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Scandalo El Pozo: presto la sentenza


Per i proprietari dell’allevamento denunciato da Animal Equality la Procura spagnola ha chiesto una condanna per il reato di maltrattamento degli animali prolungato nel tempo

Nel 2018, in Spagna, il team investigativo di Animal Equality aveva denunciato un allevamento che riforniva la celebre azienda alimentare El Pozo: al suo interno i maiali vivevano in pessime condizioni, tra atti di cannibalismo e gravi malattie. 

I proprietari dell’allevamento ora sono finalmente chiamati a rispondere delle loro azioni in un tribunale penale. 

Nel corso della seconda udienza svoltasi il 2 febbraio la Procura ha chiesto la condanna degli imputati per reato continuato di maltrattamento di animali dichiarando che “le immagini parlano da sole“.

I fratelli Carrasco – proprietari dell’allevamento – avevano l’obbligo di garantire il benessere degli animali e non l’hanno fatto e per questo il rappresentante della Procura, chiede 18 mesi di carcere per gli imputati.

L’accusa popolare, esercitata da Animal Equality, vista la documentazione presentata che prova la presenza di animali con lesioni irreversibili, con cachessia, fratture, tumori e fistole, chiede 3 anni di carcere e il divieto di tenere animali per 9 anni.

“È indubbio che in questo allevamento ci siano stati maltrattamenti”.

Daniel Amelang (Red Jurídica), avvocato dell’accusa.

Javier Moreno, testimone e cofondatore di Animal Equality, ritiene che il processo rappresenti un passo avanti positivo nella storia dei diritti animali della Spagna e ha dichiarato:

“Questa inchiesta è stata il più grande scandalo legato agli animali allevati nel nostro Paese. Il fatto che questi abusi sugli animali siano stati portati in tribunale è già di per sé un successo. Gli abusi sugli animali sono la norma nell’industria zootecnica”.

La difesa, tuttavia, ritiene che le cure prestate ai suini fossero ineccepibili e che non vi siano prove per condannare gli imputati in quanto le malattie sofferte dai suini non erano in nessun caso causate dall’uomo ma accidentali. 

Il verdetto finale e la sentenza per il caso El Pozo dovrebbero arrivare entro 2 o 3 settimane, allora sapremo se e in che modo sarà stata fatta giustizia per questi animali. 

La prima fase del processo a El Pozo

Nel corso della prima udienza svoltasi il 24 gennaio 2024, il perito del tribunale, comparso su richiesta dell’accusa, ha concluso che quello che abbiamo documentato nell’allevamento è un caso di maltrattamento animale per omissione, poiché le ernie e le ferite che i maiali presentavano avevano l’aspetto di essere rimaste non curate per settimane: 

Questo tipo di ernia non può manifestarsi in poche ore. Ci vogliono settimane. Molti degli animali non possono nemmeno riposare o sdraiarsi a causa delle dimensioni delle loro ernie e questa condizione stava prolungando in modo ingiustificato la loro sofferenza.

L’ispettore veterinario che ha visitato l’allevamento dopo la messa in onda del programma ha riconosciuto inoltre che il numero di animali morti nell’allevamento di proprietà dei fratelli Carrasco era più che doppio rispetto alla norma per gli allevamenti di questo tipo, pari a 27.000 chili di animali morti all’anno.

Il cameraman di Salvados che ha ripreso le immagini ha ammesso in tribunale che, pur avendo filmato molti altri allevamenti, non aveva mai visto o sentito un odore simile

C’erano maiali morti ovunque, altri in condizioni terribili e con malformazioni. Ciò che mi ha colpito di più quando me ne sono andato sono stati i contenitori pieni di animali morti e in decomposizione. Non ho mai sentito un odore simile in vita mia.

Sul banco degli imputati, i fratelli Carrasco hanno detto che non c’è alcuna certezza che l’allevamento filmato sia davvero di loro proprietà, nonostante le coordinate GPS indichino il contrario. Per giustificare l’alto tasso di mortalità, hanno sostenuto che in quei giorni l’allevamento era affetto da un’infezione virale e che la sporcizia era dovuta ai nebulizzatori che usano per il raffreddamento della struttura.

Non ho mai visto immagini come quelle del video nella mia azienda.

J.L.M.C, proprietario dell’allevamento

Le prove e le testimonianze degli ispettori veterinari

Dopo la messa in onda delle nostre immagini durante una puntata del programma tv Salvados, abbiamo presentato una prima denuncia ma, nonostante tutte le prove presentate, il Tribunale di primo grado ha archiviato il caso. Abbiamo quindi presentato ricorso e alla fine il tribunale provinciale di Murcia ha deciso che i responsabili dell’allevamento sarebbero stati processati per maltrattamenti sugli animali.

Le riprese che abbiamo documentato all’interno dell’allevamento sono state visionate nel corso del processo. Le immagini rivelano le atroci condizioni a cui sono stati sottoposti i maiali, nonché le testimonianze della troupe televisiva e di Javier Moreno, membro di Animal Equality, che era presente durante la registrazione.

Guarda l’inchiesta nell’allevamento che riforniva El Pozo:

Cannibalismo, maiali malati e cadaveri abbandonati

Come mostrano le nostre immagini, gran parte dei maiali destinati al consumo umano nell’allevamento soffrivano di ernie e tumori così grandi che molti non potevano nemmeno muoversi. Altri erano affetti da deformità e ascessi e abbandonati a loro stessi. Abbiamo documentato anche la presenza di numerosi cadaveri in putrefazione tra i maiali vivi e scene di cannibalismo tra gli animali.

Sono entrato in molti allevamenti e non ho mai visto niente di simile.

Jordi Évole, conduttore di Salvados

L’allevamento che abbiamo esplorato insieme a Jordi Évole e al suo team è stata uno dei peggiori che abbia mai visto in vita mia. L’industria della carne tratta gli animali come merce e, sebbene questo sia uno dei peggiori allevamenti da noi documentati, non possiamo dimenticare che il sovraffollamento e le condizioni in cui gli animali vengono tenuti negli allevamenti intensivi sono deplorevoli di per sé. Per questo l’intero sistema di allevamento degli animali va messo in discussione.

Javier Moreno, cofondatore di Animal Equality

El Pozo maiale

Quando abbiamo svolto l’investigazione, nel 2018, l’allevamento Hermanos Carrasco, che forniva i maiali a El Pozo, si rifiutò di partecipare al programma. Dopo la messa in onda delle immagini, quando lo scandalo venne alla luce, l’azienda non riconobbe alcuna responsabilità, accusando Salvados e Animal Equality di mentire.

Il rapporto tra El Pozo e l’azienda agricola Hermanos Carrasco 

La messa in onda delle immagini che mostravano animali malati e deformi ha avuto ripercussioni internazionali e diversi supermercati in Belgio hanno rimosso i prodotti El Pozo dai loro scaffali. Temendo che questa reazione si espandesse anche in altri Paesi, El Pozo rilasciò un comunicato in cui riferiva di aver interrotto i rapporti con l’azienda agricola sotto inchiesta: in questo modo El Pozo aveva riconosciuto il legame che era stato negato fin dall’inizio.

L’inchiesta, che ha scioccato la società spagnola e non solo, ha permesso di portare nell’agenda pubblica e all’attenzione dei media gli abusi che avvengono negli allevamenti intensivi. Un dibattito che da allora ha continuato a crescere.

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