L’altruismo efficace: ovvero come aiutare meglio e di più gli animali
Quante volte ci troviamo di fronte ad immagini che ci toccano nel profondo? Animali maltrattati, rinchiusi e sofferenti, persone che vivono in condizioni di povertà o in territori di guerra, bambini che soffrono di terribili malattie o interi territori distrutti da un terremoto. Grazie alla nostra empatia queste immagini ci fanno soffrire e spontaneamente ci chiediamo: come si può fermare tutto questo? Come posso dare una mano?
La solidarietà nasce quindi spesso da un moto spontaneo dell’animo: ci troviamo di fronte ad una situazione che troviamo ingiusta, che per diversi motivi tocca le corde del nostro cuore, e istintivamente decidiamo di investire dei soldi, o del tempo, in questa causa. Agiamo d’impulso, spinti dalla rabbia per l’ingiustizia della situazione e applichiamo le nostre forze (economiche o di tempo) senza porci dubbi o domande. Ma l’emozione del momento può portarci a compiere gesti che non sono così efficaci per combattere quell’ingiustizia e raggiungere così gli obiettivi. Questo accade perché non ci siamo fatti guidare dalla logica, perché non ci siamo chiesti se la somma di denaro che abbiamo investito, o il tempo che abbiamo deciso di dedicare, potessero essere impiegati in modo diverso, più efficace, e quindi più utile .
Da queste considerazioni prende le mosse il cosiddetto altruismo efficace, una corrente filosofica che ha come rappresentante più famoso e conosciuto Peter Singer, filosofo e saggista australiano, docente di Bioetica all’università di Princeton. L’altruismo efficace, in pratica, sfrutta l’evidenza scientifica e il ragionamento per individuare i metodi più efficaci per migliorare il mondo.
Come funziona l’altruismo efficace?
Secondo la filosofia dell’ altruismo efficace, la filantropia dovrebbe spostarsi dall’essere una questione puramente emotiva e diventare invece il frutto di un ragionamento. Una questione di numeri e cifre, non di emozioni. Attenzione, questo non significa slegare l’altruismo dal suo significato più profondo, anzi: l’atteggiamento e il comportamento di chi ha la qualità di interessarsi al benessere di chi soffre viene addirittura amplificata dall’altruismo efficace. Applicando il ragionamento razionale, infatti, abbiamo la possibilità di avere un impatto ancora più forte sulle cause a cui teniamo.
In Italia, ad esempio, ci sono circa 32 milioni di persone che fanno almeno una donazione in un anno, ma donare di più, di per sé, non vuol dire raggiungere obiettivi importanti. Dipende dal tipo di donazione e dal tipo di organizzazione a cui gli italiani si rivolgono. Ogni volta che doniamo, quindi, dovremmo chiederci se si tratta del gesto più efficace che possiamo fare per migliorare il Pianeta, la condizione degli animali o delle persone. In genere le persone non si fanno troppe domande, donano sull’onda di un’emozione o dell’indignazione, quando invece bisognerebbe ascoltare la testa.
Come si diventa “altruisti efficaci”?
Gli “altruisti efficaci”, prima di fare una donazione, o impegnarsi in un progetto di volontariato, valutano razionalmente costi e benefici e l’affidabilità dell’organizzazione a cui si rivolgono, per essere sicuri che l’opzione scelta sia la migliore per il maggior numero di animali possibili, per le persone, o per il Pianeta.
Ogni volta che vogliamo renderci utili per gli animali, la società o l’ambiente, dovremmo iniziare a chiederci: qual è l’azione migliore che posso fare? La mia scelta è il gesto più efficace?
Secondo la filosofia dell’altruismo efficace dovremmo cercare di rendere il mondo un posto migliore destinando almeno il 10 per cento del nostro reddito a questo scopo. Qualunque cifra l’altruista efficace decida di donare, la usa comunque per finanziare solo le organizzazioni in grado di dimostrare con i numeri la propria affidabilità.
Animal Equality e l’Altruismo Efficace
Animal Equality è un’organizzazione internazionale per la protezione degli animali allevati a scopo alimentare, e proprio seguendo la logica dell’altruismo efficace abbiamo deciso di focalizzarci sulla protezione degli animali sfruttati dall’industria alimentare. In questo settore, infatti, gli animali subiscono le maggiori sofferenze e, sempre in questo settore, il numero degli animali sfruttati è il più alto in assoluto.
In altre parole, finanziare animal Equality permette di ottimizzare l’investimento e contribuire a ridurre la sofferenza del maggior numero di animali possibile: secondo le stime di ACE, Animal Charity Evaluators – una non profit indipendente che si dedica a trovare e promuovere i metodi più efficaci per aiutare gli animali – le attività messe in campo da Animal Equality sono in grado di salvare la vita a circa 3.000-8.000 animali sfruttati dall’industria alimentare con solo 1000 euro di donazione.
Essere altruisti efficaci, di fatto, significa trasformare la volontà e il desiderio impulsivi di fare qualcosa per migliorare il futuro degli animali in un gesto calcolato che potrà portare il massimo beneficio al maggior numero possibile di animali. Puoi iniziare a farlo sin da ora.