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DECISIONE SENZA PRECEDENTI: corte regionale tedesca conferma la legalità delle investigazioni sotto copertura


Molto del lavoro che riusciamo a fare in Animal Equality è basato sulle investigazioni sotto copertura. Solo nel 2017 Animal Equality ha presentato 21 investigazioni, e grazie alle scoperte che abbiamo fatto abbiamo potuto mostrare le terribili sofferenze a cui sono sottoposti gli animali negli allevamenti intensivi e nei macelli. 

Per fortuna non siamo gli unici ad adottare queste tecniche. La nostra battaglia per aiutare gli animali è condivisa a livello internazionale con tanti coraggiosi colleghi di altre organizzazioni, che come noi documentano ogni giorno quello che avviene in questi luoghi. 

Purtroppo però – nonostante i nostri sforzi – non ci sono mai grosse conseguenze per gli operatori degli allevamenti e dei macelli oggetto delle nostre investigazioni, anche nei casi in cui vengano svelate crudeltà estreme e violazioni molto gravi alle norme vigenti. Al contrario, sono le persone che lavorano per mostrare quello che avviene all’interno di questi luoghi che spesso vengono messe sotto accusa e talvolta portate in tribunale.

Ma a febbraio di quest’anno, per la prima volta, una corte regionale tedesca ha confermato che compiere investigazioni sotto copertura è legale. 

Che cosa è successo

Nel 2013 l’organizzazione tedesca Animal Rights Watch (ARIWA) ha pubblicato un’investigazione sotto copertura contenente rivelazioni sconvolgenti sulle condizioni di vita dei maiali allevati in una delle più grandi aziende tedesche del settore, la “van Gennip Tierzuchtanlagen GmbH”, con sede in Sassonia. 

Le immagini mostravano scene di estrema crudeltà e le gravissime violazioni del benessere animale a cui erano sottoposti i maiali allevati nei capannoni dell’azienda: ammassati nella sporcizia, coperti da parassiti e colpiti da ulcere e cisti enormi. 

Quando le immagini sono state pubblicate c’è stato un grande scalpore, ma il trattamento riservato ad attivisti e all’azienda di fronte alla legge è stato molto diverso e davvero impari; le indagini delle autorità sull’azienda si sono fermate nel 2015, mentre quelle sugli investigatori sono sfociate in un’accusa di violazione della proprietà privata a settembre 2016. 

Per fortuna però la situazione si è evoluta positivamente per gli attivisti, i quali sono stati proclamati innocenti sia in primo grado sia in appello e, oggi, sono stati definitivamente assolti anche nell’ultimo grado di giudizio. Il verdetto è chiaro: l’Alta Corte Regionale della Sassonia in Germania ha assolto i tre accusati, confermando quindi le due sentenze pronunciate in precedenza di fronte alla corte locale e presso il tribunale regionale. 

 

Perché le investigazioni sono così importanti 

È difficile avere il coraggio di guardare in faccia la realtà: gli animali allevati a scopo alimentare sono costretti a vivere una lunghissima agonia, passando tutta la vita in allevamenti sovraffollati e sporchi, per poi finire poi sui ganci dei macelli, dove verranno uccisi brutalmente. 

Si tratta di una realtà difficile da raccontare, ma senza immagini che mostrino ciò che avviene davvero in questi luoghi, le loro sofferenze rimarrebbero nascoste a tutti e senza soluzione. Per questo e molti altri motivi, il lavoro degli investigatori sotto copertura è fondamentale. 

Accogliamo positivamente la sentenza tedesca e speriamo che serva a far capire chiaramente che avere a cuore il benessere degli animali non è – e non può essere considerato – un crimine. 

La crudeltà e gli abusi sistematici a cui sono sottoposti gli animali in allevamenti intensivi e macelli devono essere mostrati a tutti: per questo i nostri investigatori sono sul campo anche in questo momento, assumendosi personalmente i rischi e le conseguenze di un lavoro così duro e pericoloso.

GUARDA ORA L’INTERVISTA A UN INVESTIGATORE INFILTRATO DI ANIMAL EQUALITY

 

 

 


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