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Dal gatto di Tommaso Zorzi ai polli negli allevamenti: la selezione genetica condanna gli animali a soffrire


L’essere umano è da sempre intervenuto nella selezione degli animali per ottenere un vantaggio: per lavoro, per estetica o per profitto ma è ora che questa pratica abbia fine

Negli ultimi giorni sta facendo il giro dei media e dei social la denuncia di Tommaso Zorzi, conduttore televisivo e scrittore, che 3 anni fa ha acquistato un gatto Scottish Fold, senza conoscere la selezione genetica a cui questa razza viene sottoposta.

A causa di questa selezione il gatto (come moltissimi dei suoi simili) ha sviluppato l’osteocondrodisplasia, un’anomalia di sviluppo del tessuto osseo e della cartilagine che gli impedirà di vivere una vita priva di sofferenze.

“Lo Scottish Fold è un gatto che inevitabilmente soffrirà. Non lo sapevo, sicuramente ho la mia parte di responsabilità, ma bisogna assolutamente vietare che lo si continui a vendere”

Non possiamo che condividere l’appello di Tommaso Zorzi, tantissime razze di animali vengono selezionate geneticamente per rispondere a caratteristiche che piacciono a noi umani.

Questo purtroppo però ha ripercussioni negative sulle razze selezionate: difficoltà nel respirare e insufficienza cardiaca, problemi ai denti e alla trachea… sono solo alcuni dei problemi che spesso affliggono carlini, bulldog inglesi e francesi, cavalier king. 

Le razze con il muso schiacciato, il naso quasi assente, gli occhi molto grandi non possono vivere una vita priva di problematiche, che sono una conseguenza diretta della selezione a cui sono stati sottoposti.

Non solo cani e gatti: la selezione degli animali allevati  

Cani e gatti non sono certo gli unici animali ad aver subito una selezione genetica da parte degli esseri umani.

Nel caso degli animali sfruttati dall’industria alimentare per la selezione l’essere umano non si è concentrato solo su fattori estetici, ma anche sull’aspetto produttivo, ha quindi “creato” razze di animali che possono essere sfruttati il più possibile per trarre il maggior profitto

Le razze di mucche da latte ad esempio sono state selezionate nel corso degli anni per avere mammelle – oltre che grosse – adatte alla mungitura meccanica. In un episodio del programma TV “Indovina chi viene a cena” la giornalista Sabrina Giannini ha svelato come l’essere umano stia ingrandendo progressivamente le mammelle della vacca frisona. Questo però a discapito della salute stessa degli animali che hanno una vita media di 5 anni anziché 30.

Mucche soffrono latte

Negli ultimi 50 anni, la selezione genetica è stata utilizzata anche dall’industria della carne di maiale.  

L’industria si è concentrata sullo sviluppo di razze in grado di crescere e far sviluppare a questi animali la maggior quantità possibile di carne e di grasso posteriore e sull’aumento delle dimensioni della cucciolata.

Ma a pagare forse il prezzo più alto della selezione genetica nel settore della zootecnica sono i polli broiler, secondo i dati dell’Anagrafe Nazionale Zootecnica dei 550 milioni di polli macellati ogni anno in Italia, il 98% sono polli detti Broiler a rapido accrescimento.

Questi animali sono ibridi commerciali frutto di una selezione genetica estrema operata dall’essere umano con il fine di ottenere un rapido accrescimento in termini di peso, favorendo la crescita accelerata e in volume maggiore di parti corporee con più ampia possibilità di vendita e richiesta sul mercato: petto e coscia.

Come abbiamo dimostrato con una pionieristica indagine negli allevamenti e con il supporto di esperti veterinari questa selezione causa ai polli problemi che gli impediscono di vivere una vita priva di sofferenze.

Guarda la nostra inchiesta sui polli selezionati geneticamente:

Questi polli crescono talmente tanto e talmente in fretta che la loro stessa struttura ossea non riesce a sopportare il loro peso; i polli presentano quindi spesso fratture e deviazioni delle ossa che gli impediscono di muoversi normalmente.

Non solo, anche gli organi interni e il sistema respiratorio subiscono danni a causa di questo sviluppo e non è raro che questi animali si ammalino o muoiano a causa di queste disfunzioni.

Alla luce dei risultati emersi da questa inchiesta, Animal Equality ha lanciato una petizione rivolta al Ministro per le Politiche Agricole e al Ministro per la Salute per chiedere di supportare a livello europeo la messa la bando delle razze a rapido accrescimento e di disporre l’abbandono totale delle razze a rapido accrescimento in Italia.

Nessun animale dovrebbe essere condannato a vivere una vita di malattie o sofferenze a causa delle necessità dell’essere umano, siano esse estetiche o di profitto.

Gli animali sono esseri senzienti e in quanto tali meritano rispetto e protezione, tutti, senza distinzione di razza o specie. La scelta più facile e veloce che puoi fare per aiutare gli animali è quella di un’alimentazione che non comporti lo sfruttamento di nessuno di loro. Scopri quanto è facile passare ad un’alimentazione 100% vegetale.

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