Tutto il nostro lavoro per vietare l’importazione di foie gras e l’alimentazione forzata
Dal 2012 ci battiamo perché il foie gras, un prodotto crudele che si ottiene con la terribile pratica dell’alimentazione forzata, smetta di essere usato e importato non solo in Italia, ma in tutto il mondo
Da quando ci è stato comunicato che il Governo inglese sta prendendo in considerazione di rendere illegale l’alimentazione forzata, pratica che renderebbe di fatto impossibile trarre profitto dalla vendita del foie gras, stiamo facendo tutto il possibile, anche a livello internazionale, per far sì che questa promessa venga mantenuta.
Proprio per questo nelle scorse settimane i rappresentanti di Animal Equality dei vari paesi in cui operiamo hanno inviato una lettera al Governo del Regno Unito per chiedere il bando definitivo del foie gras.
Dopo quella lettera, Abigail Penny, Direttrice di Animal Equality nel Regno Unito, si è recata al numero 10 di Downing Street, residenza e sede del primo ministro inglese, insieme a un piccolo gruppo di sostenitori capitanati dall’attore e attivista Peter Egan e dallo chef francese stellato Alexis Gauthier.
Abbiamo consegnato, direttamente nelle mani del ministro, le 225.000 firme raccolte con la nostra petizione per chiedere il divieto di importazione del foie gras e la messa a bando dell’alimentazione forzata nel Regno Unito.
Anche se nell’ultimo periodo non ne abbiamo parlato troppo, il nostro lavoro per chiedere il bando definitivo del foie gras va avanti da anni, tra investigazioni, proteste e pressione sulle Istituzioni.
Dal 2012 ci battiamo perché il foie gras sparisca dalla faccia della Terra
Nel 2021 il team investigativo di Animal Equality ha indagato 4 allevamenti francesi e 5 allevamenti spagnoli per mostrare cosa si nasconde dietro al foie gras, un prodotto considerato come “prelibato”, che arriva negli scaffali di supermercati e in ristoranti famosi in tutto il mondo.
Ma i veri ingredienti di questa specialità gastronomica non sono altro che sofferenza e agonia.
Negli anni abbiamo documentato l’intero processo di sfruttamento degli animali per la produzione del foie gras e quello che ne abbiamo ricavato sono decine di ore di filmati e oltre 500 foto che documentano la terribile vita a cui sono destinate le oche e le anatre.
La documentazione ottenuta ci ha permesso di lanciare diverse iniziative con l’obiettivo finale di raggiungere il divieto di produzione, rifornimento e vendita del foie gras in diversi paesi d’Europa.
Grazie a questo lavoro di sensibilizzazione in Spagna sono state raccolte più di 59.000 firme di cittadini che non sono più disposti ad accettare questa orribile pratica.
E gli effetti del nostro lavoro non si sono fatti sentire solo in Europa: l’India è diventata il primo paese al mondo ad attuare un divieto a livello nazionale sull’importazione di foie gras come risultato diretto delle investigazioni di Animal Equality condotte in Francia e Spagna, che avevano rivelato che uno dei più noti distributori di foie gras investigati importava anche in India.
Il foie gras in Italia: cosa abbiamo fatto
Il nostro lavoro non si è concentrato solo all’estero, in Italia abbiamo lanciato una campagna di protesta per chiedere a diverse catene di supermercati, nello specifico ad Auchan, Bennet, Conad, Esselunga, Sma e Super Elite, di rivedere le scelte aziendali in merito alla distribuzione di foie gras sul territorio nazionale ed è così che Coop è stata la prima azienda, nel 2012, a vietarne la vendita.
Ad oggi nel nostro paese quasi tutte le catene di supermercati hanno smesso di distribuire foie gras, e questo anche grazie a una campagna di sensibilizzazione portata avanti dall’associazione Essere Animali.
Quali sono i prossimi passi per vedere la fine del foie gras?
Dal 2007 in Italia è stata vietata la pratica dell’alimentazione forzata per la produzione del foie gras, nonostante questo è ancora possibile importarlo a prescindere da come viene prodotto – quindi di fatto anatre ed oche si trovano ancora costrette a soffrire terribilmente, solo al di fuori dei nostri confini.
L’alimentazione forzata è una pratica terribile e inaccettabile, ovunque sia messa in atto, in Italia o altrove.
Fino a quando queste anatre e oche continueranno a soffrire e a trascorrere la loro breve vita nella reclusione e nell’agonia, sottoposte a violenze fisiche e psicologiche inimmaginabili il nostro lavoro non sarà finito.
Il foie gras non è un prodotto di eccellenza come viene venduto, ma il prodotto di una vera e propria tortura, ed è per questo che noi continuiamo a combatterlo.
Per scoprire nel dettaglio tutto il nostro lavoro di investigazione sulla produzione di foie gras e quanto c’è da sapere su questo prodotto leggi il nostro articolo dedicato.