ovo sessaggio e all’adattamento degli incubatoi richiesti dalla norma.

Noi intanto continuiamo a vigilare sull’operato del Governo e al fine di esortare anche i Parlamentari a schierarsi dalla parte dei pulcini maschi – insieme ad altre organizzazioni – abbiamo indirizzato loro una lettera chiedendo di sollecitare l’azione del Governo.

Cosa succede adesso?

Continueremo a lavorare senza sosta affinché la legge venga rispettata e le macchine per l’in-ovo sexing vengano implementate, senza indugi e senza compromessi.

Nei prossimi giorni abbiamo in serbo diverse azioni per fare pressione sulle istituzioni: è importante unire quante più voci possibili per far valere i diritti dei pulcini. Se vuoi aiutarci, iscriviti alla nostra incredibile squadra dei Difensori degli animali ed entra in azione insieme a noi: il destino dei pulcini è nelle nostre mani!

SCEGLI DI STARE DALLA LORO PARTE

Un pulcino di appena pochi istanti di vita riesce già a riconosce la voce della madre tra milioni di altre.

Quello tra galline e pulcini è un legame fortissimo che però viene spezzato dall’industria alimentare.

Tu puoi scegliere di schierarti dalla parte di mamme e cuccioli, scegliendo un’alimentazione 100% vegetale.


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