EU-Mercosur: l’accordo tra Europa e Brasile rischia di incentivare commercio di carne da allevamenti illegali del Sud America
Animal Equality, in collaborazione con oltre 50 organizzazioni ed esperti, ha inviato alcune lettere al Parlamento Europeo e al governo brasiliano chiedendo che le condizioni sul benessere animale siano parte integrante del trattato UE-Mercosur
Animal Equality Brasile ha guidato un’azione in cui più di 50 organizzazioni ed esperti hanno inviato lettere al Parlamento Europeo e al governo brasiliano chiedendo che nel trattato Europa-Mercosur siano incluse delle clausole per tutelare il benessere degli animali sfruttati dall’industria della carne.
CHE COS’È IL TRATTATO UE-MERCOSUR?
È un trattato di libero scambio tra alcuni paesi del Sud America (Brasile, Argentina, Uruguay e Paraguay) e l’Europa che faciliterebbe l’esportazione di prodotti di vario genere inclusi carne e soia.
Se la società civile organizzata verrà ascoltata, sarà possibile stabilire un sistema di produzione alimentare più sostenibile nei Paesi del Mercosur.
Carla Lettieri – Direttore esecutivo di Animal Equality Brasile
Tenendo conto del fatto che il Brasile è già tra i maggiori esportatori di carne bovina – una stima fatta nel 2020 dice che solo in Brasile sono state macellate più di 44 milioni di mucche – con il trattato EU-Mercosur, il numero di bovini macellati potrebbe crescere in maniera esponenziale.
Il trattato tra l’Unione Europea e il Mercosur è stato concepito più di 20 anni fa, quindi deve essere aggiornato.
Daniel Pérez Vega – Programme Officer Trade and Animal Welfare di Eurogroup For Animals
Proprio in Brasile alcuni investigatori di Animal Equality hanno di recente documentato come in diversi macelli certificati a livello municipale e statale, venissero violate sistematicamente le norme sanitarie e di tutela degli animali.
Guarda la nostra inchiesta nei macelli del Brasile:
L’Italia, con un import tra le 25.000 e le 30.000 tonnellate, è il primo importatore europeo di carne bovina fresca e surgelata dal Brasile.
Con l’accordo EU-Mercosur questo numero potrebbe aumentare e il rischio che episodi come quelli documentati dai nostri investigatori si ripetano è altissimo se non si includeranno specifiche clausole per la protezione degli animali nell’accordo commerciale.
UN RISCHIO PER ANIMALI E AMBIENTE
Quello del Brasile è uno dei più ricchi ecosistemi al mondo, patrimonio naturale inestimabile del Sudamerica, fondamentale per l’intero pianeta.
Per ampliare allevamenti intensivi o crearne di nuovi, in Brasile, vengono bruciati illegalmente numerosi ettari di foreste con 1.000 e più incendi tutti i giorni. Una situazione ingestibile di deforestazione con conseguenze tragiche sull’ecosistema locale e mondiale.
Basti pensare alla deforestazione della zona del Pantanal, nello stato del Mato Grosso, una delle regioni a carattere umido più estese del mondo e riconosciuta come bene protetto dall’Unesco e del Cerrado, una immensa savana tropicale.
Secondo le fonti di MapBiomas e da una inchiesta condotta da Animal Equality, in Brasile, il 98% della deforestazione di queste ed altre zone sarebbe stata generata da incendi appiccati illegalmente per creare ulteriore terreno necessario ad ampliare gli allevamenti e per la coltivazione di soia con il fine di incrementare i loro profitti.
Guarda la nostra inchiesta sulla deforestazione in Brasile:
Negli ultimi dieci anni, secondo fonti WWF, si stima che la deforestazione sia già avvenuta per il 50% nel Cerrado, il 20% in Amazzonia e il 17% nel Pantanal, i principali biomi del Brasile.
L’unione delle organizzazioni che hanno firmato le lettere rivolte ad Europa e Brasile rappresenta anche una risposta diretta alle preoccupazioni legate a questa preoccupante deforestazione.
La mobilitazione per introdurre riferimenti alla tutela degli animali nell’accordo EU-Mercosur è iniziata nell’aprile 2022, quando Animal Equality ed Eurogroup for Animals hanno organizzato la conferenza intitolata “Discutere l’accordo tra l’Unione Europea e il Mercosur: il ruolo del benessere degli animali nella promozione della protezione ambientale”.
L’evento ha riunito esperti di fama nel campo del benessere animale e della protezione ambientale, oltre a rappresentanti del Parlamento europeo e dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO). Da allora, si sono tenuti incontri strategici sia al Parlamento europeo che in Brasile, con parlamentari europei che si sono recati in Brasile per discutere di questi temi con le organizzazioni della società civile.
Continueremo a lavorare in Sud America e in Europa perché gli animali sfruttati dall’industria alimentare non debbano patire ulteriori ed inutili sofferenze, ma anche tu puoi fare la tua parte.
Ogni giorno puoi scegliere di non finanziare l’industria che sfrutta e uccide miliardi di animali in tutto il mondo, scegli un’alimentazione 100% a base vegetale.
AMICI, NON CIBO!
Passare ad un’alimentazione 100% vegetale è facile se sai come farlo!
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